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MONDO

Prosegue la caccia alla compagna in fuga di Coulibaly

Terrorismo. Tensione alle stelle in Francia, 3 falsi allarmi a Parigi: dispiegati altri 500 soldati

Prima una donna minaccia di farsi saltare in aria a Disneyland Paris poi la notizia di spari davanti a una sinagoga di Parigi infine una borsa sospetta in un centro commerciale di Villiers-en-Bière. Nel giorno successivo al doppio blitz, che ha portato alla morte di tre jihadisti e diversi ostaggi, diversi falsi allarmi seminano il panico nella capitale francese

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Si rincorrono i falsi allarmi a Parigi all'indomani dei due blitz in cui sono stati uccisi tre jihadisti. In mattinata una donna affacciata alla finestra di un albergo di Disneyland Paris semina il panico gridando di essere la compagna di Amedy Coulibaly, il terrorista ucciso ieri durante il blitz al negozio kosher di Porte de Vincennes, nel quartiere ebraico di Parigi. 

Dispiegati altri 500 soldati
Ulteriori cinquecento soldati sono stati dispiegati per garantire la sicurezza nell'area di Parigi. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno citato dai media francesi.

Spari davanti a una sinagoga
La 30enne minacciava di falsi saltare in aria: la polizia è stata constretta a evacuare il parco divertimenti e ad arrestare la donna. Subito dopo è arrivata la segnalazione di spari davanti a una sinagoga di Rue Clovis, nel 19esimo arrondissement della capitale. A riportare per primo la notizia il Consiglio degli ebrei di Francia su Twitter sulla base dell'allerta lanciato da alcuni fedeli usciti dal luogo di culto. Ma gli spari uditi nei pressi della sinagoga del XIX arrondissment erano invece solo "dei petardi" come ha spiegato anche una fonte di polizia. Dunque un altro allarme infondato come ammesso dallo stesso Consiglio pochi minuti dopo sempre su Twitter ritirando anche tutti i cinguetti pubblicati. 

Ancora un falso allarme in un centro commerciale
E c'è un terzo falso allarme terrorismo nella Francia sotto shock per gli attacchi dei giorni scorsi. E' scattato in un centro commerciale di Villiers-en-Bière, nel dipartimento di Senna e Marna, a poca distanza da Parigi, dopo che la polizia ha individuato una borsa sospetta che poi è risultata essere stata dimenticata da un cliente. 

Chiusa la Grande Sinagoga
Dopo gli attentati di ieri e il doppio blitz per liberare gli ostaggi in mano ai terroristi in un negozio kosher a Porte De Vincennes e a Dammartin-en-Goele, era stato deciso di sospendere le celebrazioni per lo shabbat nella grande sinagoga di Parigi. Si tratta della prima volta dall'invasione dei nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale, che viene presa una decisione simile. La struttura è quella più frequentata dalla comunità ebraica parigina: già venerdì è stata chiusa dalle autorità come misura preventiva, alla luce degli attacchi avvenuti nella capitale.

L'incubo del terrore
La Francia si sveglia infatti oggi da un incubo durato tre giorni. Settantotto ore di sangue, di tensione, paura e angoscia. E anche di morti. Diciassette in tutto, escludendo dal bilancio finale i tre terroristi uccisi. All'indomani del doppio blitz delle teste di cuoio francesi nella tipografia di Dammartin in cui sono morti i fratelli Kouachi, responsabili della strage di Charlie Hebdo, e nel supermercato ebraico di Porte de Vincennes in cui è rimasto ucciso il sequestratore e killer di Montrouge Ademy Coulibaly, la caccia continua.

Caccia alla compagna di Coulibaly
Hayat Boumeddiene, la 26enne compagna di Coulibaly è infatti in fuga, ricercata. "Non figura tra le persone decedute o ferite" nel negozio kosher di Parigi in cui il fidanzato ha ucciso quattro ostaggi prima di essere, a sua volta, ucciso durante il blitz delle teste di cuoio. Anche se non vi sono conferme ufficiali, alcune fonti giornalistiche ieri hanno dato la notizia che la donna potrebbe essere riuscita a fuggire confondendosi tra gli ostaggi usciti dal negozio dopo l'assedio.