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ITALIA

Scuola e genitori

A scuola da soli o accompagnati? Un genitore su due viola la legge secondo sondaggio di Rainews.it

Il 56 per cento dei nostri lettori ha ammesso di mandare i propri i figli minori di 14 anni a scuola da soli. Il 22 per cento soltanto se necessario e il 22 ha detto di mandarli accompagnati. Un'altissima percentuale, dunque, ha ammesso seppure anonimamente di violare una legge dello stato. Quella stessa legge che la ministra Fedeli ha sottolineato essere a tutela del minore e quindi da rispettare

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di Giovanna Antonelli
Tra i genitori di figli adolescenti in questi giorni non si parla d'altro. Mandare i figli a scuola da soli: un azzardo, un diritto, una necessità o soltanto una possibilità? Una cosa è certa: nelle chat di classe è un botta e risposta continuo tra chi posta sentenze della Cassazione, chi invia circolari ministeriali e informative dei presidi e chi fa battute sulla ministra Fedeli e sulla sua idea di coinvolgere i nonni nell'accompagnamento dei figli. E poi ci sono gli estremisti: quelli che ritengono pericoloso permettere a dei tredicenni di andare e venire da soli da scuola e quelli invece che bollano come  anticostituzionale la pretesa dei presidi di affidare il minore a un adulto.

Il sondaggio che abbiamo lanciato ieri su twitter tra i nostri lettori ci offre uno spaccato che, seppure non indicativo, sottolinea l'esigenza da parte dei genitori di poter gestire autonomamente le entrate e le uscite dei propri figli. 





Il 56 per cento dei nostri lettori ha ammesso di mandare i propri i figli minori di 14 anni a scuola da soli. Il 22 per cento soltanto se necessario e il 22 ha detto di mandarli accompagnati. Un'altissima percentuale, dunque, ha ammesso seppure anonimamente di violare una legge dello stato. Quella stessa legge che la ministra Fedeli ha sottolineato essere a tutela del minore e quindi da rispettare.  

Un tema che fa discutere. E servirebbe una legge
A prescindere dal risultato del sondaggio di sicuro il tema divide. E se è vero che le cose cambiano da nord a sud e differenti sono gli approcci dei genitori a seconda anche del posto in cui si vive, è anche vero che da una certa etá in poi si sente l'esigenza di rendere i propri figli più indipendenti anche sperimentando uscite solitarie o in compagnia dei coetanei. Giusto sarebbe, a questo punto, che la decisone ultima spettasse al genitore soltanto. E a lui soltanto fosse demandata la responsabilità nei confronti del figlio minore. Una legge che contemplasse questa possibilità e che liberasse una volta per tutte l'istituzione scolastica dall'obbligo di vigilanza al di fuori delle mura scolastica e al di fuori dell'orario canonico probabilmente sarebbe sacrosanta.  E darebbe a ogni genitore la possibilità di scegliere in completa autonomia e responsabilità.