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ITALIA

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Amarcord 1988. Enzo Biagi intervista Tommaso Buscetta

24 anni fa la strage di Capaci, in cui la mafia uccise Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco di Cillo e Vito Schifani. Amarcord va più indietro nel tempo e vi ripropone l'intervista di Enzo Biagi a Tommaso Buscetta, l' uomo d' onore che aprì a Giovanni Falcone lo scrigno dei suoi segreti e  fece tremare la mafia rivelandone struttura e obiettivi. L'intervista di Enzo Biagi è stata registrata 4 anni prima della strage

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Enzo Biagi intervista Tommaso Buscetta, nel 1988, 4 anni prima della strage di Capaci, nel momento in cui lo stato appare per la prima volta vincente contro cosa nostra. Buscetta afferma di credere che la Mafia possa essere vinta, quella mafia, nuova, brutale, irrispettosa di regole e tradizioni, incarnata dai Corleonesi, è stata messa alla sbarra da Giovanni Falcone, il giudice cui proprio Buscetta ha svelato, per la prima volta struttura e segreti. Ma le domande incalzanti di Enzo Biagi, che spaziano dalla curiosità umana per gli aspetti aneddotici della antropologia di cosa nostra, al rapporto tra mafia militare e cupola politica, dissipano l'illusione. Buscetta conferma di non poter parlare di quel livello di complicità impalpabili, tra mafia e potere, che rendono così difficile la vittoria dello Stato. Nessuno può parlarne, afferma Buscetta ad un certo punto, perché nessuno sa, pirandellianamente, la verità intera. Tutti ne conoscono soltanto un frammento. Ma quel livello, quella cupola irrintracciabile esiste e Buscetta ad un certo punto ammette che sono i politici a servirsi dei mafiosi, almeno di quei mafiosi, più di quanto questi non siano in grado di condizionare la politica. Buona visione.