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SPETTACOLO

Presentata l'edizione n.196

Classica, danza e jazz nella stagione dell'Accademia Filarmonica Romana

Nuove commissioni e grandi nomi nel cartellone dell'istituzione della Capitale. Da Uto Ughi a Mischa Maisky, passando per l'Orchestra di PIazza Vittorio. Il via il 6 ottobre. Coinvolti tanti teatri di Roma

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di Nicola Iannello
Saranno oltre cinquanta gli appuntamenti in programma nella nuova stagione dell’Accademia Filarmonica Romana. L’edizione n. 196, firmata dal direttore artistico Matteo D’Amico, per il 2016-17 diversifica ancora di più la propria offerta artistica e culturale con progetti che coinvolgeranno musica, danza, teatro, cinema e letteratura con originali incontri, commistioni di genere e alcune novità in prima assoluta, spaziando dal repertorio antico al jazz e al teatro musicale contemporaneo, senza tralasciare l’attenzione riservata ai giovani talenti.
 
Ad aprire la stagione giovedì 6 ottobre al Teatro Olimpico (in scena fino al 16) la prima assoluta di Aria (Arie barocche nell’aria) il nuovo spettacolo di danza acrobatica e physical theatre di Emiliano Pellisari e della sua NoGravity Dance Company.
 
In cartellone anche l’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven, affidata a concertisti italiani tra i venti e i trent’anni, sotto il coordinamento di Andrea Lucchesini. Tra gli appuntamenti, il violino di Uto Ughi (26 gennaio) e il violoncello di Mischa Maisky (2 marzo). Non manca l’Orchestra di Piazza Vittorio, con la sua versione della Carmen e la Storia del soldato di Stravinsky, introdotta da Paolo Mieli.
 
Il teatro musicale contemporaneo è presente con due importanti produzioni. Il 18 novembre sarà in scena Hanjo, opera in un atto scritta da Marcello Panni. Il 9 dicembre in prima assolta andrà in scena Un’infinita primavera attendo, nuova commissione della Filarmonica Romana, un atto unico che porta la firma di Sandro Cappelletto autore del libretto, e del compositore Daniele Carnini. L’opera è inserita nelle manifestazioni promosse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il centenario della nascita di Aldo Moro.
 
E poi il Festival Internazionale della Danza di Roma, con compagnie da Argentina e Spagna, l’emiliana Aterballetto, e il coreografo italo-africano Mvula Sungani con la sua compagnia con l’etoile Emanuela Bianchini, che portano in scena il 26 e 27 aprile la nuova creazione Caruso, ispirata al canzone di Lucio Dalla.
 
Alle sedi ormai collaudate del Teatro Olimpico e del Teatro Argentina, si aggiungono altri importanti spazi culturali della Capitale, come il Teatro di Corte di Villa Torlonia, il Teatro Palladium e Villa Medici – Accademia di Francia, mentre i concerti nella Sala Casella rientreranno nel progetto del Cerchio della Musica, permettendo al pubblico di stabilire un rapporto più intimo e diretto con gli artisti.