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MONDO

Paesi Bassi

Accoltella 3 persone all'Aja, arrestato. L'aggressore soffre di problemi psichici

Al momento della cattura ha gridato "Allahu akbar", ma la polizia parla dell'atto di uno "squilibrato" e non considera altre piste

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Paura all'Aja, in Olanda. Un uomo ha ferito tre persone a coltellate. L'aggressore è poi stato arrestato dalla polizia, che gli ha sparato a una gamba. Al momento della cattura ha gridato diverse volte "Allahu akbar", ma sembra si tratti di una persona con problemi psichici

Gli accoltellamentimsono avvenuti nei pressi della stazione Hollands Spoor e dell'Università. La zona è stata isolata dalla polizia.

L'uomo, in stato confusionale, è entrato in una caffetteria, dove ha accoltellato la sua prima vittima. Poi è uscito e ha colpito altre due persone. I tre feriti sono stati ricoverati in ospedale: le loro condizioni non sono note. Si tratta di un 21enne di Zoetermeer e di un 41enne dell'Aja, mentre l'identità della terza persona non è ancora stata chiarita

L'aggressore "è un 31enne dell'Aja noto alla polizia per comportamenti squilibrati" e "al momento non ci sono segnali che altro sia in gioco". E' quanto afferma la polizia dell'Aja in un comunicato stampa, spiegando che "il sospetto è stato portato all'ospedale e sarà sentito il prima possibile". 

Giornalista Rai:  'Ho guardato negli occhi l'attentatore'
"Ero seduta al sole su una panchina con mia figlia di fronte a The Hague University in attesa di parlare con un docente quando abbiamo sentito delle urla, ma non ci siamo allarmate perché oggi in Olanda si festeggia il '25aprile' e la tradizione non prevede cortei ma feste e cori. Dopo poco ci è passato accanto un uomo con un copricapo arabo che si è voltato verso di noi e - per un attimo - ci siamo guardati negli occhi. Lui poi si è allontanato, ha girato verso il canale e si è buttato addosso ad un ragazzo in bicicletta dopo avergli gettato il cellulare nel canale ed averlo fatto cadere per terra. Sembrava lo stesse picchiando, in realtà abbiamo saputo dopo che lo stava accoltellando. Poi si sono sentite le urla di una ragazza e dopo poco gli spari, parecchi spari".

E' il racconto di Maria Lepri, giornalista del Tg2, testimone casuale, insieme alla figlia diciannovenne che studia all'Aja, dell'aggressione avvenuta nel quartiere di Hollands Spoor. "Mia figlia si è molto spaventata", racconta la collega.

"Sarà durato tutto al massimo una decina di minuti. Dal primo accoltellamento dentro al bar, fino all'arrivo, veramente in un batter d'occhio, delle forze dell'ordine", spiega Lepri. La zona delle aggressioni - un quartiere che dagli anni '40-'50 ospita una consistente e ben integrata comunità marocchina - è stato subito evacuato e circondato. Maria e la figlia sono rientrate subito a casa.