ITALIA
Coppia dell'acido
Aggressioni acido: condanne definitive per Levato, Boettcher e Magnani
Esclusa l'associazione a delinquere. Lieve ritocco verso il basso delle pene per gli imputati

La Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva ma con un lieve ritocco di pena al ribasso, Martina Levato, Alexander Boettcher e Andrea Magnani (ritenuto complice della 'coppia dell'acido'), per le aggressioni compiute a Milano nel 2014. Come richiesto dal Procuratore Generale, Luigi Birritteri, è stata esclusa dalla quinta Sezione penale della Corte Suprema l'associazione a delinquere: pertanto Martina sconterà 19 anni e 6 mesi (in Appello aveva avuto 20 anni), Boettcher 21 anni (23 in secondo grado) e Magnani 8 anni, 9 mesi e 10 giorni (erano 9 anni e 4 mesi).
La Cassazione, dopo una lunga Camera di Consiglio, ha eliminato, come detto, la condanna per i tre imputati relativa alla sola accusa di associazione a delinquere, rigettando nel resto i ricorsi delle difese.
La Suprema Corte si è pronunciata su due distinti procedimenti: il primo, celebrato con rito abbreviato, era a carico di Martina Levato e Andrea Magnani, condannati dalla Corte d'Appello di Milano il 21 febbraio 2017 rispettivamente a 20 anni e a 9 anni e 4 mesi di reclusione, il secondo, invece, vedeva imputato solo Alexander Boettcher, condannato a 23 anni dai giudici di secondo grado milanesi il 13 luglio 2017.
Al centro dei processi le aggressioni con l'acido - messe in atto, secondo la ricostruzione dei giudici, per 'purificare' Martina Levato da precedenti relazioni sentimentali - ai danni di Pietro Barbini, ex compagno di scuola della ragazza, avvenuta nel dicembre 2014, quella a Stefano Savi per uno scambio di persona, e il tentativo di sfregiare il fotografo Giuliano Carparelli.
Per l'aggressione a Barbini, Boettcher lo scorso anno è già stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 14 anni e l'attuale condanna riguardava gli altri agguati. Levato, invece, per il caso Barbini era stata condannata a 12 anni, decisione non impugnata in Cassazione: la Corte d'Appello milanese, nel febbraio 2017 l'aveva quindi condannata per tutte le aggressioni, riconoscendo la continuazione tra i reati, a una pena complessiva di 20 anni di carcere.
Dal legame sentimentale tra Boettcher e Levato è nato anche un figlio: i giudici di Piazza Cavour, nello scorso inverno, hanno dato il via libera all'adottabilità del bambino.
La Cassazione, dopo una lunga Camera di Consiglio, ha eliminato, come detto, la condanna per i tre imputati relativa alla sola accusa di associazione a delinquere, rigettando nel resto i ricorsi delle difese.
La Suprema Corte si è pronunciata su due distinti procedimenti: il primo, celebrato con rito abbreviato, era a carico di Martina Levato e Andrea Magnani, condannati dalla Corte d'Appello di Milano il 21 febbraio 2017 rispettivamente a 20 anni e a 9 anni e 4 mesi di reclusione, il secondo, invece, vedeva imputato solo Alexander Boettcher, condannato a 23 anni dai giudici di secondo grado milanesi il 13 luglio 2017.
Al centro dei processi le aggressioni con l'acido - messe in atto, secondo la ricostruzione dei giudici, per 'purificare' Martina Levato da precedenti relazioni sentimentali - ai danni di Pietro Barbini, ex compagno di scuola della ragazza, avvenuta nel dicembre 2014, quella a Stefano Savi per uno scambio di persona, e il tentativo di sfregiare il fotografo Giuliano Carparelli.
Per l'aggressione a Barbini, Boettcher lo scorso anno è già stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 14 anni e l'attuale condanna riguardava gli altri agguati. Levato, invece, per il caso Barbini era stata condannata a 12 anni, decisione non impugnata in Cassazione: la Corte d'Appello milanese, nel febbraio 2017 l'aveva quindi condannata per tutte le aggressioni, riconoscendo la continuazione tra i reati, a una pena complessiva di 20 anni di carcere.
Dal legame sentimentale tra Boettcher e Levato è nato anche un figlio: i giudici di Piazza Cavour, nello scorso inverno, hanno dato il via libera all'adottabilità del bambino.