SPORT
Ex Ct azzurro
Addio a Bebeto, portò l’Italia della pallavolo sul tetto del mondo
Il tecnico brasiliano è stato stroncato da un infarto a Belo Horizonte, dove da anni lavorava per l’Atletico Mineiro, vinse i mondiali del 1998 con gli azzurri della “generazione di fenomeni”

Addio all’allenatore che aveva portato la nazionale italiana di volley sul tetto del mondo. E’ morto all’età di 68 anni, per un infarto fulminante, Paulo Roberto Freitas, meglio conosciuto come Bebeto de Freitas. L’ex Commissario tecnico dell'Italvolley è deceduto a seguito di un arresto cardiaco a Belo Horizonte, all'interno del centro tecnico dell'Atletico Mineiro, club per il quale lavorava come dirigente, essendo passato ad occuparsi di calcio alla fine degli anni '90, dopo il trionfo iridato sulla panchina azzurra. Bebeto aveva guidato gli azzurri al titolo mondiale, dopo aver raccolto la pesante eredità della nazionale vincente di Julio Velasco, che già aveva ottenuto due vittorie consecutive. Nel 1990, quando gli azzurri furono campioni del mondo a Rio de Janeiro, nella sua città di origine, Bebeto era invece sulla panchina del Brasile, con cui sei anni prima aveva conquistato l'argento all'Olimpiade di Los Angeles 1984.
I trionfi con l’Italia sono arrivati a fine anni ’90, dopo aver allenato a Parma, quando Bebeto e i suoi fuoriclasse della cosiddetta “generazione di fenomeni”, in soli due anni (1997 e ’98) hanno conquistato la medaglia d'oro alla World League del 1997, il bronzo agli europei nello stesso anno e soprattutto il terzo oro consecutivo ai mondiali del 1998, disputati in Giappone, battendo in finale la Yugoslavia. Nato il 16 gennaio del 1950 a Rio, Bebeto come giocatore di pallavolo ha vinto 11 titoli brasiliani per il Botafogo, prendendo anche parte con il Brasile ai Giochi Olimpici del 1976 a Montreal. Al 1990 risale il suo approdo in Italia, alla Maxicono Parma, club con il quale ha conquistato diversi scudetti e coppe. "Da parte del presidente Pietro Bruno Cattaneo, del Consiglio Federale, della Federazione Italiana Pallavolo e di tutto il mondo del volley italiano giungano alla famiglia di Bebeto le più sentite condoglianze" si legge in una nota della Fipav, la Federazione italiana pallavolo.
I trionfi con l’Italia sono arrivati a fine anni ’90, dopo aver allenato a Parma, quando Bebeto e i suoi fuoriclasse della cosiddetta “generazione di fenomeni”, in soli due anni (1997 e ’98) hanno conquistato la medaglia d'oro alla World League del 1997, il bronzo agli europei nello stesso anno e soprattutto il terzo oro consecutivo ai mondiali del 1998, disputati in Giappone, battendo in finale la Yugoslavia. Nato il 16 gennaio del 1950 a Rio, Bebeto come giocatore di pallavolo ha vinto 11 titoli brasiliani per il Botafogo, prendendo anche parte con il Brasile ai Giochi Olimpici del 1976 a Montreal. Al 1990 risale il suo approdo in Italia, alla Maxicono Parma, club con il quale ha conquistato diversi scudetti e coppe. "Da parte del presidente Pietro Bruno Cattaneo, del Consiglio Federale, della Federazione Italiana Pallavolo e di tutto il mondo del volley italiano giungano alla famiglia di Bebeto le più sentite condoglianze" si legge in una nota della Fipav, la Federazione italiana pallavolo.