PEOPLE
Aveva 101 anni
Addio a Claudio Cianca, partigiano e parlamentare del Pci
Protagonista della Resistenza, fu arrestato per una bomba rudimentale fatta esplodere a San Pietro. Fu consigliere comunale a Roma e sindacalista della Cgil

Avrebbe compiuto 102 anni il prossimo settembre Claudio Cianca, storico protagonista della Resistenza scomparso domenica a Roma. Cianca era nato il 4 settembre del 1913.
Attivo antifascista, con il padre Renato e con Leonardo Bucciglioni, il 25 giugno 1933 aveva fatto esplodere una bomba ad orologeria, progettata perché non arrecasse danni, nel pronao della basilica di San Pietro in Roma. Il gesto era rivolto contro la politica del Vaticano, accusato dalla "Concentrazione antifascista" di favorire il regime fascista ed avrebbe dovuto dimostrare alle migliaia di pellegrini convenuti a Roma per l'Anno Santo, come il regime fosse odiato e attivamente combattuto in Italia dai movimenti d'opposizione popolare. Per quel gesto Claudio Cianca insieme agli altri due fu arrestato, processato e condannato a 17 anni di reclusione.
Liberato alla caduta del fascismo, Cianca partecipò alla Guerra di liberazione dirigendo nel Lazio formazioni partigiane, prima in quelle del movimento di "Giustizia e Libertà" e poi in quelle garibaldine.
Nel corso della lotta armata aderì al Partito comunista che poi, nel 1953, lo candidò alla Camera dei deputati, della quale fece parte per più legislature fino al 1972.
Fu a lungo anche consigliere comunale in Campidoglio con Giuseppe Di Vittorio e Oreste Lizzadri.
Il nome di Cianca è legato anche all’impegno nella Cgil alla guida degli edili (dal '45) e della prima Camera del lavoro (dal '49) per poi diventare segretario generale della Fillea (dal '66 al '69).
E' stato membro della presidenza dell'Anppia, l'Associazione nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti.
I funerali si terranno martedì 24 febbraio alle 11 nella chiesa Valdese di Roma. A commemorarlo saranno Walter Veltroni e il segretario generale della Fillea Cgil Walter Schiavella
"Una colonna portante della Cgil, uno dei suoi dirigenti più popolari e amati. Apprendere della sua scomparsa è stato un vero dolore. Claudio Cianca, e lo dico senza retorica, rimarrà per sempre nei nostri cuori e nel cuore della Cgil", ha commentato il segretario generale della Cgil Claudio Di Berardino.
"Ci addolora la scomparsa di Claudio Cianca, partigiano, antifascista e combattente per la democrazia del nostro Paese. Ai suoi familiari le condoglianze da parte mia e della Regione Lazio", dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Attivo antifascista, con il padre Renato e con Leonardo Bucciglioni, il 25 giugno 1933 aveva fatto esplodere una bomba ad orologeria, progettata perché non arrecasse danni, nel pronao della basilica di San Pietro in Roma. Il gesto era rivolto contro la politica del Vaticano, accusato dalla "Concentrazione antifascista" di favorire il regime fascista ed avrebbe dovuto dimostrare alle migliaia di pellegrini convenuti a Roma per l'Anno Santo, come il regime fosse odiato e attivamente combattuto in Italia dai movimenti d'opposizione popolare. Per quel gesto Claudio Cianca insieme agli altri due fu arrestato, processato e condannato a 17 anni di reclusione.
Liberato alla caduta del fascismo, Cianca partecipò alla Guerra di liberazione dirigendo nel Lazio formazioni partigiane, prima in quelle del movimento di "Giustizia e Libertà" e poi in quelle garibaldine.
Nel corso della lotta armata aderì al Partito comunista che poi, nel 1953, lo candidò alla Camera dei deputati, della quale fece parte per più legislature fino al 1972.
Fu a lungo anche consigliere comunale in Campidoglio con Giuseppe Di Vittorio e Oreste Lizzadri.
Il nome di Cianca è legato anche all’impegno nella Cgil alla guida degli edili (dal '45) e della prima Camera del lavoro (dal '49) per poi diventare segretario generale della Fillea (dal '66 al '69).
E' stato membro della presidenza dell'Anppia, l'Associazione nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti.
I funerali si terranno martedì 24 febbraio alle 11 nella chiesa Valdese di Roma. A commemorarlo saranno Walter Veltroni e il segretario generale della Fillea Cgil Walter Schiavella
"Una colonna portante della Cgil, uno dei suoi dirigenti più popolari e amati. Apprendere della sua scomparsa è stato un vero dolore. Claudio Cianca, e lo dico senza retorica, rimarrà per sempre nei nostri cuori e nel cuore della Cgil", ha commentato il segretario generale della Cgil Claudio Di Berardino.
"Ci addolora la scomparsa di Claudio Cianca, partigiano, antifascista e combattente per la democrazia del nostro Paese. Ai suoi familiari le condoglianze da parte mia e della Regione Lazio", dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.