ITALIA
Da Sant'Anna di Stazzema all'eccidio di Marzabotto fino alle Fosse Ardeatine
Addio a Franco Giustolisi, il giornalista che scoprì 'L'armadio della vergogna'
Il presidente del Senato Grasso: "Se ne va una bella pagina nella storia del giornalismo italiano". Boldrini: "Ha dato prestigio all'informazione italiana".

Si è spento questa mattina all'età di 89 anni Franco Giustolisi, giornalista d'assalto e, tra l'altro, autore de 'L'Armadio della vergogna", il libro che per primo ha denunciato l'affossamento dei processi contro i nazisti e i fascisti autori delle stragi dei civili italiani durante la seconda guerra mondiale. Da Sant'Anna di Stazzema, in Toscana, all'eccidio di Marzabotto in Emilia Romagna, fino alle Fosse Ardeatine. Giustolisi rivelò al mondo la verità di quelle stragi compiute dal nazifascismo, documenti che per decenni erano rimasti custoditi negli uffici del Tribunale militare di Roma. Da quella scoperta prese il via anche il lavoro di una Commissione parlamentare di inchiesta nella XIV legislatura.
Raccontò l'Italia dei grandi scandali
Prima a Paese Sera, poi al Giorno, alla Rai e, infine, all'Espresso ha raccontato l'Italia dei grandi scandali, della P2, del terrorismo, della mafia, delle carceri, sempre dalla parte dei più deboli e dei dimenticati, sempre alla ricerca della verità, senza mai fermarsi di fronte all'arroganza dei potenti di turno. Ha scritto, oltre a "L'Armadio della vergogna", "Al di là di quelle mura", insieme con Pier Vittorio Buffa, un'appassionata inchiesta sulle carceri e, sempre con Buffa, "Mara, Renato e io, storia dei fondatori delle Brigate Rosse".
Grasso ricorda il grande giornalista
Aveva "la passione del cronista sempre alla ricerca dei fatti, una passione che ha contraddistinto tutta la sua lunga carriera e che rappresenta una bella pagina nella storia del giornalismo italiano" ha sottolineato il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver appreso la notizia della scomparsa del giornalista.
Boldrini: "Ha dato prestigio all'informazione italiana"
La Presidente della Camera, Laura Boldrini: "Rendo omaggio alla memoria di Franco Giustolisi, il giornalista che con la sua lunga e appassionata attività di inchiesta, volta a svelare i troppi misteri della nostra vita pubblica, ha dato prestigio all'informazione italiana. A lui dobbiamo, tra l'altro, la scoperta e la definizione stessa del cosiddetto "armadio della vergogna", l'insieme di documenti sulle stragi nazifasciste che per decenni erano rimasti custoditi negli uffici del Tribunale militare di Roma".
Raccontò l'Italia dei grandi scandali
Prima a Paese Sera, poi al Giorno, alla Rai e, infine, all'Espresso ha raccontato l'Italia dei grandi scandali, della P2, del terrorismo, della mafia, delle carceri, sempre dalla parte dei più deboli e dei dimenticati, sempre alla ricerca della verità, senza mai fermarsi di fronte all'arroganza dei potenti di turno. Ha scritto, oltre a "L'Armadio della vergogna", "Al di là di quelle mura", insieme con Pier Vittorio Buffa, un'appassionata inchiesta sulle carceri e, sempre con Buffa, "Mara, Renato e io, storia dei fondatori delle Brigate Rosse".
Grasso ricorda il grande giornalista
Aveva "la passione del cronista sempre alla ricerca dei fatti, una passione che ha contraddistinto tutta la sua lunga carriera e che rappresenta una bella pagina nella storia del giornalismo italiano" ha sottolineato il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver appreso la notizia della scomparsa del giornalista.
Boldrini: "Ha dato prestigio all'informazione italiana"
La Presidente della Camera, Laura Boldrini: "Rendo omaggio alla memoria di Franco Giustolisi, il giornalista che con la sua lunga e appassionata attività di inchiesta, volta a svelare i troppi misteri della nostra vita pubblica, ha dato prestigio all'informazione italiana. A lui dobbiamo, tra l'altro, la scoperta e la definizione stessa del cosiddetto "armadio della vergogna", l'insieme di documenti sulle stragi nazifasciste che per decenni erano rimasti custoditi negli uffici del Tribunale militare di Roma".