Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Addio-a-Ida-Magli-antropologa-e-scrittrice-dd3c76a9-2423-4f9e-8fb2-a79a33b1ddb6.html | rainews/live/ | true
CULTURA

Aveva 91 anni

Addio a Ida Magli, antropologa controcorrente

La scomparsa dell'intellettuale è stata annunciata dallo scrittore Giordano Bruno Guerri, vicino alla famiglia 

Condividi
Ida magli (Ansa)
E' morta nella sua casa a Roma, a 91 anni, l'antropologa e scrittrice Ida Magli, autrice di "Matriarcato e potere delle donne" e di "Gesù di Nazareth - Tabù e trasgressione". Lo annuncia lo scrittore Giordano Bruno Guerri, vicino alla famiglia dell'antropologa. Presidente della Fondazione del Vittoriale, Guerri nel 2015 la premiò con l'ultimo riconoscimento, 'Il Premio Vittoriale' ricevuto dalla Magli per "il suo prezioso contributo di scrittrice e intellettuale della scena letteraria".

"E' morta a casa sua, serena e lucida accanto al figlio. Si era rotta il femore alcune settimane fa. L'intervento era andato bene ma era molto depressa perché pensava di non poter essere più indipendente" spiega Giordano Bruno Guerri che con lei scrisse anche un libro intervista nel 1996 'Per una rivoluzione italiana'.

Ida Magli, nata a Roma nel1925, aveva finito di scrivere un libro, "Figli dell'uomo: Storia del bambino, storia dell'odio" in uscita nei prossimi mesi. Laureata in filosofia, da sempre impegnata nella difesa delle donne, per anni ha insegnato antropologia culturale alla Sapienza di Roma. Era anche diplomata in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia. Precorritrice dei tempi, una decina di anni fa aveva fondato un movimento contro l''Europa www.italianiliberi.it, "prevedendo - dice Giordano Bruno Guerri - con grande anticipo i problemi che stiamo avendo adesso".

Autrice di numerosi saggi, tra cui Santa Teresa di Lisieux, Viaggio intorno all'uomo bianco, La donna un problema aperto, Storia Laica delle donne religiose, ha firmato fra l'altro la voce antropologia culturale per l'enciclopedia Garzanti. A lungo collaboratrice di Repubblica e L'Espresso, dal '94 scriveva per Il Giornale. Negli ultimi anni si era impegnata nella difesa dell'identità nazionale con interventi appassionati contro quello che lei definiva il male della politica e dell'Europa.