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ITALIA

La scomparsa

Addio a Michele Ferrero, l'ultimo capitano d'industria: inventò la Nutella

Si è spento a Montecarlo a 89 anni, il patron del primo gruppo agroalimentare italiano. Secondo Forbes era l'uomo più ricco d'Italia

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L'industria italiana piange uno dei suoi grandi protagonisti. E' morto oggi pomeriggio a Montecarlo, dopo mesi di malattia, Michele Ferrero, 89 anni, proprietario dell'omonimo gruppo dolciario. Lo rende noto la stessa azienda di Alba, dove verrà allestita la camera ardente. Fino all'ultimo Michele è stato assistito dalla moglie, Maria Franca, e dal figlio Giovanni, al vertice del Gruppo come unico amministratore delegato dopo la morte nel 2011 del fratello Pietro.

Chi era Michele Ferrero
Nato a Dogliani il 26 aprile 1925, Michele Ferrero è stato l'artefice dello sviluppo - in Italia e all'estero - dell'azienda fondata dal padre Pietro nel 1946. Sotto la sua direzione, l'azienda della Nutella è infatti diventata uno dei principali gruppi dolciari a livello mondiale, presente in 53 Paesi con oltre 34.000 collaboratori, 20 stabilimenti produttivi e 9 aziende agricole. E sempre per suo volere nasce, nel 1983, la Fondazione Ferrero, che oltre ad occuparsi degli ex dipendenti promuove iniziative culturali e artistiche.  

La preoccupazione per i suoi dipendenti
"Lavorare, creare, donare" sono le tre parole che compaiono nel logo della Fondazione del Gruppo Ferrero, nel dna del quale è impressa la responsabilità sociale, un valore su cui Michele Ferrero ha insistito per tutta la vita. "La mia unica preoccupazione è che l'azienda sia sempre più solida e forte per garantire a tutti coloro che ci lavorano un posto sicuro" è la sua più famosa dichiarazione.
 
L'aneddoto: "Il gioco del trenino" per testare i prodotti
Michele Ferrero cercava sempre di capire i consumatori calandosi nei loro panni. Come ha raccontato Giuseppe Rossetto, sindaco di Alba per un decennio, il patron della Ferrero si recava periodicamente nei supermercati per osservare da vicino i comportamenti della gente che compra. Gigi Padovani nel saggio "Nutella" (Rizzoli 2004) ha invece descritto il cosiddetto "gioco del trenino" che Michele Ferrero faceva con i suoi collaboratori: seduti attorno a un tavolo si trovavano davanti i vagoncini del piccolo convoglio con i nuovi prodotti da testare, il capo distribuiva la pagellina per i giudizi dopo l'assaggio e si poteva dare un voto da 6 a 9, come a dire: comunque non andiamo sotto la sufficienza e la perfezione non esiste. Alla fine il discorso di Ferrero era sostanzialmente sempre lo stesso: "Se c’è qualcosa da cambiare, si cambia. I milioni di clienti che ci affidano i loro soldi devono essere contenti e tornare ad acquistare i nostri prodotti".

Nella classifica dei 100 miliardari di Bloomberg
Il marketing 'originale' della Ferrero hanno permesso al patron dell'azienda di figurare stabilmente da anni nella classifica dei 100 miliardari del Billionaire Index di Bloomberg. Con un patrimonio di 23,4 miliardi di dollari, l'inventore della Nutella, delle Tic Tac e del cioccolato Kinder occupava nel 2014 la trentesima posizione. D'accordo anche Forbes, secondo cui con quel patrimonio Ferrero era l'uomo più ricco d'Italia e il ventinovesimo al mondo.