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SPETTACOLO

Lutto nella musica

Addio a Stefano D'Orazio: batterista dei Pooh. I suoi compagni: "Ciao, nostro amico per sempre"

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Stefano D'Orazio (Ansa)
Addio a Stefano D'Orazio, storico componente dei Pooh. L'artista, batteria, voce e flauto traverso della band, si è spento a 72 anni dopo un ricovero in ospedale. A darne la notizia gli amici e colleghi di sempre: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli.

Il batterista dei Pooh è mancato ieri sera, presso la struttura Columbus del Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da una settimana. D'Orazio era in via di guarigione da una patologia che stava curando da circa un anno e al lavoro su alcuni progetti che gli stavano molto a cuore, quando è risultato positivo al Covid che ha compromesso irrimediabilmente il suo stato di salute.

In un post sui social poco dopo la mezzanotte i Pooh hanno scritto: "Stefano ci ha lasciato! Due ore  fa... era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato... oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando... poi, stasera, la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre... Roby, Dodi, Red, Riccardo".

LA MOGLIE
"Ho perso una parte di me stessa, Stefano era la mia forza, il mio sorriso, mi mancherà tutto di lui". Così la moglie di Stefano D'Orazio, Tiziana Giardoni. 

I POOH
Entra a far parte dei Pooh nel 1971, in seguito all'uscita di Valerio Negrini, e vi rimane fino al 2009, scrivendo anche una parte dei testi delle canzoni del gruppo. Lascia la band dopo un tour di 38 date conclusosi a Milano e dopo un'ultima canzone inedita cantata a quattro voci, 'Ancora una notte insieme', contenuta nella raccolta omonima.

L'addio al gruppo avviene con una lettera commovente, nella quale diceva: "Sono al capolinea. Sto per scendere dalla grande astronave luminescente e fortunata che per tanti anni mi ha trasportato oltre le mie aspettative in una lunga avventura indimenticabile, spesso faticosa, quasi sempre straordinaria", e concludeva con "Grazie, io scendo qui".

Rientra nel gruppo nel 2015, in occasione del cinquantennale della band e scrive gli ultimi suoi tre testi per il gruppo: 'Tante storie fa', 'Le cose che vorrei', 'Ancora una canzone', che sono anche le uniche canzoni di tutta la discografia del gruppo interpretate a cinque voci alternate, anche con Riccardo Fogli.

SOLISTA
Numerosi i progetti solisti, comprese diverse incursioni nel mondo del musical, fra le altre la stesura dei testi italiani del  musical 'Mamma Mia' su richiesta degli Abba, 'Aladin' scritto da lui,  'Pinocchio' di cui scrive i testi, 'W Zorro', 'Cercasi Cenerentola'.

Nel 1975 è autore di tutte le 11 tracce del disco di esordio di Alice, La mia poca grande età. Nel 1986 scrive il testo della canzone Grande grande amore per Lena Biolcati, con il quale vince il Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte.

PRIMA DEI POOH
Alla musica e all'adorata batteria D'Orazio si era avvicinato negli anni del liceo, con il gruppo The Kings, prima band cui seguono, stessi componenti nuovo nome, The Sunshines. Con loro l'esordio da  paroliere firmando 'Ballano male'.       

Per vivere di musica D'Orazio declina l'arte in ogni direzione,  incrocia anche Carmelo Bene fornendo la colonna sonora del suo  spettacolo "Osram", poi entra nel gruppo Italo e il suo complesso, che diventa in breve I naufraghi. Apre due 'Cantine Club' a Roma e lavora  per la Rca, fa la comparsa a Cinecittà, comparendo in una decina di  film tra cui diversi spaghetti western e una pellicola con Totò.

DODI
"Stefano D'Orazio era il fratello che io, figlio unico, non avevo. Quando perdi una persona così cara, soffri da morire, ma non ti rendi conto subito di quello che è successo". Dodi Battaglia, chitarrista dei Pooh, ricorda così con l'Ansa lo storico batterista del gruppo, morto ieri sera a Roma.

"E' una tragedia. Le lacrime di questo momento sono solo una minima parte di quelle che verseremo quando andremo nell'ufficio in cui c'era lui, quando vedremo una Jaguar bianca come quella che aveva lui o quando vedremo un altro batterista volteggiare con le bacchette come faceva lui".   

Il dolore è aggravato dal pensiero dell'amico che muore isolato in un letto a causa del Covid-19. "Stefano non stava bene, ma non sembrava niente di così allarmante. Era ricoverato a Roma in una struttura sanitaria. Si era infettato con questo virus, ma come tante altre persone... Fino a tre ore fa aspettavo un messaggio di aggiornamento e invece mi è arrivata questa mazzata che mi ha spezzato le gambe. E' devastante immaginarlo morire in solitudine", confessa Dodi.   

"Il legame di questi 50 anni, le cose che abbiamo fatto insieme, ci hanno uniti forse anche più di un vincolo fraterno di sangue", aggiunge. Con gli altri Pooh, Red Canzian, RobyFacchinetti e Riccardo Fogli, si piange al telefono in questa notte.

Tra gli infiniti ricordi che legano Dodi a Stefano c'è una canzone dal titolo 'Un vero amico', di cui Battaglia aveva scritto la musica e D'Orazio il testo. "Lui e Valerio Negrini hanno scritto parole bellissime delle canzoni dei Pooh. Per farlo come hanno saputo farlo loro, devi avere una grande profondità. Stefano era romano, trasudava una grande umanità e bonarietà. Conoscendo entrambi i suoi genitori - racconta ancora Dodi - posso dire che aveva preso il meglio da ciascuno di loro:aveva una mamma straordinaria e un papà integerrimo. Stefano era una persona con tante virtù: trasparenza, onestà , sensibilità, intelligenza".   

D'Orazio fu il primo a lasciare i Pooh. "Contrariamente ai miei colleghi - ricorda Dodi - dopo aver tentato in tutte le maniere di farlo rimanere, una decina di giorni dopo rinunciai. Pensai che quella fosse la scelta giusta. Feci questo ragionamento: se lui è mio fratello (e lo fa non per scappare a 60 anni con una ballerina bulgara) evidentemente ha preso una decisione che devo rispettare. Un amico vero fa così. Allora gli dissi 'se non ti senti bene insieme a noi e sii felice, fai il monaco buddista, apri una gelateria a Torvaianica, fai quello che vuoi'".   

Anche quando gli altri Pooh non c'erano, Stefano c'era."Venne anche al Dodi day a Bellaria per me. Prese la macchina e mi raggiunse con altri amici come Mario Biondi, Gigi D'Alessio, Il Volo. E' stato proprio un vero amico, un fratello con me e spero - conclude - di esserlo stato anche io per lui". 

LE REAZIONI
"Ho controllato sul web non riuscivo a crederci ma è vero. #stefanodorazio stasera è morto. Il mio amico Stefano. Non riesco a dire altro, ma non pensate a lui solo come il batterista dei @Pooh. Era un uomo splendido", scrive Enrica Bonaccorti.

E Barbara d'Urso scrive: "Sono disperata... un pezzo del mio cuore". Poi c'è Caterina Balivo che scrive: "Senza parole per la perdita di Stefano D'Orazio, storico batterista dei #Pooh, band che ha segnato la storia della musica italiana. Questo 2020 non finisce più di sconvolgerci. Buon viaggio #stefanodorazio. Un abbraccio grande a Tiziana, sua moglie". 

Al messaggio di Roby Facchinetti, compagno di viaggio per oltre 25 anni con i Pooh risponde, postando l'emoticon di un cuore spezzato Lorenzo Jovanotti.   

Enrico Ruggeri scrive: "Una persona per bene, sempre sorridente, piena di energia positiva. Una preghiera per lui e un abbraccio ai suoi fratelli di sempre. #stefanodorazio".

Fausto Leali: "Un dolore immenso caro Stefano, non posso ancora crederci. Una persona perbene e sempre sorridente, buon viaggio amico, con grande affetto Fausto". 

Nomadi: "Per chi vola non c'è frontiera. Ciao Stefano, salutaci le stelle"; "Ciao Maestro. #StefanoDorazio #Pooh", scrive il batterista di Jovanotti Saturnino Celani.

Su Facebook Amedeo Minghi scrive: "Roma perde un altro suo figlio. Vanzina, Morricone, Proietti... Anche Stefano ci ha lasciato. R.I.P.".

Poi c'e' Paolo Conticini che viola il regolamento della Rai per salutare l'amico: "So che stasera non potrei scrivere sulla mia pagina perché il regolamento di "ballando" lo vieta ma non riesco proprio a farne a meno. Una parte di me questa sera è volata in cielo. Tutta la mia vita è stata accompagnata dalle sue parole, dalla sua musica dalla sua sensibilità e dall'amore che riusciva a raccontare. Per me e' devastante. Stefano D'Orazio ci ha lasciato. Se ne và un amico, un uomo per bene. Ciao Stefano".

E l'attore Massimo Boldi scrive: "Piango in silenzio l'improvvisa scomparsa di Stefano D'Orazio, mi abbraccio forte ed affettuosamente a Roby, Red, Dodi ed alla famiglia di Stefano. Ciao Stefano, Mancherai a tutti noi".