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ITALIA

Ancora morti bianche: il cordoglio di Napolitano

Adria: 4 operai uccisi per esalazioni di acido. Pm: "Erano senza maschere di protezione"

La tragedia in una fabbrica di trattamento di rifiuti industriali. La nube tossica potrebbe esser stata causata da un errore umano. Non è in pericolo di vita Massimo Grotto, il quinto operaio coinvolto nell'incidente. La Procura apre un'inchiesta. Codacons annuncia esposto alla Procura della Repubblica di Rovigo. Anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ad Adria 

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Veduta esterna della ditta di Ca' Emo, Rovigo (ANSA)
Adria
Ancora morti bianche, questa volta ad Adria dove quattro operai sono rimasti uccisi in un incidente avvenuto in una fabbrica che tratta rifiuti industriali. Sarebbe fuori pericolo la quinta persona coinvolta, Massimo Grotto ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Adria. I lavoratori, tutti dipendenti della ditta Co.Im.Po, sono stati investiti da una improvvisa nube tossica, contenente acido solforico, probabilmente causata da un errore umano. Esalazioni letali, anche perchè - denunciano i pm - nessuno indossava maschere di protezione. Tra due giorni verrà effettuata l'autopsia che farà luce sulle cause specifiche del decesso. Le responsabilità dell'incidente saranno invece chiarite dalla Procura che sta procedendo per omicidio colposo plurimo.

Sul posto intanto è arrivato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Il presidente della Repubblica Napolitano ha chiesto al prefetto di Rovigo di esprimere ai familiari dei quattro operai deceduti i sentimenti di partecipe cordoglio e di rendersi interprete della sua solidale vicinanza all'operaio ferito.

Manovra errata nel trattamento dei reflui
"C'è stata una errata manovra nel processo che la ditta faceva per trattare questi reflui, che ha comportato la nube tossica di anidride solforosa" ha detto il comandante dei Vigili del fuoco di Rovigo, Girolamo Bentivoglio. Gli operai, che non indossavano le maschere di protezione, avrebbero gettato dell'acido solforico in una vasca che molto probabilmente conteneva già ammoniaca. Il mix delle due sostanze, non controllato, avrebbe provocato le esalazioni che hanno investito i cinque operai, quattro dei quali sono morti sul colpo.

Poletti in Prefettura per esaminare cause
Il ministro del Lavoro si è recato in Prefettura per effettuare un esame delle cause e della dinamica della tragedia. Per evitare i fenomeni di intossicazione, avvenuti numerosi negli ultimi anni,  spiega Poletti in un comunicato "nel 2011 sono state introdotte norme che richiedono una specifica qualificazione per le imprese e i lavoratori operanti in ambienti sospetti di inquinamento. Su questa problematica è stata anche programmata, nel corso di questi ultimi anni, una specifica azione di vigilanza congiunta fra ispettori del lavoro e ispettori Asl proprio per verificare le corrette modalità di esecuzione di tali delicatissimi lavori".

Codacons: "Accertare responsabilità di Inail e Ispettorato del Lavoro"
Il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Rovigo. L'associazione chiede alla magistratura di accertare le responsabilità degli enti locali, dell'Inail e dell'Ispettorato del Lavoro relativamente a controlli, verifiche e rispetto delle norme di sicurezza presso l'azienda teatro dell'incidente. "Vogliamo sapere non solo se la struttura fosse o meno a norma, ma anche e soprattutto quanti e quali controlli sul fronte della sicurezza e del rispetto delle norme di sicurezza siano stati effettuati presso la ditta in questione".