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MONDO

Volo MS804

Aereo Egyptair scomparso "Trovati resti umani". Continuano le ricerche

La Marina egiziana avrebbe individuato nuovi resti umani, bagagli e sedili dei passeggeri. I primi detriti trovati stamattina "a 290 km a nord di Alessandria". Si cercano ancora le scatole nere. Giunta sul posto la commissione d'inchiesta che collaborerà con tre inquirenti francesi e un esperto Airbus inviati da Parigi. Fonti della sicurezza europea: "Nessun potenziale terrorista nella lista dei passeggeri"

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Continuano le ricerche del volo MS804, precipitato giovedì nel mar Egeo per cause ancora da accertare. La Marina egiziana avrebbe individuato nuovi resti umani, bagagli e sedili dei passeggeri. A renderlo noto un comunicato del ministero dell’Aviazione civile egiziana. Le scatole nere non sono ancora state trovate. Le apparecchiature di bordo dell'aereo avrebbero però registrato un allarme fumo pochi minuti prima che l'aereo scomparisse dai radar. E' quanto emerge dai dati trasmessi in automatico dai sensori di bordo.
 
Secondo giorno di ricerche
Il secondo giorno di ricerche è iniziato con l’individuazione di “pezzi di rottami e oggetti di passeggeri a 290 km di distanza a nord di Alessandria” da parte della Marina e dell’Aviazione egiziana. In seguito sono stati trovati i primi resti umani, in un’area leggermente più a sud rispetto al punto nel quale il velivolo è scomparso. L’annuncio è stato fatto in una conferenza stampa dal ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, che ha citato a sua volta le autorità egiziane.

La commissione d’inchiesta al lavoro
Sul posto del ritrovamento sono presenti anche i componenti della commissione d’inchiesta egiziana, istituita per indagare sulle cause del disastro aereo. A guidarla c’è Ayman el- Mokadem, capo del comitato d’inchiesta del ministero egiziano dell’Aviazione civile. È la stessa persona che ha guidato anche le indagini sul charter russo esploso sul Sinai l’ottobre scorso. E all’inchiesta partecipano anche tre inquirenti francesi dell’ufficio indagini e analisi dell’aviazione civile e un esperto tecnico dell’Airbus. Fonti aeroportuali hanno riferito di “tre altri inquirenti britannici” in rappresentanza di Airbus, giunti nella capitale egiziana “per la stessa ragione”.

Aerei Usa da Sigonella per aiutare nelle ricerche
Il portavoce del Pentagono, il capitano della Marina Usa, Jeff Davis, ha fatto sapere che gli Stati Uniti aiuteranno nelle ricerche con l’invio dell’aereo Navy P-3 Orion, di base a Sigonella, in Sicilia. Al momento sono tre gli aerei inviati da Washington nel Mediterraneo per contribuire all’individuazione del relitto. “Fino a questo momento, i nostri aerei non hanno avvistato rottami”, ha detto Davis.  
 
Iniziati gli interrogatori al personale di terra dell’aeroporto Charles de Gaulle
Investigatori francesi hanno iniziato a interrogare tutto il personale di terra dell’aeroporto Charles de Gaulle che abbia avuto un legame diretto o indiretto con il volo MS804. A dirlo è un funzionario giudiziario francese che ha chiesto di rimanere anonimo. Al vaglio degli investigatori anche i nomi dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio per accertare eventuali precedenti penali.

Esa: “Macchia di carburante lunga 2 km nell’area dello schianto”
L'Agenzia spaziale europea (Esa), ha reso noto che uno dei suoi satelliti, il Sentinel-1A, avrebbe avvistato una macchia di carburante nel Mediterraneo proprio nel punto in cui è caduto l'aereo. L’immagine, scattata ieri alle 18 ora italiana, è stata consegnata alle autorità. La macchia sarebbe lunga 2 km circa e si troverebbe a circa 40 km a sud-est dal luogo in cui si è perso di vista l’aereo. Tuttavia, l'agenzia non è in grado di stabilire se essa sia fuoriuscita o meno dal velivolo precipitato. 




La presidenza egiziana: "Profonda tristezza per i 66 morti"
La presidenza egiziana ha espresso, in un comunicato, “la più grande tristezza e profondo dolore" per le vittime a bordo del volo MS804 e ha presentato le proprie condoglianze alle famiglie. A ribadire la morte di tutti i viaggiatori e membri dell’equipaggio, inoltre, è intervenuto anche il ministro egiziano dell'Aviazione civile, Sherif Fathy, che ha smentito informazioni circolate su siti in Egitto sulla presenza di sopravvissuti. A riportarlo il sito del quotidiano egiziano "Al Masry al Youm". "Chi fa circolare notizie simili - ha detto Fathy - gioca coi sentimenti della gente". 

Ayrault: “All’esame tutte le ipotesi, nessuna privilegiata”
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha riconosciuto di non aver "assolutamente alcuna indicazione sulle cause" dello schianto dell'aereo Egyptair, per il quale le autorità egiziane hanno evocato il possibile attentato. "Tutte le ipotesi  - ha detto in un’intervista all’emittente tv 'France 2' - sono esaminate ma nessuna è privilegiata perché non abbiamo assolutamente alcuna indicazione sulle cause", ha detto il ministro.

Gentiloni: “Un attentato non si può escludere”
“Al momento - ha detto in mattinata il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni - è difficile dare risposte certe sulle origini, ma certamente non si può escludere che si sia trattato di un attentato terroristico”.

Papa Francesco: "Cordoglio per le vittime"
"Tristezza per il tragico incidente aereo e cordoglio per le vittime del volo EgyptAir" vengono espressi da Papa Francesco nel telegramma inviato al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, tramite il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. 

"Precipitato dopo due brusche virate"
Secondo quanto detto dal ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, il volo sarebbe precipitato in seguito a “due brusche virate: “L’aereo – ha spiegato Kammenos - ha virato di 90 gradi a sinistra per poi girarsi di 360 gradi a destra, scendendo rapidamente dai 38mila piedi (più di 11mila metri) ai 15mila piedi (oltre 4mila metri). Le sue tracce sono state perse intorno ai 10mila piedi (3mila metri)”.


(Grafica Rainews24)

L’Airbus è partito dalla capitale francese mercoledì sera alle 23.09 ora italiana con a bordo 56 passeggeri, 3 addetti alla sicurezza e sette membri dell'equipaggio. Secondo le autorità greche il velivolo sarebbe precipitato dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano, in una zona situata a 130 miglia marine di fronte alle coste dell'isola greca di Karpathos. Stando alle informazioni diffuse dalla compagnia aerea egiziana, a bordo viaggiavano 66 persone, tra cui 15 cittadini francesi, 30 egiziani, un britannico, un belga, due iracheni, un kuwaitiano, un saudita, un sudanese, un portoghese, un algerino, un canadese e un ciadiano. Egyptair ha fatto sapere che la perdita di contatto con le torri di controllo è avvenuta alle 2.45, mentre l'Airbus si trovava a 37mila piedi (oltre 11mila metri) ed era da 10 miglia nello spazio aereo egiziano.

Resta ipotesi attentato, ma “nessun potenziale terrorista nella lista dei passeggeri”
Una delle ipotesi sulla quale si sta lavorando è l’attentato terroristico. Ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, il ministro egiziano dell’aviazione civile, Sherif Fathy, aveva affermato che "la possibilità che si sia trattato di un atto terroristico è più forte di quella del guasto tecnico". Eppure, secondo quanto avrebbero detto tre responsabili della sicurezza europea, che hanno chiesto di rimanere anonimi, la lista dei passeggeri del volo MS804 non comprendeva nomi dell’attuale lista internazionale di potenziali terroristi.

Prima di Parigi, tappe a Tunisi e Asmara
Come riportato dal sito Flightradar24, prima di partire da Parigi per Il Cairo, il velivolo della Egyptair precipitato ha coperto mercoledì altre tratte. Da Asmara, in Eritrea, è arrivato al Cairo. Dalla capitale egiziana è ripartito per Tunisi, prima di arrivare a Parigi, passando di nuovo per Il Cairo.