MONDO
Ricerche a nord-ovest di Perth
Aereo Malaysia scomparso, fermate le ricerche con il drone
Il drone utilizzato non può superare i 4.500 metri di profondità, così dopo sei ore di immersione è stato fatto risalire in superficie

Potrebbe essere necessario usare un diverso mezzo subacqueo per cercare sul fondo dell’Oceano il volo MH370 della Malaysia Airlines. La prima missione infatti del drone usato dai ricercatori australiani è stata interrotta perché in quella zona l’Oceano supera i 4.500 metri di profondità.
Un limite che il Bluefin 21, il sommergibile a distanza utilizzato dal centro di coordinamento di Perth, non può superare. Così dopo sei ore di immersione il veicolo subacqueo è stato fatto tornare in superficie e adesso si stanno esaminando i dati raccolti.
Il capitano della Marina militare degli Stati Uniti, Mark Matthews, che supervisiona l’uso del Bluefin 21, ha confermato che il sommergibile non potrà essere usato per più di una volta superando quei limiti perché dopo non potrebbe più funzionare e che comunque le ricerche con questo mezzo potrebbero durare mesi o anni. Resta così al capo della missione, l’alto ufficiale della Royal Australian Air Force, Angus Houston, il compito di decidere se insistere con il drone o aspettare che ci siano anche condizioni meteo migliori. Intanto nove aerei militari, due aerei civili e 11 navi continueranno ad assistere la ricerca coprendo un’area di 62.063 chilometri quadrati, a circa 2.170 chilometri a nord-ovest di Perth.
Un limite che il Bluefin 21, il sommergibile a distanza utilizzato dal centro di coordinamento di Perth, non può superare. Così dopo sei ore di immersione il veicolo subacqueo è stato fatto tornare in superficie e adesso si stanno esaminando i dati raccolti.
Il capitano della Marina militare degli Stati Uniti, Mark Matthews, che supervisiona l’uso del Bluefin 21, ha confermato che il sommergibile non potrà essere usato per più di una volta superando quei limiti perché dopo non potrebbe più funzionare e che comunque le ricerche con questo mezzo potrebbero durare mesi o anni. Resta così al capo della missione, l’alto ufficiale della Royal Australian Air Force, Angus Houston, il compito di decidere se insistere con il drone o aspettare che ci siano anche condizioni meteo migliori. Intanto nove aerei militari, due aerei civili e 11 navi continueranno ad assistere la ricerca coprendo un’area di 62.063 chilometri quadrati, a circa 2.170 chilometri a nord-ovest di Perth.