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MONDO

Oggi voto all'Onu

Aereo abbattuto, per Mosca nessun missile: "C'era un caccia ucraino nelle vicinanze"

Il ministero della Difesa russo afferma che non è stato rilevato il lancio di alcun missile
vicino la rotta del Boeing della Malaysia Airlines

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Le forze armate russe hanno individuato un caccia ucraino SU-25 che prendeva quota verso il Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto giovedì in Ucraina. Lo rende noto il sito internet Russia Today. Il ministero della Difesa della Russia, riporta ancora il sito, ha dichiarato che Kiev deve ora spiegare perché un jet militare stesse seguendo un aereo passeggeri. 

"Un aereo dell'aeronautica militare ucraina è stato individuato mentre guadagnava quota, a una distanza dal Boeing malese compresa fra i 3 e i 5 chilometri", ha dichiarato il tenente generale Andrey Kartopolov, capo della direzione delle operazioni principali al quartier generale delle forze armate russe, nel corso di un incontro con la stampa. La Russia ha anche smentito di aver fornito ai separatisti ucraini i missili Buk sospettati da Kiev e Washington di essere stati usati per abbattere il Boeing e ha chiesto agli Stati Uniti di condividere le immagini dei satelliti americani che sorvolavano la zona al momento del disastro aereo. 

La versione russa contrasta con quella del segretario di Stato americano, John Kerry, che ha invitato Mosca ad assumersi la responsabilità per le azioni dei ribelli, affermando che ci sono prove schiaccianti della complicità russa nell'abbattimento dell'aereo. Tutte le 298 persone a bordo del volo MH17 sono morte dopo che l'aereo è stato colpito da un missile. Al momento sono stati ritrovati 272 corpi e "251 di essi sono stati messi sul treno, con vagoni con celle frigorifere, alla stazione di Torez", ha detto il premier ucraino Arseny Yatseniuk in una conferenza stampa a Kiev. Secondo le accuse, la Russia avrebbe fornito ai ribelli un sistema anti-aereo (l'ormai famoso Buk) presumibilmente utilizzato durante l'attacco. Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha "ordinato all'esercito di cessare le sue operazioni entro un raggio di 40 chilometri dal luogo della tragedia". Il presidente ucraino ha inoltre sottolineato che gli inquirenti russi dovrebbero prendere parte alle indagini al fine di garantire "la massima trasparenza".

Intanto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite potrebbe votare già oggi su una risoluzione presentata dall'Australia che chiede l'accesso internazionale al luogo dello schianto e la proclamazione di un cessate il fuoco nella zona. Tuttavia, Australia e Russia stanno ancora lavorando per appianare sostanziali differenze di opinione e il Regno Unito ha accusato Mosca di ricorrere a "tattiche dilatorie". Il testo della risoluzione chiede ai separatisti filo-russi di garantire l'accesso al luogo dell'impatto, oltre alla piena collaborazione di Paesi della regione, fra cui la Russia.

Julie Bishop, ministra degli Esteri australiana, ha dichiarato di aspettarsi l'appoggio di tutti e 15 i membri del Consiglio sulla proposta. Mosca, ha però dichiarato l'ambasciatore della Russia all'Onu Vitaly Churkin, è preoccupata che la bozza "non rifletta con accuratezza la necessità di un'investigazione che sia imparziale e internazionale". La Russia, ha aggiunto, proporrà che l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (Icao), un'agenzia dell'Onu, venga posta alla guida dell'indagine. Il testo attuale recita solo che una "decisione dell'Icao di inviare una squadra per assistere" gli investigatori ucraini sarebbe ben accolta. Questa posizione di Mosca è vista da Londra come una mossa per ritardare il passaggio della risoluzione a colpi di emendamenti. "Sembrano le tipiche tattiche dilatorie russe, e ci si può chiedere perché vogliano creare ritardi", ha detto alla stampa l'ambasciatore britannico all'Onu Mark Lyall Grant. Un eventuale veto della Russia alla risoluzione, ha detto il primo ministro australiano Tony Abbott, sarebbe "molto negativo" agli occhi di Canberra, aggiungendo che "non esiste persona ragionevole" che potrebbe obiettare sul linguaggio del testo.