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MONDO

In conferenza stampa alla Casa Bianca

Aereo abbattuto, Obama: "Missile lanciato dalla zona controllata dai ribelli"

Il presidente statunitense ha affermato che "l'aereo è stato abbattuto da un missile lanciato da un'area controllata da separatisti filorussi". E poi aggiunge che i ribelli sono "sostenuti dalla Russia, che non ha agito in modo da fermare l'escalation di violenza"

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Barack Obama durante la conferenza stampa sull'aereo caduto
Washington D.C. (Usa)
"L'intelligence ci dice che sono stati i filorussi a lanciare il missile che ha abbattuto il Boeing 777 della Malaysia Airlines", causando la morte delle 298 persone a bordo. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nella conferenza tenuta alla Casa Bianca, conferma quello che aveva anticipato l'ambasciatore, Samantha Power, nel corso del suo intervento in Consiglio di Sicurezza proprio sull'aereo precipitato. "Nelle ultime settimane - ricorda Obama - dalle zone controllate dai filorussi ci sono stati lanci di missili contro aerei ed elicotteri". Obama invoca quindi con forza "un'indagine credibile, aperta e indipendente" su questa "tragedia mondiale". E poi ribadisce: "Noi vogliamo che venga stabilita la verità e faremo in modo che venga a galla".

Per gli Stati Uniti la Russia deve assumersi le sue responsabilità. "Dobbiamo ricordare che la Russia  - sottolinea Obama - non ha agito in modo da fermare l'escalation di violenza, che viene in qualche moda foraggiata dal paese di Putin. Non sappiamo con certezza cosa sia accaduto in questo caso - aggiunge il presidente Usa - ma è certo che i separatisti non potrebbero sostenere certi tipi di azioni se non avessero il sostegno, l'addestramento e le attrezzature fornite dalla Russia".  

"Dobbiamo essere fermi - continua Obama - nella nostra volontà di cercare la pace. Noi siamo per una soluzione che porti la fine del conflitto. Ma non vediamo un ruolo militare americano nella crisi tra Russia, Ucraina e separatisti, un ruolo cioè che vada oltre il sostegno, peraltro già riaffermato, ai paesi confinanti con la Russia membri delll'Alleanza Atlantica". 

Tuttavia gli "Stati Uniti sono pronti - assicura il presidente - a dare assistenza necessaria a trovare la verità, compreso l'aiuto del Federal bureau of investigation (Fbi). Continueremo a essere in contatto con i leader mondiali. E siamo convinti che Russia, Ucraina e separatisiti abbiano la capacità di proporre una soluzione di pace". 

Obama ha parlato anche della situazione a Gaza. Il presidente Usa ha garantito a Benjamin Netanyahu  il sostegno al diritto di autodifesa di Israele. Ma Obama ha espresso anche la "preoccupazione" degli Stati Uniti e dei paesi alleati per il rischio di una escalation di violenza a Gaza. Obama ha anche spiegato di aver detto a Netanyahu che il segretario di Stato Usa John Kerry è pronto a tornare nella regione e ha espresso al premier israeliano l'auspicio che Israele continui a impegnarsi per ridurre il numero di vittime civili.