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MONDO

Domani il Consiglio degli Esteri europeo

Aereo abbattuto, il treno carico di cadaveri è a Torez. Putin: "Piena collaborazione"

I cadaveri ammassati sui vagoni sono arrivati a destinazione, nella città vicino Donetsk. Intanto il capo del Cremlino promette "piena cooperazione" al primo ministro olandese Rutte affinché i corpi delle vittime del volo MH17 e le scatole nere possano essere recuperate nell'est dell'Ucraina

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Ucraina
Corpi attesi, non si sa per quanto tempo ancora, dalle famiglie affinché possano ricevere degna sepoltura. E' sempre più colma di orrore la storia dei passeggeri del volo Mh17 della Malaysia Airlines precipitato nell'Ucraina dell'est dopo essere stato abbattuto da un missile, mentre si infittisce il mistero delle scatole nere: con una nuova presunta intercettazione fatta filtrare dall'intelligence di Kiev, in base alla quale spunterebbe un ordine di farle sparire, dato da Mosca ai separatisti. Oggi la missione Osce, accompagnata da un gruppo di ribelli pesantemente armati e nervosi, è riuscita a verificare la presenza di gran parte dei corpi delle vittime della sciagura su un treno alla stazione della città di Torez, diverse miglia distante dal sito della tragedia. I corpi hanno occupato tre carrozze, apparentemente refrigerate. Intanto il ​presidente Vladimir Putin ha promesso che la Russia farà tutto il possibile perchè il conflitto nell Ucraina dell'est - che a suo dire è costato la vita anche alle 298 persone del volo civile abbattuto venerdì scorso - passi dall'attuale fase militare a quella della discussione al tavolo dei negoziati, esclusivamente con mezzi diplomatici e pacifici.

Recuperati 251 corpi
Le squadre di soccorso sul luogo dello schianto del Boeing 777 della Malaysia Airlines hanno annunciato di aver recuperato 251 corpi delle 298 vittime del disastro aereo avvenuto: "Sono stati ritrovati 251 corpi e 66 parti di corpi che sono stati caricati su vagoni-frigorifero nella stazione ferroviaria di Torez", ha fatto sapere il servizio di Emergenza ucraino in un comunicato. "La presenza di separatisti armati, che ostacolano il lavoro del servizio di Emergenza ucraino - si legge nel testo - complica gli sforzi di ricerca". 

I cadaveri saranno trasferiti a Kharkiv 
I corpi delle vittime della tragedia aerea di giovedì scorso saranno trasferiti a Kharkiv - città nel nord-est rimasta fedele a Kiev - solo dopo l'arrivo sul luogo dell'incidente degli esperti internazionali, che dovranno accompagnare il convoglio. Lo ha dichiarato a Interfax il vicepremier dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Andrei Purgin, ricordando che in questo momento i corpi finora recuperati (247 su 298) "rimangono in vagoni-frigorifero nella stazione di Torez". Purgin ha riferito che inizialmente si era raggiunto un accordo sul trasferimento a Mariupol, ma "all'ultimo momento Kiev ha cambiato idea e ha annunciato Kharkiv come luogo di ritrovo per i parenti". A detta del leader dei filorussi, a Donetsk è arrivato "il primo gruppo di esperti internazionali", composto da olandesi, mentre domani è attesa una delegazione della Croce Rossa. Come riporta la radio Eco di Mosca, intanto, a Kiev sono arrivati i rappresentanti dell'Organizzazione internazionale per l'aviazione civile (Icao), a cui presto si dovrebbero unire esperti dalla Malaysia. 

ll giallo delle scatole nere 
I separatisti nell'Est ucraino hanno dichiarato di non essere sicuri al cento per cento di aver ritrovato le scatole nere dell'aereo malese abbattuto giovedì scorso nella regione di Donetsk. A parlare, questa mattina, è stato il premier dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Borodai, secondo il quale i registratori di volo sono stati ritrovati e sono "visivamente in condizioni normali".  Tuttavia, ha detto parlando con l'agenzia Ria Novosti, poichè tra i miliziani non vi sono esperti, gli oggetti rinvenuti non si possono qualificare "con certezza assoluta" come scatole nere. Domenica, in una conferenza stampa, lo stesso Borodai aveva annunciato il ritrovamento "presumibilmente" dei registratori di volo. "Si trovano qui a Donetsk, sotto il nostro controllo, in un luogo sicuro", aveva detto, assicurando che saranno consegnate solo a esperti dell'aviazione civile internazionale e non a Kiev.
 
Putin: "tragedia causata dalle ostilità nell'Est"
Il leader del Cremlino ha parlato così in un video registrato nella sua residenza di Novo-Ogarevo (poco fuori la capitale) e pubblicato nella notte (alle 1.40, ora di Mosca) sul sito della presidenza. Nel messaggio Putin ribadisce la posizione russa senza puntare direttamente il dito contro le autorità ucraine, si è detto però "certo" che "questa tragedia non sarebbe avvenuta se il 28 giugno non fossero riprese le ostilita' in Ucraina dell'Est". Allo scadere del cessate-il-fuoco unilaterale dichiarato da Kiev il 20 giugno, l'esercito ha ripreso l'offensiva contro i separatisti nelle regioni orientali, non raccogliendo l'appello della Russia a prolungare la tregua per continuare i negoziati, avviati dal 'gruppo di contatto'.