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MONDO

Indagini in corso

Aereo russo caduto nel Sinai, l'Egitto conferma: "Esploso in volo"

La commissione d'inchiesta egiziana ha spiegato che le scatole nere hanno rilevato "un rumore". L'Egitto però invita alla prudenza: "Troppo presto per concludere che sia stata una bomba". Intanto gli italiani bloccati sono ripartiti da Sharm; nell'aeroporto egiziano arriveranno oggi tecnici italiani per rafforzare la sicurezza

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Controlli ad aeroporto di Sharm (lapresse)
"L'enorme disposizione dei detriti al suolo dell'aereo russo precipitato in Sinai dimostra che il velivolo si è distrutto quando era ancora in volo". La conferma arriva dalla commissione d'inchiesta egiziana che indaga sullo schianto dell'aereo russo nella penisola del Sinai con 224 persone a bordo. Dalle scatole nere "si sente un rumore all'ultimo secondo della registrazione vocale che è ancora in corso di analisi. La registrazione si è arrestata 23 minuti dopo il decollo quando l'aereo era a 30mila piedi di altitudine". Gli inquirenti invitano però alla prudenza: "Troppo presto per concludere che sia stata una bomba". La commissione dunque prende tempo e precisa che "tutte le ipotesi sono al vaglio". Intanto è stata aperta un'indagine su tutto il personale dell'aeroporto di Sharm el Sheikh che è entrato in contatto con l'aereo russo.

Pista terrorismo
Una fonte dell'inchiesta ha dichiarato ai media francesi che una delle scatole nere conferma il carattere "brutale" e "improvviso" dell'evento che ha causato la caduta dell'aereo russo nel Sinai. La fonte precisa che alcune foto mostrano rottami perforati dall'impatto dall'interno verso l'esterno "accreditando la tesi di un dispositivo pirotecnico o di una bomba". Continuano a sostenere la pista del terrorismo anche i servizi segreti britannici. Secondo l'intelligence di Londra, come riportata il Security Middle East on line che cita un ex ufficiale dei servizi segreti britannici, a fare disintegrare l'airbus della Metrojet sarebbe stata una bombola di gas.

I turisti italiani partono da Sharm
Mentre continuano le indagini oltre 100 turisti italiani sono riusciti a partitre da Sharm el Sheikh con un aereo easyJet diretto a Londra Luton; è stato predisposto un collegamento Luton-Milano Malpensa.

Sicurezza, tecnici italiani a Sharm
Un team di esperti italiani sarà oggi a Sharm el Sheikh per esaminare e completare le misure di sicurezza adottate per gli aerei italiani in partenza per il nostro paese. Lo annuncia la Farnesina che in una nota spiega: "La missione tecnica è composta da specialisti dell'Enac, da esperti della sicurezza aeroportuale, del Ministero dell'Interno e di altre amministrazioni competenti e provvederà al completamento delle misure di sicurezza dei voli già adottate su richiesta dell'Enac dalle compagnie di charter italiane". 

Londra smentisce la notizia del volo britannico minacciato da un missile 
Il Dipartimento dei trasporti britannico (Dtf) ritiene che il volo della Thomson diretto a
Sharm el Sheikh il 23 agosto scorso non sia stato minacciato da alcun missile: lo scrive il sito del quotidiano britannico Guardian sintetizzando l'esito di un'indagine condotta sul controverso caso segnalato dal Daily Mail. "Probabilmente" si è trattato di solo "un bagliore" prodotto a terra da esercitazioni militari egiziane "di routine", precisa il sito citando un portavoce della Tui, il gruppo tedesco che controlla la compagnia britannica Thomson.