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MONDO

Le indagini

Aereo caduto nel Sinai, la Russia sospende i voli da e per l'Egitto

Prende sempre più corpo la pista del terrorismo, inquirenti britannici: "Esplosione dovuta ad un ordigno piazzato nella stiva". Obama: "Possibile che sia stata una bomba". Intanto a Sharm el-Sheikh continua il rimpatrio di migliaia di turisti bloccati e il volo Easyjet che doveva arrivare a Malpensa nella notte è stato annullato

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Dopo Gran Bretagna, Olanda e Irlanda, anche la Russia sospende i voli per l’Egitto finché non saranno chiare le cause del disastro dell’A321 sui cieli del Sinai. La decisione è stata presa da Vladimir Putin dopo l’indicazione in tal senso del direttore dei servizi di Mosca, Alexander Bortnikov.

"Il capo dello Stato si è detto d'accordo con tale suggerimento, e ha quindi incaricato il governo federale di metterlo in pratica, così come di adottare provvedimenti che garantiscano il rimpatrio dei connazionali", ha riferito Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. Sempre a detta di Peskov, Putin ha inoltre impartito disposizioni affinché sia realizzato uno stretto coordinamento con le autorità egiziane al fine di salvaguardare la sicurezza dei voli.

Americani e britannici ritengono che l’Airbus russo, precipitato con a bordo 224 persone, sia esploso a causa di una bomba che si trovava nella stiva del velivolo.

Intanto all’aeroporto di Sharm el-Sheikh va in scena l’ennesima giornata di proteste e tensioni con migliaia i turisti stranieri bloccati a terra in attesa di tornare a casa. 

Easy Jet cancella il volo per Malpensa
"Il piano di recupero dei passeggeri italiani previsto per questa sera non è più attuabile, contrariamente a quanto precedentemente annunciato, e il volo da Sharm el Sheikh a Milano Malpensa non sarà più operato". Lo rende noto la compagnia Easy Jet, che avrebbe dovuto operare il volo con cui sarebbero dovuti rientrare i 154 passeggeri bloccati a Sharm.

Alitalia rafforza controlli a Il Cairo
Alitalia ha predisposto un rafforzamento delle misure di sicurezza sull'aeroporto de Il Cairo. Lo ha comunicato la compagnia aerea specificando di aver "disposto la sospensione del trasporto merci e corrispondenza nelle stive e la non accettazione di bagagli che viaggiano senza proprietario".  Alitalia ha poi ribadito che non effettua voli, né di linea né charter, sulla penisola del Sinai e che nessuna sua rotta transita sopra il deserto del Sinai, o in altre zone di guerra. 

Usa: più controlli su voli dal Medio Oriente
E anche gli Stati Uniti aumentano i controlli di sicurezza sui voli in arrivo da alcuni aeroporti del Medio Oriente. La decisione è stata presa come misura precauzionale dopo lo schianto dell'aereo russo. 

Londra: c'era una valigia bomba
L'aereo russo è esploso a causa di una bomba che si trovava nella stiva del velivolo. Questa l'ipotesi invetigativa, riportata dalla Bbc online, degli inquirenti britannici che indagano sul disastro aereo nei cieli del Sinai. Prende sempre più corpo dunque l'ipotesi di una bomba sul volo della Metrojet. Le intelligence statunitense e britannica sono state le prime a parlare di una valigia-bomba. "È più probabile che sia stata una bomba piuttosto che no" la dichiarazione del premier Cameron. Una linea supportata dal presidente Obama, "Credo ci sia la possibilità di una bomba a bordo dell'aereo precipitato nel Sinai e la stiamo valutando seriamente". 

France 2: nella registrazione di una scatola nera si sente un'esplosione
L'ascolto di quanto contenuto nel registratore dei suoni in cabina, una delle due
scatole nere in dotazione all'aereo, permette di udire chiaramente il boato di un'esplosione a bordo.  Lo riferiscono fonti investigative riservate, citate dall'emittente televisiva 'France 2' sul proprio sito on-line. Stando alle stesse fonti, il fragore non è compatibile con quello di uno scoppio provocato da un'avaria ai motori.

Kommersant: registrazioni parametri volo si interrompono contemporaneamente
Dall'analisi della prima scatola nera, quella che registra i parametri di volo, non emergerebbero invece elementi che spieghino le cause del disastro aereo. Lo scrive il quotidiano Kommersant che cita fonti "vicine alle indagini". Stando al giornale russo, il registratore dei parametri ha mostrato che nel corso del volo (durato poco più di 20 minuti) tutti i sistemi dell'Airbus funzionavano correttamente. Secondo quanto spiegato dalle fonti, si è verificato un qualche evento dopo il quale la registrazione di tutti i parametri di volo si è interrotta simultaneamente.

Cremlino: "Solo una congettura"
Ma il Cremlino frena e ribadisce: "La possibilità di una bomba a bordo dell'aereo precipitato ipotizzata da Barack Obama e dalla Gran Bretagna è solo una delle supposizioni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che ha aggiunto: "si sta conducendo un'inchiesta durante la quale non si esclude a priori nessuna ipotesi.

Egitto: in scatola nera nessun elemento che avalli bomba
Una fonte autorizzata del ministero dell'Aviazione civile egiziana ha definito "false ed infondate le notizie pubblicate da alcuni media secondo le quali la scatola nera dell'aereo russo precipitato in Sinai avrebbe rivelato la presenza di una bomba o che un corpo estraneo sarebbe stato trovato a qualche km dall'aereo".

Migliaia di turisti bloccati a Sharm
Migliaia intanto i turisti bloccati a Sharm. Le compagnie aree britanniche hanno cominciato a riportare in patria i turisti del Regno bloccati, i passeggeri possono portare a bordo solo il bagaglio a mano. Tutti gli altri bagagli saranno trasportati separatamente su voli cargo che saranno sottoposti a controlli particolari e riconsegnati ai proprietari nell'arco di una settimana.