MONDO
Sparito dai radar domenica mattina
Aereo malese scomparso, il maltempo ostacola le ricerche. Trovati otto corpi
Il mare grosso impedisce ai sommozzatori di immergersi nella zona dove è stata segnalata la presenza di un grande oggetto ad almeno 30 metri di profondità. L'ad di AirAsia su Twitter chiede a tutti di pregare
Le cattive condizioni meteo ostacolano le ricerche dell’Airbus A320-200 dell'AirAsia scomparso domenica nel mare di Giava. I sommozzatori in attesa di ispezionare quello che potrebbe essere il relitto del velivolo non sono riusciti a riprendere le operazioni a causa del mare mosso. Intanto è salito a 8 il numero dei corpi recuperati.
"Ricerche molto difficili"
Ieri le squadre che si occupano di effettuare le ricerche nel mare di Giava avevano comunicato di aver individuato attraverso un sonar un grande oggetto a una profondità di almeno 30 metri. Potrebbe essere la fusoliera. "La cosa più difficile - ha dichiarato il comandante Edi Tirkayasa - è individuare la posizione in cui l'aereo è caduto, verificare se l'aereo è realmente lì. È una cosa molto difficile anche con mezzi sofisticati. Con un tempo così, chi lo sa? Siamo ancora fiduciosi e ottimisti sul fatto che lo troveranno. Devono trovarlo".
Recuperati otto corpi
Oltre a rintracciare il relitto, gli operatori dovranno poi individuare le scatole nere, che potranno permettere di capire la dinamica di quanto accaduto. L'ipotesi più accreditata, per ora, è che l'aereo sia finito in stallo 40 minuti dopo il decollo perdendo rapidamente quota per cercare di evitare una tempesta. Finora i corpi recuperati nel presunto luogo dello schianto sono otto, assieme ad alcuni detriti come una valigia, uno scivolo di emergenza e un giubbotto di salvataggio. Sei cadaveri sono già stati trasferiti in Indonesia per le procedure di identificazione, mentre altri due sono ancora a bordo di una nave impegnata nei soccorsi. A bordo dell’Airbus c’erano 162 persone.
Su Twitter l'appello dell'ad di AirAsia
L’amministratore delegato di AirAsia Tony Fernandes, intanto, ha lanciato un appello su Twitter. "Spero che le ultime informazioni siano corrette e che l'aereo sia stato trovato. Per favore, pregate con noi. È così importante", ha scritto.
"Ricerche molto difficili"
Ieri le squadre che si occupano di effettuare le ricerche nel mare di Giava avevano comunicato di aver individuato attraverso un sonar un grande oggetto a una profondità di almeno 30 metri. Potrebbe essere la fusoliera. "La cosa più difficile - ha dichiarato il comandante Edi Tirkayasa - è individuare la posizione in cui l'aereo è caduto, verificare se l'aereo è realmente lì. È una cosa molto difficile anche con mezzi sofisticati. Con un tempo così, chi lo sa? Siamo ancora fiduciosi e ottimisti sul fatto che lo troveranno. Devono trovarlo".
Recuperati otto corpi
Oltre a rintracciare il relitto, gli operatori dovranno poi individuare le scatole nere, che potranno permettere di capire la dinamica di quanto accaduto. L'ipotesi più accreditata, per ora, è che l'aereo sia finito in stallo 40 minuti dopo il decollo perdendo rapidamente quota per cercare di evitare una tempesta. Finora i corpi recuperati nel presunto luogo dello schianto sono otto, assieme ad alcuni detriti come una valigia, uno scivolo di emergenza e un giubbotto di salvataggio. Sei cadaveri sono già stati trasferiti in Indonesia per le procedure di identificazione, mentre altri due sono ancora a bordo di una nave impegnata nei soccorsi. A bordo dell’Airbus c’erano 162 persone.
Su Twitter l'appello dell'ad di AirAsia
L’amministratore delegato di AirAsia Tony Fernandes, intanto, ha lanciato un appello su Twitter. "Spero che le ultime informazioni siano corrette e che l'aereo sia stato trovato. Per favore, pregate con noi. È così importante", ha scritto.
I am hoping that the latest information is correct and aircraft has been found. Please all hope together. This is so important.
— Tony Fernandes (@tonyfernandes) 1 Gennaio 2015