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MONDO

Avvistati 2.500 chilometri a sud-ovest dalle coste australiane

Aereo scomparso, è ancora caccia ai possibili detriti al largo dell'Australia

Le autorità australiane, che guidano le operazioni nella zona, hanno fatto capire che i detriti potrebbero essere già finiti in fondo all’Oceano. Esplode intanto la rabbia dei parenti dei passeggeri, mentre sarebbero emersi due passaggi anomali dalla trascrizione degli ultimi 54 minuti di comunicazione tra la cabina di pilotaggio e la torre di controllo

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Le ricerche dell'aereo
Esplode la rabbia dei familiari dei passeggeri del volo della Malaysia Airlines diretto da Kuala Lumpur a Pechino scomparso l’8 marzo scorso, con 239 persone a bordo tra cui 153 cinesi. In un albergo di Pechino, i parenti presenti a un briefing della compagnia malese, si sono scagliati contro alcuni funzionari: "Il governo malese ci dica la verità: ridateci i nostri cari" hanno gridato alcuni. "Ci state ingannando, non avete il coraggio di affrontarci, siete assassini", ha gridato un altro, rilanciando le voci non confermate di un complotto del governo. La polizia è stata costretta a intervenire.

Le ricerche
Intanto le ricerche dell’aereo sono entrate ormai nella terza settimana. L’attenzione è puntata sui due oggetti avvistati 2.500 chilometri a sud-ovest dalle coste australiane, ritenuti possibili detriti del Boeing. Ma le autorità australiane, che guidano le operazioni nella zona, hanno fatto capire che potrebbero essere già finiti in fondo all’Oceano. Si cerca di trovarli sfruttando la buona visibilità. A supporto delle operazioni la Cina ha inviato altri mezzi. Nel frattempo, la Malaysia ha chiesto agli Stati Uniti ulteriore assistenza, e in particolare attrezzature per la ricognizione subacquea.
 
Gli ultimi 54 minuti del volo
Emergono nuove indiscrezioni sulla scomparsa dell’aereo. Venerdì è stata pubblicata dal Daily Telegraph la trascrizione degli ultimi 54 minuti di volo. Gli esperti hanno giudicato le comunicazioni "del tutto di routine" tranne che per due passaggi. Il primo: il co-pilota del Boeing 777 della Malaysian Airlines comunicò due volte, a distanza di sei minuti, alla torre di controllo l'altitudine di 35mila piedi (10.600 metri) a cui si trovava l'aereo.
Il secondo dato anomalo che emerge dalle registrazioni, il quale potrebbe dimostrare che la scomparsa dell'aereo sia stata intenzionale, è che la brusca virata verso ovest sia stata eseguita durante il passaggio di consegne dai controllori del traffico aereo di Kuala Lumpur a quelli di Ho Chi Minh City, all'1:19, quando il co-pilota salutò dicendo "Tutto ok, buonanotte". "Se avessi avuto l'intenzione di rubare l'aereo, quello sarebbe stato il momento giusto in cui lo avrei fatto", ha spiegato un ex pilota della British Airways che per anni ha volato su Boeing 777. "Potrebbe esserci un breve spazio morto tra i controlli del traffico, quello era l'unico momento in cui l'aereo forse poteva non essere visto da terra" ha sottolineato l'ex comandante.