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MONDO

Nuovo piano del governo malaysiano

Aereo scomparso: le ricerche indiane si interrompono. Si rafforza ipotesi dirottamento

Il Boeing 777 della Malaysia Airlines scomparso una settimana fa sarà cercato ad ovest della Malesia. Il velivolo avrebbe subito un brusco cambio di rotta per sparire dai radar. Ignoto l'obiettivo. Si indaga anche sui piloti e sui meccanici

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New Delhi
Su richiesta del governo malaysiano l'India ha sospeso le operazioni di ricerca dell'aereo della Malaysian Airline scomparso il 9 marzo. La rete locale Zee Tv riporta la testimonianza di un portavoce della Marina indiana spiegando che "si tratta di sospensione e non di abbandono delle ricerche perché Kuala Lumpur vuole mettere a punto una nuova strategia". Da alcuni giorni navi e aerei indiani stavano cercando tracce dell'aereo scomparso nella zona delle isole Andamane e nella Baia del Bengala.

Da giorni ormai non si cerca più nel mare Cinese, le ricerche si concentrano a ovest della Malesia. Ieri il premier del governo malese Najib Razak aveva parlato di una inequivocabile interruzione dei segnali di comunicazione del Boeing 777.

L'ipotesi dirottamento
Un funzionario malese aveva detto esplicitamente che si tratta di dirottamento, Razak non ha smentito precisando però che: "Non escludiamo alcuna ipotesi". Secondo questa ricostruzione l'aereo avrebbe subito un brusco cambio di rotta, eseguito da una persona esperta. con molte ore di volo alle spalle. I dati rivelano con "un buon livello di certezza" che i due sistemi di comunicazione automatici, l'Acars (Aircraft Communications Addressing and Reporting System), che comunica via satellite con la compagnia di appartenenza, e il transponder, il radar secondario che identifica il velivolo sui monitor dei controllori di volo, furono "disattivati" uno dopo l'altro quando fu perso il contatto con i radar civili.

L'ultimo contatto tra l'aereo e il satellite
L'ultima comunicazione del satellite con il Boeing 777-200 è stata registrata alle 8,11 del mattino dell'8 marzo, circa sette ore dopo che il velivolo era scomparso dai radar, all'una e mezza. Il movimento del velivolo in quelle ore, in cui deviò dalla rotta e sorvolò la penisola della Malaysia per poi dirigersi verso l'Oceano Indiano, è "coerente con un'azione deliberata da parte di qualcuno a bordo dell'aereo", ha spiegato il premier.

Finora l'ultimo punto di comunicazone è stato localizzato in un'area all'interno di due grandi corridoi geografici: quello settentrionale che va dalla frontiera con il Kazakhstan e il Turkmenistan fino al nord della Thailandia, e quello meridionale dall'Indonesia al sud dell'Oceano Indiano. 

L'ipotesi di un attentato all'India
Ieri le autorità indiane hanno escluso che un qualsiasi velivolo possa attraversare il territorio dell'India senza essere localizzato dai radar nazionali. Fra le mille ipotesi che si fanno su quanto sia accaduto sull'aereo, ieri l'ex vice segretario di Stato americano Strobe Talbott ha ipotizzato in un tweet che possa trattarsi di un dirottamento mirato ad un attentato contro l'India. "La direzione, il carico di combustibile e la traiettoria - ha sostenuto Talbott - portano alcuni a sospettare che dirottatori abbiano pianificato un attacco del tipo 11 settembre (contro le Torri gemelle di New York) in una città indiana".

Si indaga su piloti e meccanici
Sotto la lente di ingrandimento oltre ai passeggeri, anche i meccanici e i piloti a bordo del velivolo, che potrebbero essere gli autori del dirottamento. La polizia ha perquisito le loro abitazioni, in una di esse è stato trovato un elaborato simulatore di volo. Ancora molti i dubbi, le ricerche continuano, ma per ora non in India.