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ECONOMIA

Piloti e assistenti offrono a Etihad un blocco 3 anni dei contratti

Alitalia. Parte il primo tavolo. Incognita esuberi, AdR non li assorbe. Lupi: "Intesa per venerdì"

Lo replica di AdR arriva dopo le parole dell'ad della compagnia aerea Del Torchio che aveva aperto alla possibilità definendola "la meno dolorosa possibile". Al ministero dei Trasporti in corso tavolo di confronto tra governo, sindacati e azienda 

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Aeroporti di Roma chiarisce: nessuna ipotesi relativa a un eventuale ricollocamento di alcuni esuberi Alitalia all'interno di Adr è stata mai presa in considerazione. Una risposta netta che arriva dopo le parole di questo pomeriggio dell'ad della compagnia aerea Del Torchio e mentre è in corso al ministero dei Trasporti il tavolo di confronto tra governo, sindacati e azienda sul piano con Etihad che prevede l'acquisizione del 49% di Alitalia a patto di procedere a 2.250 esuberi. 

"Cerchiamo di trovare una soluzione meno dolorosa possibile, un ricollocamento in Adr è una delle ipotesi", aveva detto Del Torchio poi l'ipotesi sui tempi: "Mi auguro di chiudere venerdì ma possibile anche domenica o lunedì".

Dopo il no Adr, conferma comunque il potenziamento della struttura organizzativa in coerenza con il piano di sviluppo e il miglioramento della qualità dell'aeroporto di Fiumicino. L'azienda, inoltre, sottolinea che non intende attivare canali preferenziali e discriminatori di assunzione.

Intanto arriva la proposta dei sindacati dei piloti ed assistenti di volo in una lettera aperta inviata all'amministratore delegato di Etihad, James Hogan: "Siamo pronti a sottoscrivere immediatamente un blocco di tre anni di tutte le dinamiche contrattuali impegnandoci per la pari durata di piano alla 'pace sociale' con la rinuncia ad azioni di rivendicazione". I sindacati si dicono "convinti che per Alitalia ed i suoi dipendenti non esista una alternativa credibile ad un accordo con Etihad".

Lupi: ricorso a tutti gli strumenti per ridurre gli esuberi
Nel suo intervento in commissione Lavori Pubblici del Senato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha detto: "Il Governo sta facendo un lavoro con i sindacati ed è la sua preoccupazione di individuare tutti gli strumenti possibili con gli ammortizzatori sociali, la ricollocazione grazie a sinergie, il recupero di servizi all'estero che possano ridurre al numero possibile" gli esuberi Alitalia che ora sono di 2.251 persone. "L'obiettivo è tendente a zero ma realisticamente non sarà possibile".

Gli esuberi andranno in mobilità e non in Cassa integrazione
Poi anche Lupi apre all'ipotesi Adr. "Gli esuberi comprendono anche i 780 dipendenti, personale di terra e di volo, in Cig a zero ore dal 2008 e che finiscono la Cig a marzo 2015. Gli esuberi andranno in mobilità e non in Cassa integrazione, ha aggiunto il Ministro, e queste persone dovranno "essere assistite anche in dialogo con Adr, Regione Lazio e Istituzioni, utilizzando strumenti di welfare per chi volesse prendere personale esperto". Per Lupi, infine "per i piloti non ci sono problemi", per il personale di volo "si sta discutendo di solidarietà" mentre "la maggior parte degli esuberi riguarda personale di terra".

Venerdì la deadline con sindacati e banche
"Questa settimana è la dead line sul fronte degli esuberi e sul fronte degli
investimenti dei privati e delle banche: occorre che ognuno si assuma le sue responsabilita'".