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MONDO

Esplosioni nei seggi

Afghanistan, il voto macchiato dal sangue, uccisi due agenti nel sud

Brogli e attacchi dei talebani minacciano le elezioni presidenziali in Afghanistan. Un ordigno ha causato la morte di due agenti di polizia e il ferimento di altri due nel sud del Paese. Quattro persone sono state arrestate per aver tentato di piazzare schede elettorali già segnate

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Operazioni di voto in Afghanistan (Ap)
Kabul
Circa dodici milioni di afghani sono chiamati a scegliere il nuovo presidente dopo tredici anni di guida di Karzai. Le elezioni però sono minacciate dagli attacchi dei talebani e dai tentativi di brogli. Già poco dopo l'apertura dei seggi, due agenti sono stati uccisi da un'esplosione, altri due sono rimasti feriti e ordigni di potenza ridotta sono scoppiati in varie parti del paese. 

E mentre viene imposto ai votanti di intingere il dito nel calamaio pieno di inchiostro per evitare brogli, il ministero dell'Interno ha fatto sapere di aver arrestato una donna che cercava di entrare nel seggio con 22 schede e altre quattro persone che cercavano di piazzare mille schede già segnate.

Le urne si sono aperte alle sette ora locale (le 4,30 in Italia) e rimarranno aperte fino alle 17, la chiusura dei seggi è stata prorogata di un'ora. A Kabul, nonostante la giornata fredda e piovosa e le minacce dei talebani, molti elettori afghani si sono messi in fila anche prima dell'apertura per esercitare il loro diritto di voto. Circa 6mila i seggi allestiti in tutto il paese. Alcuni, racconta la Commissione elettorale indipendente, non sono stati aperti per motivi di sicurezza.

Quasi 200.000 uomini di esercito, polizia e servizi di intelligence sono stati dispiegati in tutto il Paese per cercare di rendere il voto sicuro, dopo le minacce di sabotaggio lanciate dai talebani e dagli altri gruppi armati.

Gli afghani devono scegliere il nuovo presidente tra otto candidati. I favoriti a succedere a Karzai sono un ex ministro degli Esteri, Zalmai Rassoul, Abdullah Abdullah, che arrivò secondo nelle elezioni del 2009, e un economista che ha lavorato per la Banca Mondiale, Ashraf Ghani.

Se nessuno dei candidati riuscisse a raggiungere il 50% più uno dei voti nel primo turno, è previsto il ballottaggio tra i due che riceveranno i maggiori consensi. La data dell'eventuale secondo turno sarà fissata dalla Commissione elettorale indipendente (Iec). Il primo elettore a recarsi alle urne è stato proprio il presidente della Iec, Mohammad Yusuf Nuristani.

Alle 8 ha votato anche il presidente della repubblica, Hamid Karzai. Prima di inserire le schede (per presidenziali e provinciali) nelle urne, il capo dello Stato ha detto che "il voto porterà una vita più prospera per i nostri figli e le generazioni future".

Sulle elezioni in Afghanistan è intervenuta anche il Ministro degli Esteri Federica Mogherini che si augura che quella di oggi sia una "giornata di democrazia". E ha aggiunto "speriamo in un'ampia partecipazione delle donne"