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MONDO

Missione in Asia

Afghanistan, Di Maio: "Improbabile il riconoscimento del governo dei Talebani""

"Si doveva fare di più per rafforzare le istituzioni di Kabul" dice il ministro degli Esteri in collegamento dal Qatar, dopo le missioni in Uzbekistan e Tagikistan. "Garantire accesso a Ong e agenzie Onu"

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"Realisticamente non credo che assisteremo al riconoscimento del governo afghano. E' un atto che vede prudenza anche nella posizione cinese e russa. Il riconoscimento è molto improbabile". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo in collegamento dal Qatar alla Festa del Fatto Quotidiano. Di Maio è stato oggi in missione in Uzbekistan e Tagikistan.

Con difesa comune Ue più coordinamento
"L'Italia è favorevole" alla creazione di un esercito europeo. "Il tema di un meccanismo di difesa europeo doveva essere affrontato tanto tempo fa. Ma non è che dobbiamo farlo per riportare i militari in Afghanistan. Creare una difesa europea significa anche capire quando non schierare i militari" aggiunge. "Con una difesa europea avremmo avuto un maggior coordinamento" sull'Afghanistan.

Rivedere missioni Italia? Nostra presenza apprezzata
Rivedere la presenza militare italiana del mondo? "Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. In Kosovo chiedono di restare con il comando della missione perché sanno che gli italiani lavorano all'integrazione nel territorio. Lo stesso in Libano, dove i soldati ogni giorno aiutano le comunità locali libanesi. In Iraq la missione è nata contro Daesh e il governo iracheno ci ha chiesto 'dateci una mano'" spiega Di Maio. "La nostra presenza è molto apprezzata".

Dobbiamo lavorare imparando dal passato
"Il M5S è sempre stato a favore del ritiro delle truppe dell'Afghanistan ma l'argomento, già con la presidenza Obama, era al centro del dibattito statunitense. Nessun ritiro non è traumatico. Dove si doveva fare di più era nel rafforzamento delle istituzioni afghane nonostante l'Italia abbia fatto tanto nella costruzione della rule of law del Paese" precisa il ministro degli Esteri. "Adesso siamo ad un anno zero, credo che dobbiamo lavorare imparando dal passato a progetti che aiutino giovani, meno giovani, donne, anche di coloro che restano nel Paese. Io la cosa che temo di più è che i riflettori si spegneranno e tutti questi temi non si porteranno avanti con la stessa attenzione", spiega. "Per questo sono qui, per chiudere subito delle intese per gli aiuti umanitari e il contrasto al terrorismo".

Garantire accesso a Ong e agenzie Onu
"Stamattina sono stato in Uzbekistan e Tagikistan e stiamo lavorando su più fronti: il primo è quello di garantire un accesso assolutamente libero a tutte le Ong e le agenzie Onu che si occupano di tutelare i civili e io ringrazio tutti gli italiani che hanno lavorato e lavorano per l'evacuazione; l'altro fronte è la lotta al terrorismo e stamattina abbiamo convenuto di rafforzare la cooperazione tra le nostre intelligence, non possiamo permettere che l'Afghanistan sia una comfort zone per i terroristi".

"In queste ore insieme ai nostri partner- aveva detto stamattina dall'Uzbekistan, "ci stiamo confrontando sul luogo dove ricollocare le ambasciate. A Kabul al momento non ci sono le condizioni di sicurezza per riaprirle, per questo motivo prende sempre più consistenza l'idea di ricollocarle, in maniera temporanea, a Doha. Ovviamente sarà una decisione da prendere insieme ai nostri principali partner, ne discuterò domani con le autorità qatarine in occasione della mia visita a Doha".

Green pass, Salvini scelga tra Meloni e il bene del Paese
"Io penso che tutte le azioni fatte finora sul Green Pass sono sempre state fatte ascoltando la comunità scientifica. Ciò che mi spaventa è quando queste decisioni diventano appannaggio di una linea politica o di una linea di un partito e mi riferisco all'atteggiamento di Salvini. Se la comunità scientifica ci dirà che serve restringere ulteriormente i parametri del Green Pass per permettere al Paese di restare aperto noi lo faremo" commenta Di Maio. "Salvini deve decidere se inseguire la Meloni o il bene del Paese".

Nucleare, "se proposta in governo la bloccherei"
"Cingolani? Conto tantissimo in questo chiarimento con Conte del 14. Conte conosce bene le nostre sensibilità. E' giusto che sia il leader di una forza a chiarire la linea. Fortunatamente non ho notizie di alcuna proposta sul nucleare nel governo, altrimenti la bloccherei senz'altro".