MONDO
Guerini: "Serve maggiore responsabilità dall'Ue"
Afghanistan, Di Maio: "Ipotesi Doha per ricollocare l'ambasciata a Kabul"
Gentiloni: dopo disastro ora difesa comune Ue

"In queste ore insieme ai nostri partner ci stiamo confrontando sul luogo dove ricollocare le ambasciate. A Kabul al momento non ci sono le condizioni di sicurezza per riaprirle, per questo motivo prende sempre più consistenza l'idea di ricollocarle, in maniera temporanea, a Doha. Ovviamente sarà una decisione da prendere insieme ai nostri principali partner, ne discuterò domani con le autorità qatarine in occasione della mia visita a Doha". Così il ministro degli esteri Luigi Di Maio durante la sua a missione in Uzbekistan.
Conclusa la prima tappa della missione in Uzbekistan, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è atterrato in Tagikistan.
Gentiloni: dopo disastro ora difesa comune Ue
"L'epilogo disastroso della guerra in Afghanistan apre un'opportunità per la EU: sviluppare una difesa comune": il commissario Europeo all'Economia Paolo Gentiloni lo ha spiegato intervenendo in collegamento al Forum Ambrosetti. E questo "perché se sei un nano politico - ha aggiunto -, lo sarai anche dal punto di vista economico".
Guerini: "Serve maggiore responsabilità dall'Ue"
"Serve una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell'Unione, non in contrapposizione, main piena sinergia con la Nato. La promozione dello sviluppo di capacità militari europee deve essere interpretata come naturale e coerente azione di rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica". Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha incontrato a Washington il segretario alla Difesa Usa. Per Guerini "la Nato resta il pilastro della nostra sicurezza, ma va rilanciata sfruttando il processo di revisione strategica in corso".
"L'amicizia tra Italia e Stati Uniti è strategica, decisiva, importantissima, e trova nel settore della Difesa uno dei maggiori punti di forza. La decisività del rapporto tra i due Paesi è emersa anche nella drammatica crisi a Kabul dove, grazie alla stretta cooperazione tra le nostre Forze Armate siamo stati capaci, insieme, di condurre la più grande evacuazione di civili della storia". Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini nell'incontro tenutosi ieri a Washington presso il Pentagono con il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America Lloyd Austin.
Il Ministro, accompagnato dall'Ambasciatrice d'Italia negli USA Mariangela Zappia, in apertura della bilaterale ha voluto anzitutto esprimere il profondo cordoglio "da parte non solo del Governo ma di tutto il popolo italiano per il tragico attentato subìto presso l'aeroporto afghano".
A pochissimi giorni dal rientro in Patria degli ultimi militari, proprio l'Afghanistan è stato il primo capitolo affrontato nel corso del cordiale e proficuo colloquio. "Non possiamo ignorare l'epilogo drammatico dell'operazione, ora dobbiamo tenere conto delle lezioni apprese", ha dichiarato il Ministro in una nota inviata oggi.
"La Nato resta il pilastro della nostra sicurezza, ma va rilanciata sfruttando il processo di revisione strategica incorso" ha affermato Guerini. In Europa il dibattito si è spostato sul tema della Difesa europea e della sua autonomia strategica e la posizione del Ministro della Difesa è molto chiara, "serve una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell'Unione, non in contrapposizione, ma in piena sinergia con la Nato. La promozione dello sviluppo di capacità militari europee deve essere interpretata come naturale e coerente azione di rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica".
Nel corso della bilaterale si è discusso anche degli altri scenari internazionali, ambiti comuni di un'agenda che i due Paesi condividono in tema di difesa e sicurezza. In particolare,l'area del cosiddetto "Mediterraneo Allargato". "In questo quadrante, il nostro impegno militare è sensibilmente aumentato negli ultimi due anni. Si tratta di un'area cruciale non sol ol'Italia ma per l'intera Alleanza, in quanto snodo cruciale e crescente terreno di competizione geopolitica", ha affermato Guerini.
Affrontando poi un focus sulla Libia il Ministro ha ribadito che "la situazione continua a mantenere un'elevata complessità,su cui si innesta l'azione di influenza di attori esterni,pertanto la sua stabilità è un requisito essenziale della nostra strategia di sicurezza". Il Ministro ha sottolineato che la Difesa italiana continuerà a contribuire allo sforzo politico di facilitazione del dialogo intra-libico e di pieno sostegno all'azione delle Nazioni Unite e sta implementando il suoimpegno anche in Africa in particolare nell'area saheliana, la cui fragilità rappresenta un rischio concreto per la sicurezza."Nel corso del 2021 abbiamo potenziato la nostra presenza con la partecipazione all'operazione Takuba e con l'avvio della creazione di una base in Niger, a Niamey, che servirà da snodo logistico e operativo".
Relativamente al Libano, per cui si è espressa preoccupazione per la precaria situazione sociale e politica del Paese, Guerini ha confermato l'impegno dell'Italia che "grazie al contributo fornito a Unifil, di cui detiene il comando, assicura un ruolo di equilibrio. A questo si aggiunge un'attività sul piano bilaterale che stiamo svolgendo per il sostegno delle Forze Armate libanesi". Per quanto riguarda, infine, il dossier Iraq si è riconosciuta l'importanza che il nostro Paese - che assumerà il prossimo comando della Missione Nato - attribuisce alla stabilità della regione.
Al termine, il capitolo sulle relazioni bilaterali, inclusa la cooperazione industriale. "Le numerose occasioni di addestramento congiunto, la partecipazione alle operazioni, la collaborazione operativa tra le nostre Forze Armate sono segni tangibili di un rapporto privilegiato. Così come lo è la collaborazione tra le eccellenze industriali Usa e l'industria italiana, che ha portato a risultati di rilievo", ha concluso il Ministro.
Conclusa la prima tappa della missione in Uzbekistan, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è atterrato in Tagikistan.
Gentiloni: dopo disastro ora difesa comune Ue
"L'epilogo disastroso della guerra in Afghanistan apre un'opportunità per la EU: sviluppare una difesa comune": il commissario Europeo all'Economia Paolo Gentiloni lo ha spiegato intervenendo in collegamento al Forum Ambrosetti. E questo "perché se sei un nano politico - ha aggiunto -, lo sarai anche dal punto di vista economico".
Guerini: "Serve maggiore responsabilità dall'Ue"
"Serve una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell'Unione, non in contrapposizione, main piena sinergia con la Nato. La promozione dello sviluppo di capacità militari europee deve essere interpretata come naturale e coerente azione di rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica". Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha incontrato a Washington il segretario alla Difesa Usa. Per Guerini "la Nato resta il pilastro della nostra sicurezza, ma va rilanciata sfruttando il processo di revisione strategica in corso".
"L'amicizia tra Italia e Stati Uniti è strategica, decisiva, importantissima, e trova nel settore della Difesa uno dei maggiori punti di forza. La decisività del rapporto tra i due Paesi è emersa anche nella drammatica crisi a Kabul dove, grazie alla stretta cooperazione tra le nostre Forze Armate siamo stati capaci, insieme, di condurre la più grande evacuazione di civili della storia". Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini nell'incontro tenutosi ieri a Washington presso il Pentagono con il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America Lloyd Austin.
Il Ministro, accompagnato dall'Ambasciatrice d'Italia negli USA Mariangela Zappia, in apertura della bilaterale ha voluto anzitutto esprimere il profondo cordoglio "da parte non solo del Governo ma di tutto il popolo italiano per il tragico attentato subìto presso l'aeroporto afghano".
A pochissimi giorni dal rientro in Patria degli ultimi militari, proprio l'Afghanistan è stato il primo capitolo affrontato nel corso del cordiale e proficuo colloquio. "Non possiamo ignorare l'epilogo drammatico dell'operazione, ora dobbiamo tenere conto delle lezioni apprese", ha dichiarato il Ministro in una nota inviata oggi.
"La Nato resta il pilastro della nostra sicurezza, ma va rilanciata sfruttando il processo di revisione strategica incorso" ha affermato Guerini. In Europa il dibattito si è spostato sul tema della Difesa europea e della sua autonomia strategica e la posizione del Ministro della Difesa è molto chiara, "serve una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell'Unione, non in contrapposizione, ma in piena sinergia con la Nato. La promozione dello sviluppo di capacità militari europee deve essere interpretata come naturale e coerente azione di rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica".
Nel corso della bilaterale si è discusso anche degli altri scenari internazionali, ambiti comuni di un'agenda che i due Paesi condividono in tema di difesa e sicurezza. In particolare,l'area del cosiddetto "Mediterraneo Allargato". "In questo quadrante, il nostro impegno militare è sensibilmente aumentato negli ultimi due anni. Si tratta di un'area cruciale non sol ol'Italia ma per l'intera Alleanza, in quanto snodo cruciale e crescente terreno di competizione geopolitica", ha affermato Guerini.
Affrontando poi un focus sulla Libia il Ministro ha ribadito che "la situazione continua a mantenere un'elevata complessità,su cui si innesta l'azione di influenza di attori esterni,pertanto la sua stabilità è un requisito essenziale della nostra strategia di sicurezza". Il Ministro ha sottolineato che la Difesa italiana continuerà a contribuire allo sforzo politico di facilitazione del dialogo intra-libico e di pieno sostegno all'azione delle Nazioni Unite e sta implementando il suoimpegno anche in Africa in particolare nell'area saheliana, la cui fragilità rappresenta un rischio concreto per la sicurezza."Nel corso del 2021 abbiamo potenziato la nostra presenza con la partecipazione all'operazione Takuba e con l'avvio della creazione di una base in Niger, a Niamey, che servirà da snodo logistico e operativo".
Relativamente al Libano, per cui si è espressa preoccupazione per la precaria situazione sociale e politica del Paese, Guerini ha confermato l'impegno dell'Italia che "grazie al contributo fornito a Unifil, di cui detiene il comando, assicura un ruolo di equilibrio. A questo si aggiunge un'attività sul piano bilaterale che stiamo svolgendo per il sostegno delle Forze Armate libanesi". Per quanto riguarda, infine, il dossier Iraq si è riconosciuta l'importanza che il nostro Paese - che assumerà il prossimo comando della Missione Nato - attribuisce alla stabilità della regione.
Al termine, il capitolo sulle relazioni bilaterali, inclusa la cooperazione industriale. "Le numerose occasioni di addestramento congiunto, la partecipazione alle operazioni, la collaborazione operativa tra le nostre Forze Armate sono segni tangibili di un rapporto privilegiato. Così come lo è la collaborazione tra le eccellenze industriali Usa e l'industria italiana, che ha portato a risultati di rilievo", ha concluso il Ministro.