Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Afghanistan-I-talebani-conquistano-Ghazni-150-chilometri-da-Kabul-a7180228-8f50-4f4b-b78e-4d1e08db755d.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'avanzata dei miliziani

Afghanistan: dopo Ghazni i talebani conquistano anche Herat, ex base delle forze italiane

I talebani conquistano Ghazni, a 150 chilometri da Kabul. È il decimo capoluogo di provincia preso dai ribelli. Rivendicata anche la conquista di Kandahar. Usa, truppe a Kabul per evacuare staff ambasciata. Il governo afghano cerca un accordo di condivisione del potere. Gentiloni: cancellati anni di impegno italiano

Condividi
Non si arresta la rapida avanzata militare dei talebani in Afghanistan. I miliziani integralisti hanno conquistato oggi anche la città di Herat, la terza dell'Afghanistan, nell'ovest del Paese, ed ex quartier generale delle forze italiane. Lo riferiscono i servizi di sicurezza. I talebani si sono impadroniti del quartier generale della polizia. "Il nemico è fuggito, decine di veicoli militari, armi e munizioni sono caduti nelle mani dei Mojaheddin", ha twittato un portavoce dei talebani, usando per i miliziani la parola che significa 'combattenti per la Jihad'.

Gentiloni: cancellati anni di impegno italiano
"Herat in mano ai talebani. Se confermato, che tristezza" scrive il commissario europeo all'Economia ed ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni su Twitter. "Anni di impegno italiano cancellati. Si discuterà a lungo su questa guerra e sul suo epilogo".

La Ue minaccia i talebani: resterete isolati
L'Unione europea ha avvertito i Talebani che rischierebbero di essere tagliati fuori dalla comunità internazionale se prendessero il potere con la violenza. "Se il potere viene preso con la forza e viene ristabilito un emirato islamico, i talebani dovranno affrontare il non riconoscimento, l'isolamento, la mancanza di sostegno internazionale e la prospettiva di un conflitto continuo e di un'instabilità prolungata in Afghanistan", afferma in una nota il capo della politica estera dell'Ue Josep Borrell.

Talebani rivendicano anche conquista di Kandahar
Completa conquista di Kandahar". Così Zabihullah Mujaid, portavoce dei talebani, rivendica su Twitter la conquista della città afghana. Ha pubblicato un video in cui si vedono alcuni uomini camminare in strade deserte, ai cui lati tutte le serrande dei negozi sono chiuse, e utilizzare una radio ricetrasmittente.

La presa di Ghazni
I talebani hanno conquistato Ghazni, 150 chilometri a sud-ovest di Kabul, il decimo capoluogo di provincia preso dai miliziani in una settimana. "Posso confermare che Ghazni è caduta nelle mani dei talebani questa mattina. Hanno preso il controllo di aree chiave della città: l'ufficio del governatore, il quartier generale della polizia e la prigione", ha riferito Nasir Ahmad Faqiri, capo del Consiglio provinciale di Ghazni, aggiungendo che i combattimenti sono ancora in corso in alcune parti della città. Ghazni è il capoluogo di provincia più vicino a Kabul conquistato dai talebani da quando hanno lanciato la loro offensiva a maggio, in concomitanza con l'inizio del ritiro delle forze straniere, che dovrebbe concludersi entro la fine di agosto. Secondo quanto scrive il Washington Post, che cita funzionari americani al corrente della situazione, l'amministrazione Biden si prepara alla caduta di Kabul nelle mani dei talebani entro un periodo ben più breve rispetto ai 6-12 mesi previsti in precedenza alla luce del ritiro delle truppe statunitensi dal Paese. Secondo un funzionario che ha voluto mantenere l'anonimato i militari stimano adesso che la capitale afgana cadrà entro 90 giorni, mente altri ritengono che la disfatta avverrà entro un mese.  

Usa: grave preoccupazione per avanzata dei talebani. Truppe per evacuare ambasciata
L'avanzata dei talebani in Afghanistan genera "grave preoccupazione": lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price, confermando che il personale dell'ambasciata americana a Kabul sarà ridotto al minimo indispensabile. Gli Stati Uniti invieranno truppe all'aeroporto di Kabul per proteggere il personale dell'ambasciata e permetterne l'evacuazione: lo ha detto Price sottolineando però come la sede diplomatica resterà aperta.

L'ambasciata Usa a Kabul ha chiesto ai talebani di rilasciare i funzionari del governo afghano arrestati. In una nota diffusa sull'account Twitter della rappresentanza diplomatica, l'ambasciata chiede anche ai talebani di "impegnarsi in negoziati che mettano fine alla sofferenza del popolo afghano e aprano la strada ad un accordo politico inclusivo che porti benefici a tutti gli afghani".

E proprio per i rischi imminenti legati alla rapida offensiva dei talebani, gli Usa potrebbero presto spostare la loro ambasciata a Kabul nell'area dell'aeroporto della capitale afghana. Lo riporta la Cnn. Secondo il Wall Street Journal gli Usa sono pronti a tagliare drasticamente il personale dell'ambasciata, diplomatico e non, con le loro famiglie. Sono circa 5.000 tra civili e militari gli americani basati nel complesso dell'ambasciata Usa a Kabul e nella sede vicina all'Hamid Karzai International Airport

L'ambasciata intanto ha invitato gli americani in Afghanistan ad abbandonare immediatamente il Paese a causa del deterioramento della situazione sul fronte della sicurezza. Agli americani viene chiesto di tornare in patria usando i voli commerciali a disposizione,spiegando come la capacità dell'ambasciata di assisterli sia "estremamente limitata" date le difficili condizioni di sicurezza e uno staff a disposizione limitato.   L'ambasciata sta comunque offrendo prestiti per il rimpatrio ai cittadini americani che non hanno i soldi necessari ad acquistare un biglietto aereo.

L'avanzata dei miliziani integralisti
Da venerdì - scrive AGI/AFP - i talebani hanno preso Zaranj (sud-ovest), Sheberghan (nord), la roccaforte del famigerato signore della guerra Abdul Rashid Dostom, e soprattutto Kunduz, la principale città del nord-est, così come altre tre capitali del nord, Taloqan, Sar-e-Pul e Aibak. "I talebani sono ora in città, hanno alzato la loro bandiera nella piazza centrale e nell'ufficio del governatore", ha detto all'AFP Mamoor Ahmadzai, un membro del parlamento della provincia di Baghlan, di cui Pul-e Khumri è la capitale, a 200 km da Kabul.

Centinaia di soldati afghani che si erano ritirati vicino all'aeroporto di Kunduz, dopo la caduta della città nel nordest dell'Afghanistan lo scorso weekend, si sono arresi oggi ai talebani, ha detto all'Afp il consigliere provinciale, Amruddin Wali. "Stamattina centinaia di soldati, poliziotti e membri delle forze di resistenza si sono arresi ai talebani con tutto il loro equipaggiamento militare",ha spiegato.

Gli insorti hanno anche preso Farah, capitale della provincia omonima, martedì dopo brevi combattimenti. "Hanno preso l'ufficio del governatore e la sede della polizia. Le forze di sicurezza si sono ritirate in una base dell'esercito", ha spiegato all'AFP il consigliere provinciale Shahla Abubar.Zabihullah Mujahid, un portavoce degli insorti, ha confermato la cattura delle due città su Twitter.

La violenza ha costretto decine di migliaia di civili a fuggire dalle loro case in tutto il paese, con i talebani accusati di numerose atrocità nelle aree che hanno conquistato. "Quando ci sono due ragazze in una famiglia, ne prendono una per sposarsi, quando ci sono due ragazzi, ne prendono uno per combattere", ha detto all'AFP Marwan, una giovane vedova fuggita da Taloqan, in un parco di rifugiati a Kabul. Abdulmanan, uno sfollato di Kunduz, ha detto di aver visto i talebani decapitare uno dei suoi figli, senza sapere "se il suo corpo è stato mangiato dai cani o sepolto". Circa 359.000 persone sono state sfollate in Afghanistan dai combattimenti dall'inizio dell'anno, secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

Almeno 183 civili sono stati uccisi e 1.181 feriti, compresi i bambini, in un mese nelle città di Lashkar Gah, Kandahar, Herat (ovest) e Kunduz, ha detto martedì l'ONU, aggiungendo che queste erano solo le vittime che potevano essere documentate. I talebani hanno lanciato questa offensiva a maggio, all'inizio del ritiro definitivo delle forze americane e straniere, ma la loro avanzata ha accelerato negli ultimi giorni con la cattura di diversi centri urbani. La partenza delle forze internazionali deve essere completata entro il 31 agosto, 20 anni dopo il loro intervento in seguito agli attacchi dell'11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti.

"Non ho rimpianti per la mia decisione di lasciare l'Afghanistan", ha detto martedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Gli afgani "devono avere la volontà di combattere" e "devono combattere per se stessi, per la loro nazione". Washington è sempre più frustrata dalla debolezza dell'esercito di Kabul, che gli americani hanno addestrato, finanziato ed equipaggiato per anni. Il portavoce diplomatico statunitense Ned Price ha detto che le forze governative erano "largamente superiori in numero" ai talebani e avevano "il potenziale per infliggere perdite maggiori". "Questa idea che l'avanzata dei talebani non può essere fermata" non è la realtà sul terreno, ha dichiarato.

Washington: non stiamo abbandonando il Paese
Gli Stati Uniti "non stanno abbandonando l'Afghanistan ma stanno continuando a fare tutto il possibile per garantire sicurezza e stabilità". Lo ha dichiarato in conferenza stampa Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato. Price ha spiegato che Washington continuerà ad agire "attraverso la diplomazia" e ha sottolineato che "le forze armate afghane superano i talebani con un rapporto di tre a uno"."Le tendenze recenti non vanno nella direzione giusta", ha detto Price, secondo il quale, però, era stato elaborato un "piano di contingenza" per gestire la situazione attuale. "Sapevamo che la situazione sarebbe stata fluida", ha aggiunto il portavoce. Price ha poi ricordato che gli Usa e gran parte della comunità internazionale non riconosceranno un governo afghano "conquistato con la forza".

Kabul ai talebani: "Condividiamo potere se fermate violenze"
I negoziatori di Kabul hanno proposto ai talebani la condivisione del potere in cambio della fine delle violenze in Afghanistan. Lo ha detto all'Afp una fonte del governo che partecipa ai colloqui in Qatar. "Sì, il governo ha sottoposto una proposta al Qatar in qualità di mediatore. La proposta consente ai talebani di condividere del potere in cambio della fine della violenza nel Paese", ha dichiarato la fonte.

Berlino invita i tedeschi a lasciare il Paese
I cittadini tedeschi sono invitati a lasciare l'Afghanistan. È quello sui legge sul sito del ministero degli Esteri guidato da Heiko Maas. A causa degli scontri in atto sul terreno, il ministero sconsiglia l'ingresso in Afghanistan, e rivolge un appello ai cittadini federali,affinché "cerchino la possibilità di lasciare al più presto il Paese su dei voli di linea".

Tremila soldati Usa entro 2 giorni a Kabul
Gli Stati Uniti stanno inviando in Afghanistan altri 3mila soldati per aiutare a evacuare parte del personale dall'ambasciata Usa a Kabul. Lo ha confermato il portavoce del Pentagono John Kirby precisando che entro i prossimi due giorni i militari arriveranno nel Paese per dare assistenza all'evacuazione parziale dell'ambasciata all'aeroporto di Kabul. Il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha confermato che l'ambasciata Usa a Kabul continuerà a svolgere il suo lavoro diplomatico. "La nostra prima responsabilità è sempre stata la sicurezza e la protezione dei nostri cittadini che servono in Afghanistan e in tutto il mondo", ha detto Price in un briefing del Dipartimento di Stato, definendo la velocità dell'avanzata talebana e la conseguente instabilità fonte "di grande preoccupazione". "Ci impegniamo a sostenere l'Afghanistan e il suo popolo. Quell'impegno rimane", ha aggiunto.