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ITALIA

L’intervento in Parlamento

Afghanistan. Il ministro Guerini: l’Italia continuerà a fare la sua parte

Dichiarazioni che arrivano dopo l’annuncio del ritiro delle truppe americane in Afghanistan e in Iraq.  Sulla missione il ministro Guerini ricorda che la decisioni verranno discusse dal  “Ministeriale Nato” di febbraio

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“L’Italia continuerà a fare la sua parte in Afghanistan”. Lo afferma il ministro per la Difesa Lorenzo Guerini in audizione in Parlamento. L’impegno sottolinea il Ministro  sarà quello di continuare “la missione che ci è stata affidata nel settore Ovest dell'Afghanistan basato a Herat".  

Guerini dunque esprime la posizione del governo dopo l’annunciato del ritiro delle truppe americane in Afghanistan e Iraq. Una decisione che è stata al centro della telefonata di questa  mattina con il Segretario  Generale della Nato Stoltenberg.
 
Ma il vero punto di svolta sarà la Ministeriale della Nato di febbraio. “L'insediamento della nuova amministrazione americana, - sottolinea Guerini- sarà il momento in cui l'Alleanza dovrà valutare la propria situazione in Afghanistan. Dovrà decidere se continuare la missione, come continuare la missione oppure se procedere alla conclusione della missione in Afghanistan con il ritiro complessivo dei contingenti li schierati".
 
Un appuntamento importante durante il quale, spiega Guerini, si valuterà il consolidamento del processo di Doha, gli sviluppi sul terreno e insite il ministro, si prederanno decisioni tutti insieme. "La cessazione delle violenze auspicata nel dialogo di Doha oggetto del confronto tra Stati Uniti e Talebani è ancora lungi dall'essere  raggiunta e ogni decisione dovrà essere valutata sulla base delle condizioni che si sviluppano sul terreno e che si sviluppano in Afghanistan".   E' importante, per il ministro, che "non vi siano arretramenti rispetto ai risultati che in questi anni sono stati raggiunti in termine di accrescimento di diritti civili, di condizione delle donne, di accesso all'istruzione, che sono assolutamente essenziali per immaginare uno sviluppo di quella realtà".

 "Come sapete - ha aggiunto, rivolgendosi ai parlamentari – la posizione italiana ci riassume nel motto 'in togheter, out togheter, ad just togheter', ci siamo arrivati insieme, ce ne andremo insieme, decideremo insieme. Dalla conversazione e di questa mattina con il segretario generale della Nato, dalle conversazioni avute ieri con i partner americani e anche dalle valutazioni del Generale Miller, comandante delle truppe in Afghanistan, ci è stata data assicurazione che gli Stati Uniti ritengono mantenere inalterata la presenza delle strutture abilitanti, soprattutto dal punto di vista dell'aviazione ad ala fissa e ala rotante e di mantenere inalterato il sostegno di strutture e assetti provenienti al di fuori dell'Afghanistan, come ad esempio la base americana in Qatar".   "Ho trasmesso ai miei interlocutori - ha proseguito il ministro della Difesa - che l'Italia intende decidere insieme i passi che devono essere compiuti, con alcuni punti essenziali. Primo dei quali, la sicurezza dei nostri contingenti impegnati".
 
 "Ci accingiamo a prepararci al meglio, in termini di riflessione - ha proseguito Guerini - verso l'appuntamento della Ministeriale Nato di febbraio in cui valuteremo il consolidamento del processo di Doha, valuteremo gli sviluppi sul terreno e insieme prenderemo decisioni. L'importante è che l'Alleanza dia un messaggio coeso, unito, a tutti gli interlocutori, perché credo che solo una capacità di rappresentarci in maniera unita può essere un elemento di pressione per far sì che i colloqui di Doha e gli auspici che a Doha sono stati formulati possano trovare, anche se  in un quadro molto complesso e difficile, la loro possibilità di realizzazione".