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MONDO

Afghanistan, Usa sganciano la "madre di tutte le bombe" su tunnel Isis. Avvertimento a Pyongyang

Rimasti uccisi almeno 82 militanti dello 'Stato islamico'. La Gbu-43/B ha una potenza esplosiva pari a undici tonnellate di Tnt ed è l'ordigno più potente mai utilizzato in combattimento fatta eccezione per le bombe atomiche. L'Isis nega di aver perduto degli uomini nel bombardamento

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E' di almeno 82 morti il bilancio delle vittime della "superbomba" sganciata dalle forze aeree statunitensi su un complesso di tunnel delle milizie jihadiste dello 'Stato Islamico' (Isis) in Afghanistan: lo hanno reso noto fonti governative afgane, escludendo che fra i morti vi siano dei civili.

L'Isis invece nega di aver avuto vittime nell'attacco. Il lancio della bomba "Moab", è stato condannato dalle milizie
talebane del paese asiatico, che lo hanno definito come un atto di "terrorismo". Lo riferisce Site, centro di monitoraggio dei gruppi terroristici nel mondo. "Atti del genere - aggiunge un portavoce talebano - infiammano lo spirito di vendetta". 

Secondo quanto reso noto dalle fonti afgane, invece, la bomba avrebbe quasi completamente distrutto il complesso sotterraneo nella provincia orientale di Nangarhar. La Gbu-43/B ha una potenza esplosiva pari a undici tonnellate di Tnt, ed è l'ordigno più potente mai utilizzato in combattimennto fatta eccezione per le bombe atomiche.

Kabul: raid in sostegno a forze nazionali contro l'Isis
''Il raid aereo'' è stato un atto ''in sostegno dell'impegno delle forze nazionali afghane e delle forze americane che stanno conducendo operazioni nella regione'' contro il sedicente Stato Islamico (Is) si legge in un post diffuso oggi su Twitter dal Palazzo presidenziale di Kabul.

Secondo la presidenza afghana, nel lancio del raid sono state prese precauzioni per evitare vittime civili. Sono ancora in corso le valutazioni utili a stabilire quanti danni sono stati inflitti complessivamente all'Is in termini di uomini persi e di strutture distrutte.

Il rilascio dell'ordigno è avvenuto alle 19 ora locale
Obiettivo un tunnel usato dalla filiale locale di Isis nella provincia di Achin nella regione di Nangarhar. L'ordigno è una 'Gbu-43/B Massime Ordnance Air Blast (Moab, conosciuta come "la madre di tutte le bombe") ed è la prima volta che vien impiegato.


"Sono molto, molto orgoglioso. Veramente un altro lavoro di successo. Siamo molto orgogliosi dei nostri militari. E' stato un altro evento di successo", ha detto Trump rispondendo alle domande sulla super bomba, secondo quanto riferisce il sito The Hill. "Se guardate a quanto è successo nelle ultime otto settimane e lo paragonate con quanto successo negli ultimi otto anni, vedrete che c'è una tremenda differenza", ha aggiunto, con un evidente riferimento ai due mandati di Obama. Interrogato in proposito, il presidente americano ha detto di aver autorizzato l'uso della bomba.

In precedenza il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer aveva confermato, in apertura del briefing quotidiano, che gli Stati Uniti hanno colpito l'Afghanistan sganciando una bomba mirata a colpire "tunnel e grotte usate dai miliziani dell'Isis". Spicer aveva quindi sottolineato che nell'azione "sono state prese tutte le precauzioni per evitare vittime civili e danni collaterali", rimandando poi al Pentagono per ulteriori dettagli

Il Comando centrale americano ha fatto sapere in una nota che l'azione rientra nelle ''misure in corso per sconfiggere l'Is in Afghanistan nel 2017'', sedicesimo anno della guerra condotta da Washington nel Paese. ''Il raid è stato organizzato in modo da ridurre al minimo il rischio per le forze afghane e americane e per massimizzare l'eliminazione dei combattenti dell'Is e le loro strutture'', prosegue il testo, sottolineando che ''sono state prese precauzioni per evitare vittime civili''.
   
La Moab, sviluppata nella Guerra in Iraq del 2003 ma mai utilizzata, è lunga 9,17 metri ed ha un diametro di 1,02 metri. Guidata da un sistema Gps sull'obiettivo, pesa 8,5 tonnellate di esplosivo H-6 ad altissimo potenziale la sua deflagrazione equivale all'esplosione di 11 tonnellate di tritolo. La detonazione avviane poco prima che tocchi il suolo (non è un ordigno penetratore, usato per distruggere bunker in profondità) ed ha un effetto distruttivo totale per qualsiasi cosa si trovi sulla superficie per diverse centinaia di metri di diametro dal punto di impatto. Essendo l'ordigno non nucleare più potente ha prevalentemente un effetto psicologico, teso ad intimorire il nemico. Il suo peso è tale che non può essere sganciato da un normale bombardiere ma sono stati adattati dei C-130 Hercules, ribattezzati MC 130 Combat Talon.

La conferenza stampa di Spicer