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MONDO

Tra le vittime anche bambini

Afghanistan: attacco nel carcere di Jalalabad. Almeno 30 i morti

Gli attentatori hanno fatto esplodere un’autobomba poi sono entrati nel carcere, sparando alle guardie. In fuga molti detenuti

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Sembra destinato a salire il numero delle vittime dell'attacco in una prigione a Jalalabad, nell'est dell'Afghanistan, rivendicata dall'Isis

L’attentato è iniziato ieri alle 18:30 ora locale. Le vittime sarebbero una trentina. 50 i feriti.

Tra le vittime, ci sarebbero 9 terroristi ma "gli altri erano civili, membri delle forze di sicurezza e numerosi detenuti". A dirlo il portavoce del governatore provinciale, Attaullah Khogyanai. Anche tra le 50 persone ferite, la maggior parte erano civili. Khogyanai ha confermato che "l'operazione di pulizia e' ancora in corso, sia nella prigione che in un edificio vicino": Si starebbe lavorando per disinnescare esplosivi lasciati dai terroristi e per verificare se ci siano ancora miliziani nascosti nell'area. 
 
La cronaca
L’attacco è iniziato con un’autobomba all’ingresso del carcere, poi un commando di uomini armati sarebbe entrato sparando contro la polizia. Altri si sarebbero asserragliati nei palazzi vicini.
Il portavoce del governatore di Nangarhar,  Attaullah Khogyanai, inizialmente aveva parlato di quattro jihadisti uccisi. Uno di loro è morto nell'esplosione dell'autobomba e altri negli scontri con le forze di sicurezza. Nel carcere si conterebbero 1.500 persone. Tra i detenuti ci sono molti talebani e membri dell'Isis.
 
Le fasi della battaglia
Le forze di sicurezza – aveva spiegato il portavoce del governatore-  sarebbero impegnate a liberare passo passo la prigione. Decine di famiglie residenti in palazzi vicini erano state messe in salvo, ma non si escludeva che ci fossero ancora altre persone intrappolate ai piani superiori dell'edificio dove si sarebbero nascosti i jihadisti.
L'assalto avrebbe permesso la fuga di molti detenuti, tuttavia, alcuni sarebbero stati rintracciati e portati, in una prigione temporanea. Così  il portavoce Khogyanai, che però non ha voluto dire quanti prigionieri rimangono nel carcere.

Attacco dopo l'uccisione  il capo dell'intelligence dell'Isis
L’attacco dell’Isis arriva il giorno dopo che i servizi segreti afghani hanno reso noto di aver ucciso Ziaurahman, noto come Assadullah Orakzai, il capo dell'intelligence dell'Isis, in un'operazione delle forze speciali avvenuta sabato a Jalalabad. Assadullah Orakzai, che è di origine pakistana, era ritenuto la 'mente' dietro numerosi attentati contro civili in Afghanistan.

Domenica era il terzo giorno di cessate il fuoco
Domenica era il terzo e ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato dai talebani e dal governo di Kabul in occasione della festa musulmana di Aid al Adha, la "festa del sacrificio"; una tregua, la terza in 19 anni, durante la quale non ci sono stati incidenti e che dovrebbe spianare la strada all'atteso dialogo inter afghano per la pace.