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MONDO

Si teme un crescendo di violenze

Afghanistan, attacco talebano contro sminatori: almeno 10 morti

L'attacco è avvenuto nella provincia afgana di Baghlan, all'indomani del simbolico ammainabandiera che mette fine alla ventennale missione Nato nel Paese

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Forze di sicurezza afghane (archivio)
Sono almeno dieci le persone che hanno perso la vita e 16 quelle rimaste ferite a causa dell'attacco condotto dai talebani contro alcuni sminatori nel distretto di Baghlan-e-Marzaki, nella provincia di Baghlan in Afghanistan. Lo ha reso noto il ministero degli Interni di Kabul. 

"I talebani sono entrati nel complesso di un organismo responsabile delle operazioni di sminamento e hanno iniziato a sparare a tutti", ha detto ai giornalisti il portavoce ministeriale Tareq Arian.

Le vittime lavoravano per la compagnia "Halo Trust", un'organizzazione non governativa britannico-statunitense specializzata nello sminamento e nella rimozione di ordigni inesplosi.

Il portavoce del governatore della provincia di Baghlan, Jawed Basharat, ha detto all'Afp che l'attacco dei talebani è avvenuto questa notte in un'area controllata dalle forze governative. Gli aggressori avevano il volto coperto da maschere, ha detto. 

L'Afghanistan è uno dei paesi più minati al mondo, conseguenza di decenni di guerra. Negli ultimi mesi la provincia di Baghlan è stata teatro di violenti scontri, a volte quotidiani in alcuni distretti, tra le forze governative e i talebani. La violenza è aumentata dal 1 maggio, quando le forze statunitensi hanno iniziato la fase finale del loro ritiro che sarà completato entro l'11 settembre. 

L'organizzazione non governativa Halo Trust conta 2.600 impiegati in Afghanistan, come si legge sul sito Internet della ditta. Il programma di sminamento del Paese è completamente guidato da afghani. Secondo l'ong Inso, nel 2020 sono stati 180 gli attacchi ai danni delle organizzazioni non governative in Afghanistan. Quattordici gli impiegati uccisi, 27 feriti e 42 rapiti.