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MONDO

Afghanistan, fonti Difesa: entro un anno il ritiro del contingente italiano

Tutto questo a fronte di un maggior impegno in Africa, dove sono concentrati gli interessi nazionali, specie con riferimento al controllo dei flussi migratori. in questo contesto va inquadrata la missione in Niger, la riconfigurazione di quelle in Libia e il previsto invio di un contingente in Tunisia nell'ambito di una operazione della Nato

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 "Il ministro Trenta ha dato disposizioni al Coi di valutare l'avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan". È quanto riferiscono fonti della Difesa, aggiungendo che "l'orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi". 

Per la missione Nato in Afghanistan, il parlamento ha autorizzato, per i primi 9 mesi del 2019, un impiego massimo di 900 militari, 148 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei, in gran parte dislocati ad Herat presso il TAAC-W vale a dire il contingente multinazionale, a guida italiana, che si occupa dell'addestramento, dell'assistenza e della consulenza delle forze di sicurezza locali.

L'area di responsabilità italiana in cui opera il TAAC-W v- attualmente su base brigata aeromobile 'Friuli' e comandato dal generale salvatore annigliato - è un'ampia regione dell'Afghanistan occidentale, grande quanto il nord Italia che comprende le quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah.

Da tempo si parla di una contrazione del contingente in Afghanistan e di un dimezzamento di quello in Iraq, con l'annunciata chiusura nel primo trimestre di quest'anno della task force Praesidium, vale a dire i 470 militari a protezione della diga di Mosul.

Tutto questo a fronte di un maggior impegno in Africa, dove sono concentrati gli interessi nazionali, specie con riferimento al controllo dei flussi migratori. in questo contesto va inquadrata la missione in Niger, la riconfigurazione di quelle in Libia e il previsto invio di un contingente in Tunisia nell'ambito di una operazione della Nato. 

Ritiro italiano collegato ad annuncio Usa
L'annuncio dell'amministrazione Trump, a fine dicembre, di voler dimezzare la presenza di truppe americane in Afghanistan, da circa 14mila a 7mila, ha avuto ripercussioni - secondo quanto si è appreso - sui piani italiani di riconfigurazione del contingente ad Herat. Una riduzione era già prevista, ma finora non si era mai parlato di una completa chiusura della storica missione in Afghanistan, dove i militari italiani sono presenti dal 2003.