Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Afghanistan-generale-Usa-Raid-su-Kunduz-richiesto-da-forze-Kabu-l-e65d7cd7-6569-46c3-8d5b-31ba28306522.html | rainews/live/ | true
MONDO

Lo ha affermato il generale Usa, John Campbell

Afghanistan, generale Usa: "Raid su Kunduz richiesto da forze Kabul"

"Ci è stato chiesto un bombardamento per eliminare una minaccia talebana", ha aggiunto l'ufficiale, esprimendo "sentite condoglianze" per le vittime civili causate dal raid. Campbell ha assicurato che l'inchiesta sarà trasparente e che ci saranno anche una indagine della Nato e un'altra di Kabul  

Condividi
Ospedale bombardato (Twitter@MSF_Italia)
Afghanistan
"Le forze afghane hanno chiesto supporto aereo avvertendo di essere sotto il fuoco nemico": lo ha affermato il generale Usa, John Campbell, comandante della
forze americane in Afghanistan, per spiegare i raid aerei americani su Kunduz in cui è stato colpito anche l'ospedale di Medici senza frontiere, causando 22 vittime.

"Ci è stato chiesto un bombardamento per eliminare una minaccia talebana", ha aggiunto l'ufficiale, esprimendo "sentite condoglianze" per le vittime civili causate
dal raid. Campbell ha assicurato che l'inchiesta sarà trasparente e che ci saranno anche una indagine della Nato e un'altra di Kabul.

Medici Senza Frontiere "disgustata" da giustificazioni Kabul
Intanto Medici Senza Frontiere si è detta "disgustata" dalle giustificazioni addotte
dal governo afgano per il bombardamento dell'ospedale di Kunduz, e ha denunciato un "crimine dei guerra". L'ong ha evacuato la struttura, che si trova nel Nord dell'Afghanistan, perché dopo il bombardamento di sabato, non è più atta a funzionare.

Con un comunicato diffuso ieri sera, il direttore generale di Msf, Christopher Stokes, ha attaccato duramente i responsabili afgani secondo i quali l'attacco è stato sferrato perché all'interno dell'ospedale si trovavano dei combattenti talebani, ipotesi smentita dall'Ong: "Queste dichiarazioni implicano che le forze afgane e americane hanno deciso insieme di radere al suolo un ospedale completamente operativo (...). Questo equivale a riconoscere che si tratta di un crimine di guerra", ha dichiarato Stokes. Oltretutto "ciò contraddice totalmente i primi tentativi del governo americano di minimizzare le conseguenze degli attacchi come 'danni collaterali'".

La chiusura del centro di Kunduz ha conseguenze pesantissime per la popolazione civile, intrappolata nel mezzo degli scontri tra l'esercito afgano e i ribelli talebani per il controllo di questa città.