MONDO
Scontro tra i gruppi dei militanti
Afghanistan, è faida tra i leader talebani: ucciso Mansour. Attaccata una moschea
Il successore del Mullah Omar sarebbe morto a causa delle ferite riportate in un conflitto a fuoco con altri talebani. Altre fonti però smentiscono. Intanto nella provincia di Maindan Wardak quasi venti persone sono morte in un attacco armato
Il clima è sempre più teso in Afghanistan dove questa mattina almeno 17 persone sono state uccise in una moschea nella provincia di Maindan Wardak, nella parte centro orientale del Paese. Tutte le vittime sono civili e ci sono diversi feriti. Da una prima ricostruzione sembra che sia stato un attacco armato, ma non si esclude lo scoppio di una bomba. La notizia, diffusa da fonti ufficiali, segue quella della morte del leader dei talebani, Mullah Akhtar Mansour.
Mentre fonti afghane dichiarano che il leader talebani sarebbe deceduto per le ferite dopo esser stato colpito lo scorso mercoledì durante uno scontro con i capi dei gruppi militanti, una fazione ribelle dei talebani afghani ha smentito le notizie dell'uccisione e del ferimento di Mansour. Il portavoce Qari Hamza del gruppo Fidai Mahaz ha detto che si tratta di "Voci senza alcun fondamento".
Due giorni fa una fonte governativa di Kabul aveva detto che il neo leader talebano era stato gravemente ferito in un litigio durante una riunione nei pressi di Quetta, in Pakistan e che si trovata in un ospedale. Ma la notizia era già stata seccamente smentita sui website ufficiali dei talebani.
Dalla morte del precedente leader, il Mullah Mohammad Omar, i talebani si erano divisi in due fazioni. Akhtar Mansour era ufficialmente succeduto ad Omar, di cui era stato il 'vice'. La sua rapida nomina, però, era stata contestata da alcune fazioni dei ribelli, dalla famiglia del Mullah Omar e da vari capi militari.
L'organizzazione islamica armata Fidai Mahaz (il fronte del sacrificio) è uno dei gruppi che non riconosce l'autorità del Mullah Mansour. Il suo leader e fondatore, il Mullah Najibullah, si oppone al processo di pace con il governo di Kabul e ritiene che Omar non sia morto per cause naturali ma ucciso dal suo braccio destro e successore.
Estromessi dal potere a fine 2001 da un intervento militare portato avanti dagli Stati Uniti, i fondamentalisti talebani portano avanti una tenace rivolta contro il governo afgano e i suoi alleati dalla Nato.
Mentre fonti afghane dichiarano che il leader talebani sarebbe deceduto per le ferite dopo esser stato colpito lo scorso mercoledì durante uno scontro con i capi dei gruppi militanti, una fazione ribelle dei talebani afghani ha smentito le notizie dell'uccisione e del ferimento di Mansour. Il portavoce Qari Hamza del gruppo Fidai Mahaz ha detto che si tratta di "Voci senza alcun fondamento".
Due giorni fa una fonte governativa di Kabul aveva detto che il neo leader talebano era stato gravemente ferito in un litigio durante una riunione nei pressi di Quetta, in Pakistan e che si trovata in un ospedale. Ma la notizia era già stata seccamente smentita sui website ufficiali dei talebani.
Dalla morte del precedente leader, il Mullah Mohammad Omar, i talebani si erano divisi in due fazioni. Akhtar Mansour era ufficialmente succeduto ad Omar, di cui era stato il 'vice'. La sua rapida nomina, però, era stata contestata da alcune fazioni dei ribelli, dalla famiglia del Mullah Omar e da vari capi militari.
L'organizzazione islamica armata Fidai Mahaz (il fronte del sacrificio) è uno dei gruppi che non riconosce l'autorità del Mullah Mansour. Il suo leader e fondatore, il Mullah Najibullah, si oppone al processo di pace con il governo di Kabul e ritiene che Omar non sia morto per cause naturali ma ucciso dal suo braccio destro e successore.
Estromessi dal potere a fine 2001 da un intervento militare portato avanti dagli Stati Uniti, i fondamentalisti talebani portano avanti una tenace rivolta contro il governo afgano e i suoi alleati dalla Nato.