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MONDO

Afghanistan

Kabul si arrende ai talebani: "Proclameremo Emirato islamico". In migliaia in fuga

Preso il palazzo presidenziale. Il presidente Ghani è fuggito "per evitare un bagno di sangue". Consiglio di sicurezza dell'Onu: "Istituire governo inclusivo, stop violenza". Usa, sospesi tutti i voli all'aeroporto di Kabul. Atterrato volo con italiani a Fiumicino
 

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I talebani nel palazzo presidenziale di Kabul, "consegnato" ufficialmente ieri ai ribelli dopo la fuga del presidente Ashraf Ghani.  Secondo la stampa indiana l'ex presidente si troverebbe in Oman, diretto verso gli Stati Uniti, dopo che gli è stato negato l'atterraggio in Tagikistan. Ma non esiste alcuna notizia ufficiale su dove si trovi. 

​Mentre il portavoce dell'ambasciata russa a Kabul, Nikita Ishenko ha dichiarato all'agenzia Sputnik  che "il collasso del regime è caratterizzato nel modo più eloquente dal modo in cui Ghani è scappato dall'Afghanistan. Quattro automobili erano piene di contante, avevano tentato di metterne parte in un elicottero ma non ci entrava tutto. E parte del denaro è stata lasciata sulla pista d'atterraggio".

Un responsabile della sicurezza dei talebani ha detto che "non c'è stato alcuno spargimento di sangue durante il passaggio di consegne" e che "una consegna pacifica delle strutture del governo è in corso in tutto il Paese". Il portavoce e negoziatore talebano Suhail Shaheen ha detto all'Ap che il gruppo militante sta tenendo colloqui volti a formare un "governo islamico aperto e inclusivo" in Afghanistan.



Baradar, "serenità a tutta la nazione"
I talebani sono pronti a proclamare l'Emirato islamico che 20 anni fa era stato abbattuto dall'intervento occidentale. In un nuovo video, il mullah Baradar Akhund promette "serenità" alla nazione e di occuparsi dei bisogni della gente. "Questa è l'ora della prova. Noi forniremo i servizi alla nostra nazione, daremo serenità alla nazione intera e faremo del nostro meglio per migliorare la vita delle persone", dice nel video, citato dalla Bbc, seduto nel palazzo presidenziale circondato da miliziani armati. "Il modo in cui siamo arrivati era inatteso e abbiamo raggiunto questa posizione che non ci aspettavamo", dice ancora Akhund.

Ressa e spari all'aeroporto di Kabul
Le forze statunitensi hanno sparato in aria all'aeroporto di Kabul, dove migliaia di afghani hanno invaso le piste nel tentativo di fuggire dal loro Paese. Lo ha riferito un testimone alla Afp. "Ho molta paura. Sparano colpi in aria. Ho visto una ragazza che veniva schiacciata e uccisa", ha detto il testimone all'agenzia. Un funzionario, citato dalla Bbc, ha detto: "La folla era fuori controllo. Gli spari avevano la sola funzione di calmare il caos". Gli spari si sentono in diversi video che ritraggono la folla in preda al panico che affolla le piste dell'aeroporto di Kabul.

Le truppe statunitensi hanno preso il controllo dell'aeroporto, dove, secondo le notizie diffuse, viene data priorità all'evacuazione del personale diplomatico su aerei militari, dopo il fermo dei voli commerciali. Washington ha reso noto di aver portato in salvo il personale della sua ambasciata. Poi le truppe hanno sospeso temporaneamente le evacuazioni dalla capitale per sgomberare le piste dell'aeroporto Hamid Karzai. Lo ha riferito un alto ufficiale della Difesa Usa. I militari statunitensi che stanno gestendo l'evacuazione del personale diplomatico americano all'aeroporto di Kabul hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco due uomini armati che si erano avvicinati loro, riferisce un funzionario Usa al New York Times.

Usa, sospesi tutti i voli all'aeroporto di Kabul
Tutti i voli civili e militari sono stati sospesi all'aeroporto di Kabul: lo rende noto il Pentagono.

Il comandante del Comando centrale degli Stati Uniti, generale Frank McKenzie, ha incontrato di persona rappresentanti dei talebani, per ottenere la non interferenza dei combattenti estremisti islamici nell'evacuazione Usa all'aeroporto di Kabul, ha fatto sapere una fonte della Difesa statunitense.

E' di almeno sette persone uccise il  bilancio della situazione di caos che si creata all'aeroporto, come mostrano i  drammatici video circolati, Alcune delle persone rimaste uccise sono cadute dall'aereo militare americano preso d'assalto  mentre si preparava al decollo.

"Abbiamo ricevuto persone ferite da proiettili dopo gli scontri in aeroporto di ieri. Ci sono stati conflitti a fuoco perché molti cercavano di salire sugli aerei senza visti né passaporti. Anche noi abbiamo avuto notizia di vittime". Lo dice Alberto Zanin, coordinatore medico del Centro per vittime di guerra di Emergency a Kabul.

Caos in aeroporto, aerei tedeschi non riescono ad atterrare
La missione di evacuazione dell'esercito tedesco è rinviata perché nell'aeroporto afghano di Kabul i due aerei A400M non riescono ad atterrare per il caos nello scalo. Il Pentagono ha annunciato l'invio di altri mille uomini a Kabul per rafforzare la presenza dei militari americani all'aeroporto. Il portavoce ha dichiarato di aspettarsi che un totale di 6 mila soldati allo scalo della capitale. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, "non ha presentato le sue dimissioni né intende farlo" ha dichiarato inoltre il portavoce del Pentagono, John Kirby.

Capo forze Usa a Kabul ha incontrato talebani a Doha
Il capo delle forze americane a Kabul ha incontrato i dirigenti dei talebani a Doha: lo ha reso noto il Pentagono.
 


Atterrato volo con italiani a Roma 
Sono circa 70 le persone a bordo del Kc767 dell'Aeronautica Militare partito ieri sera da Kabul e atterrato a Fiumicino intorno alle 14:30. Si tratta del primo volo di evacuazione nell'ambito del ponte aereo messo a punto dalla Difesa dopo la rapida avanzata dei Talebani in Afghanistan. A bordo personale diplomatico e una ventina di ex collaboratori afghani del contingente italiano, come aveva annunciato il ministro Guerini. Nei prossimi giorni altri voli riporteranno in Italia i connazionali rimasti nel Paese e gli altri afghani da accogliere. All'aeroporto di Kabul un team della Difesa si sta occupando degli imbarchi.

Draghi: "Al lavoro con Ue, tutelare i diritti umani"
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ringrazia le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan. Lo rende noto palazzo Chigi.    "L'impegno dell'Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione - dice Draghi - Il Presidente è in continuo contatto con il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L'Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani, e in particolare quelli delle donne".

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a quanto si apprende, ha sentito telefonicamente il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg per fare il punto sugli sviluppi di quanto sta accadendo in queste ore in Afghanistan.

Merkel: "Sull'Afghanistan abbiamo sbagliato tutti"
"Una valutazione sbagliata. Non una valutazione sbagliata tedesca, ma una valutazione sbagliata comune". Lo ha detta Angela Merkel a Berlino, ammettendo a sua volta che sia stato un errore ritenere che le forze afghane potessero opporre resistenza ai talebani. "Non siamo riusciti a raggiungere quello che ci eravamo preposti", ha anche detto Merkel, sottolineando che questo sia  "molto amaro" dopo una missione durata per ben 20 anni.

"Ho parlato al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron, insieme stiamo cercando di realizzare uno stretto coordinamento all'interno dell'Ue" per decidere come reagire all'escalation della crisi in Afghanistan ha poi aggiunto e ha ricordato che "mercoledì si terrà un vertice dei ministri degli Esteri e dell'Interno dell'Unione europea". 

Macron: "Russia, Usa e Ue hanno stessi interessi"
"L'Afghanistan non deve diventare di nuovo il santuario del terrorismo che è stato". Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron,  nel suo discorso alla nazione, affermando che l'azione della Francia "mirerà in primo luogo a continuare a combattere attivamente contro il terrorismo islamista in tutte le sue forme". Poi il presidente francese ha dichiarato di voler portare avanti un'iniziativa europea volta ad "anticipare" e "proteggere da significativi flussi migratori irregolari" che "alimentano traffici di ogni tipo".  "Proporremo quindi, in linea con la Germania e altri paesi europei, un'iniziativa per costruire senza aspettare una risposta solida, coordinata e unita", ha proseguito, chiedendo "solidarietà nello sforzo, l'armonizzazione dei criteri di protezione e l'instaurazione di una cooperazione coni paesi di transito".

La Russia, gli Stati Uniti e l'Europa devono cooperare per affrontare la situazione in Afghanistan perché, "i nostri interessi sono gli stessi" ha detto Macron. Il presidente francese ha tenuto stamani un consiglio di Difesa in videoconferenza dal forte di Brégançon, residenza estiva dei capi di Stato francesi, con i ministri degli Esteri, Jean-Yves Le Drian,e della Difesa, Florence Parly, tra gli altri, mentre è in corso l'operazione di evacuazione dei connazionali dall'Afghanistan.  Due aerei dell'Aeronautica militare, un C130 e un A400M, sono intanto decollati ieri sera e stamani dalla Francia verso la base aerea francese di Al Dhafra, negli Emirati arabi uniti,nell'ambito della missione Apagan per l'evacuazione di cittadini francesi e di afghani che hanno collaborato con Parigi.

Gran Bretagna, Johnson chiede un G7 sull'Afghanistan
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha chiesto un incontro virtuale dei leader del G7"nei prossimi giorni" per discutere della situazione in Afghanistan, dove i talebani hanno riconquistato il potere. Downing Street ha affermato che Johnson "ha espresso la sua intenzione di ospitare un incontro virtuale nei prossimi giorni"durante una telefonata al presidente francese Emmanuel Macron,nella quale ha sottolineato la necessità di un "approccio unitario" sulla situazione. Londra detiene la presidenza di turno del G7.

Consiglio sicurezza Onu: "Istituire governo inclusivo, stop violenza"
"I prossimi giorni saranno fondamentali. Il mondo sta guardando, non possiamo e non dobbiamo abbandonare il popolo afghano". Lo ha detto il segretario generale Onu, Antonio Guterres, nella riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza oggi, alle 16 ora italiana (le 10 a New York). "Chiedo - ha continuato - la fine immediata della violenza, il rispetto dei diritti di tutti gli afghani e il rispetto da parte dell'Afghanistan di tutti gli accordi internazionali di cui è parte. In questo momento grave esorto tutte le parti, in particolare i talebani,a esercitare la massima moderazione per proteggere le vite umane". E ha aggiunto: "Le Nazioni Unite sono impegnate a sostenere gli afgani, continuiamo adavere personale e uffici nelle aree che sono finite sotto il controllo dei talebani".

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiede dunque l'immediato arresto delle ostilità in Afghanistan e l'istituzione di un nuovo governo "unito, inclusivo e rappresentativo, inclusa la piena, eguale e significativa partecipazione delle donne". Nella sua prima dichiarazione dopo l'ingresso dei talebani a Kabul, ha dichiarato che "la continuità istituzionale e l'adesione agli obblighi internazionali dell'Afghanistan, così come la sicurezza e l'incolumità di tutti i cittadini afgani e internazionali, devono essere garantite". I membri del Consiglio "hanno chiesto la fine immediata della violenza in Afghanistan" e il "ripristino della sicurezza, dell'ordine civile e costituzionale", nonché colloqui urgenti per risolvere l'attuale crisi di autorità e trovare una soluzione "attraverso un processo guidato dall'Afghanistan e di proprietà dell'Afghanistan.

Il consiglio _ senza escludere i talebani _ ha invitato tutte le parti ad aderire alle norme e agli standard internazionali sui diritti umani e a "porre fine a tutti gli abusi e le violazioni". Ha inoltre chiesto l'accesso immediato per le Nazioniunite e altro personale umanitario a fornire aiuto a milioni di persone bisognose, "anche attraverso le linee di conflitto". La dichiarazione, redatta da Estonia e Norvegia, è stata approvata dai 15 membri in una riunione d'emergenza sull'Afghanistan.

Domani riunione straordinaria ministri Ue
Riunione straordinaria domani in videoconferenza dei ministri degli Esteri Ue sull'Afghanistan. Lo annuncia su Twitter l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell. "In seguito agli ultimi sviluppi in Afghanistan - scrive - e dopo intensi contatti con i partner negli ultimi giorni e ore, ho deciso di convocare una riunione straordinaria in videoconferenza dei ministri degli Esteri Ue domani pomeriggio per una prima valutazione".

Ghani: ho lasciato Kabul per evitare massacro
Il presidente afghano, Ashraf Ghani, ha spiegato su Facebook di aver abbandonato il Paese per evitare ai cittadini di Kabul un bagno di sangue. "Oggi, mi sono imbattuto in una scelta difficile: dover affrontare i talebani armati che volevano entrare nel palazzo o lasciare il caro paese alla cui protezione ho dedicato la mia vita a proteggere negli ultimi vent'anni", ha scritto Ghani. 

Ghani ha inoltre affermato che, se avesse affrontato i talebani, "ci sarebbero stati innumerevoli connazionali uccisi", "la città avrebbe dovuto affrontare la distruzione" e il risultato sarebbe stato "un grande disastro umano". "I talebani ce l'hanno fatta a rimuovermi, per evitare il bagno di sangue, ho pensato che fosse meglio partire", scrive ancora Ghani, "i talebani hanno vinto il giudizio di spada e pistole e ora sono responsabili della tutela dell'onore, della ricchezza e dell'autostima dei connazionali. Ma hanno guadagnato la legittimità nei cuori? Mai nella storia il solo potere ha dato legittimità a nessuno e mai glielo darà". Ghani ha quindi auspicato che i talebani superino la "nuova prova storica" proteggendo "il nome e l'onore dell'Afghanistan". E'" necessario che i talebani garantiscano tutte le persone, le nazioni, i diversi settori, le sorelle e le donne dell'Afghanistan per conquistare la legittimità e il cuore del popolo", conclude Ghani, promettendo di "continuare a servire sempre la nazione".

Cina pronta a rapporti amichevoli con talebani
La Cina è disposta a sviluppare "relazioni amichevoli" con i talebani dopo la loro presa del controllo dell'Afghanistan. "La Cina rispetta il diritto del popolo afghano di determinare in modo indipendente il proprio destino e futuro, ed è disposta a continuare a sviluppare relazioni amichevoli e di cooperazione", ha replicato la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, a una delle domande fatte in conferenza stampa sulla situazione in Afghanistan. Pechino, inoltre, "è disposta a svolgere un ruolo costruttivo nella pace e nella ricostruzione dell'Afghanistan", ha aggiunto Hua.

Mosca, domani ambasciatore incontra i talebani
I talebani hanno già messo insicurezza il perimetro esterno dell'ambasciata russa a Kabul. Lo ha detto l'inviato presidenziale russo per l'Afghanistan Zamir Kabulov. "Hanno già messo sotto protezione il perimetro esterno dell'ambasciata russa a Kabul", ha dichiarato, citato dalla Tass. "Il nostro ambasciatore è in contatto con i rappresentanti della leadership talebana. Domani, come mi ha detto proprio dieci minuti fa, incontrerà il coordinatore della leadership talebana per garantire la sicurezza, compresa la nostra ambasciata", ha sottolineato.

I Talebani hanno promesso alla Russia che costruiranno un Afghanistan "civilizzato", "libero dal terrorismo e dal traffico di droga". Lo sostiene l'ambasciatore russo a Kabul Dmitry Zhirnov, citato da Interfax. La leadership russa prenderà poi "una decisione sul riconoscimento del regime del movimento talebano a seconda di quanto responsabilmente governerà il paese". Lo ha detto alla stazione radio Ekho Moskvy il rappresentante speciale del presidente russo per l'Afghanistan Zamir Kabulov.

Hamas si congratula con i Talebani
Hamas si è congratulato oggi con i talebani "per la sconfitta dell'occupazione americana su tutte le terre afghane"  dopo una "lunga battaglia durata 20 anni". Il comunicato diffuso dal  movimento islamico palestinese sottolinea che la vittoria talebana  "prova come la resistenza dei popoli, alla cui avanguardia vi è il  nostro popolo palestinese, raggiungerà la vittoria".   Il Jerusalem post ricorda che Hamas ha recentemente diffuso foto di un incontro fra il suo leader, Ismail Haniyeh, e una delegazione  talebana. L'incontro è avvenuto a Doha, dove Haniyeh risiede da due  anni.  Intanto Ahmed Majdalani, membro del comitato esecutivo dell'Olp, ha  criticato quanti salutano la 'vittoria' dei talebani, "una forza  oscura e brutale che ha prodotto l'Isis e al Qaeda e ogni forma di  estremismo e terrorismo". Arabi e musulmani, ha aggiunto, saranno i  primi a pagare il prezzo di questo estremismo e terrorismo.