MONDO
Il caso
Afghano di 23 anni espulso da Germania si impicca. Ministro Seehofer: Dispiaciuto ma non mi dimetto
Il provvedimento aveva scatenato l'entusiasmo del ministro dell'Interno, che sull'immigrazione tiene una linea dura: "Tra tutte le cose, nel giorno del mio 69° compleanno, e non l'ho ordinato io, 69 persone sono state rimandate indietro in Afghanistan", aveva detto il ministro, frase già poco felice e che adesso gli torna indietro come un boomerang, tanto che alcuni parlamentari hanno chiesto le sue dimissioni.

Horst Seehofer ha scaricato sulle autorità di Amburgo la responsabilita' di aver espulso un afghano di 23 anni, che poi si e' impiccato a Kabul. Il profugo era stato recentemente espulso dalla Germania insieme con altri 68 connazionali.
Regalo di compleanno
Il provvedimento aveva scatenato l'entusiasmo del ministro dell'Interno, che sull'immigrazione tiene una linea dura: "Tra tutte le cose, nel giorno del mio 69° compleanno, e non l'ho ordinato io, 69 persone sono state rimandate indietro in Afghanistan", aveva detto il ministro, frase già poco felice e che adesso gli torna indietro come un boomerang, tanto che alcuni parlamentari hanno chiesto le sue dimissioni.
Seehofer: "Dispiaciuto ma non mi dimetto"
Seehofer, pur dicendosi "dispiaciuto" dell'accaduto ha escluso di volerle dare, parlando con i cronisti a margine dell'incontro avuto con il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini.
51 espulsi su 69 venivano dalla Baviera
Il giovane afghano - di cui non e' stata rivelata l'identita' - era arrivato a in patria il 4 luglio, Secondo l'agenzia Dpa, le autorita' afghane si sono lamentate del fatto che Berlino ha deportato un cosi' grande gruppo di loro concittadini, in quanto gli accordi prevedono un massimo di 50 persone rimpatriate per volo. Dei 69 deportati, 51 venivano dalla Baviera, terra d'origine di Seehofer.
Regalo di compleanno
Il provvedimento aveva scatenato l'entusiasmo del ministro dell'Interno, che sull'immigrazione tiene una linea dura: "Tra tutte le cose, nel giorno del mio 69° compleanno, e non l'ho ordinato io, 69 persone sono state rimandate indietro in Afghanistan", aveva detto il ministro, frase già poco felice e che adesso gli torna indietro come un boomerang, tanto che alcuni parlamentari hanno chiesto le sue dimissioni.
Seehofer: "Dispiaciuto ma non mi dimetto"
Seehofer, pur dicendosi "dispiaciuto" dell'accaduto ha escluso di volerle dare, parlando con i cronisti a margine dell'incontro avuto con il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini.
51 espulsi su 69 venivano dalla Baviera
Il giovane afghano - di cui non e' stata rivelata l'identita' - era arrivato a in patria il 4 luglio, Secondo l'agenzia Dpa, le autorita' afghane si sono lamentate del fatto che Berlino ha deportato un cosi' grande gruppo di loro concittadini, in quanto gli accordi prevedono un massimo di 50 persone rimpatriate per volo. Dei 69 deportati, 51 venivano dalla Baviera, terra d'origine di Seehofer.