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ITALIA

Connessioni lente e scarsa alfabetizzazione informatica

Agenda digitale Ue. Italia ancora in coda

Il rapporto annuale della Commissione europea valuta la diffusione di Internet nei paesi dell'Unione. Buoni risultati nei paesi nordici ma l'Italia è ancora agli ultimi posti 

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Bruxelles
La banda larga raggiunge il 99% della popolazione dell’Unione europea ma gli italiani si confermano agli ultimi posti nell'utilizzo di internet. Il 37% degli italiani non ha mai utilizzato internet. Un dato peggiore si trova solo in Romania, Bulgaria e Grecia.

E' quanto emerge dal rapporto della Commissione europea sull'Agenda Digitale. Il vice presidente dell'esecutivo di Bruxelles, Neelie Kroes, ha dichiarato che ''oggi la maggior parte degli europei è entrata nell'era digitale e intende approfittarne pienamente. Abbiamo risolto il problema dell'accesso a Internet, ma il divario digitale non si e' colmato. Senza l'impegno di tutti a fare di più, rischiano di emergere in Europa sacche di analfabetismo digitale''.

L'Italia
L’Italia è tra i paesi più arretrati per quanto riguarda la diffusione delle reti ad alta velocità che, ad oggi, raggiungono appena il 21% della popolazione. Il dato rappresenta un miglioramento rispetto al 14% del 2012 ma è ancora molto lontano dalla media europea del 62%.

Nel nostro Paese appena il 56% delle persone usa internet almeno una volta alla settimana, ben al disotto della media Ue del 47%. Solo il 54% degli italiani si collega alla rete ogni giorno contro il 62% del resto d'Europa. Il 34% non ha invece mai usato il web rispetto al 20% della media registrata nell'Unione.

Secondo i dati diffusi dall'esecutivo europeo il 60% degli italiani non ha competenze digitali rispetto al 47% della media Ue. Appena il 21% usa servizi di e-Government e solo il 5% delle piccole e medie imprese è approdato in rete e vende online rispetto al 14% delle piccole aziende europee. Solo il 16% delle grandi aziende italiane è attiva sul web (35% media Ue) e si fermano al 20% gli italiani che, nel 2013, hanno acquistato beni o servizi online, contro la media Ue del 47%.
 
I paesi 'migliori'
Tra i paesi che invece spiccano per ‘alfabetizzazione informatica’ ci sono l’Islanda e i paesi scandinavi dove appena il 5% della popolazione non ha mai utilizzato internet, mentre in paesi come Gran Bretagna e Germania la percentuale sale all'11-12%.
 
La situazione in europa: buone notizie
Il numero di persone che usano Internet almeno una volta alla settimana è aumentato dal 60% al 72% dal 2010. I Paesi con l’aumento maggiore sono Grecia, Romania, Irlanda, Repubblica Ceca e Croazia .

L’utilizzo da parte delle persone con bassi livelli di istruzione e degli anziani, è passato dal 41% del 2010 al 57 %. L’obiettivo è quello di raggiungere il 60% entro il 2015.

Sono diminuiti di un terzo in quattro anni coloro che non hanno mai usato Internet. Ora sono solo il 20% dei cittadini dell’Unione.

Il 47% dei cittadini dell'Ue fanno shopping on-line.

Tecnologie a banda larga mobili come il 4G sono passate dal 26% del 2013 al  59% del 2014. La connessione veloce a banda larga è già disponibile nel 90% delle case in Belgio, Danimarca, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito .
 
I problemi:
Solo il 14% delle imprese con meno di dipendenti 250 vendono online. In tutta l'UE, nessun paese si avvicina all'obiettivo del 33% entro il 2015 .

Solo il 18% delle famiglie che vivono in zone rurali hanno accesso alla banda larga ad alta velocità.

I servizi di eGovernment nel 2013 sono stati usati solo dal 42% della popolazione Ue. L’obiettivo fissato è quello del 50% entro il 2015 .