SCIENZA
Italia in prima linea nel progetto
L'Europa testa il suo mini-shuttle: tutto pronto in Guyana Francese
Mercoledì alle 14 ora italiana il primo tentativo di rientro atmosferico controllato per l'Agenzia Spaziale Europea. La navicella utilizzata sarà senza equipaggio ed è chiamata IXV: arriverà a 412 chilometri di altezza e poi scenderà, ammarando nell'Oceano Pacifico

In Guyana Francese è tutto pronto per la missione inaugurale di IXV, la navicella che potrebbe diventare lo shuttle europeo. Mercoledì 11 febbraio l’Intermediate eXperimental Vehicle sarà lanciato con un razzo Vega ed effettuerà il primo rientro atmosferico controllato dell’Esa.
Nello spazio e ritorno
Il lancio avverrà dalla base di Kourou alle 14 ora italiana. IXV è grande più o meno come un’automobile e pesa circa 2 tonnellate. Si staccherà dal razzo a 320 chilometri di altezza, raggiungerà una quota di 412 chilometri e poi inizierà la fase di rientro. La navicella arriverà a una velocità massima di 7,5 chilometri al secondo. A 30 chilometri di quota aprirà i paracadute. La missione dovrebbe durare circa un'ora e 40 minuti e si concluderà con un ammaraggio nell'oceano Pacifico.
Primo passo
Lo scopo è effettuare un rientro atmosferico controllato da un'orbita terrestre bassa. I dati raccolti da IXV saranno fondamentali per la progettazione e la realizzazione dei futuri sistemi di rientro, destinati allo svolgimento di diverse attività nello spazio "vicino", come ad esempio il recupero di detriti oppure il trasporto di rifornimenti e astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Italia in prima linea
Il progetto è stato portato a termine grazie al contributo di vari Paesi europei. L’Italia è la capofila, con la società Thales Alenia Space che si è occupata della costruzione della navicella. Il razzo Vega e la navicella IXV sarebbero dovuti partire per il loro giro nello spazio nel novembre scorso, ma l'Esa ha deciso di rimandare l'esperimento di qualche mese per alcune preoccupazioni sulla sicurezza della traiettoria.
Nello spazio e ritorno
Il lancio avverrà dalla base di Kourou alle 14 ora italiana. IXV è grande più o meno come un’automobile e pesa circa 2 tonnellate. Si staccherà dal razzo a 320 chilometri di altezza, raggiungerà una quota di 412 chilometri e poi inizierà la fase di rientro. La navicella arriverà a una velocità massima di 7,5 chilometri al secondo. A 30 chilometri di quota aprirà i paracadute. La missione dovrebbe durare circa un'ora e 40 minuti e si concluderà con un ammaraggio nell'oceano Pacifico.
Primo passo
Lo scopo è effettuare un rientro atmosferico controllato da un'orbita terrestre bassa. I dati raccolti da IXV saranno fondamentali per la progettazione e la realizzazione dei futuri sistemi di rientro, destinati allo svolgimento di diverse attività nello spazio "vicino", come ad esempio il recupero di detriti oppure il trasporto di rifornimenti e astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Italia in prima linea
Il progetto è stato portato a termine grazie al contributo di vari Paesi europei. L’Italia è la capofila, con la società Thales Alenia Space che si è occupata della costruzione della navicella. Il razzo Vega e la navicella IXV sarebbero dovuti partire per il loro giro nello spazio nel novembre scorso, ma l'Esa ha deciso di rimandare l'esperimento di qualche mese per alcune preoccupazioni sulla sicurezza della traiettoria.