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ITALIA

Protagonista un sedicente artista

Aggredita a Firenze Marina Abramović. Fermato e rilasciato

L'aggressore le ha rotto una tela in testa. L'artista sta bene ma è scossa

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Brutta avventura per Marina Abramović. Un uomo ha aggredito l'artista, rompendole una tela in testa, mentre usciva da Palazzo Strozzi, a Firenze, dove è in corso una sua mostra. E' successo verso le 13 di oggi. 

Dopo l'aggressione la Abramović si è ritirata nel bar del palazzo illesa ma scossa. L'aggressore invece è stato subito fermato dalla polizia: secondo i primi accertamenti, si tratterebbe di un sedicente artista già protagonista di episodi simili. In seguito, in mancanza di una denuncia, è stato rilasciato.

L'aggressione
Marina Abramović è stata avvicinata dall'aggressore verso le 13 di oggi mentre camminava uscendo da Palazzo Strozzi dove è in corso la rassegna antologica a lei dedicata 'The Cleaner'.  L'uomo, 51 anni, cittadino della Repubblica Ceca, le ha tirato in testa un quadro su tela di carta, che si è sfondato nell'urto. Il dipinto impugnato dall'aggressore rappresenta un ritratto della stessa Abramović, realizzato da lui stesso. 

Sempre nella ricostruzione da fonti di Palazzo Strozzi, risulta che l'artista abbia voluto parlare subito e chiedere spiegazioni al suo aggressore, ma l'uomo sarebbe sempre rimasto in silenzio. La scena è avvenuta in presenza di numerosi visitatori. 

Abramović: "Credevo a un dono, invece mi ha colpito" 
"Tra la folla c'era un uomo che portava con sé un dipinto raffigurante il mio volto in modo distorto. Si è avvicinato guardandomi negli occhi e gli ho sorriso pensando che fosse un regalo per me. In una frazione di secondo ho visto la sua espressione cambiare e diventare violenta, venendo verso di me molto velocemente e con forza. I pericoli arrivano sempre molto rapidamente, come la morte stessa. Tutto a un tratto mi ha colpita, non l'ho visto subito", ha detto Marina Abramović sull'aggressione subita. "Tutto ad un tratto mi ha sbattuto in testa violentemente il quadro, intrappolandomi dentro la cornice. Tutto è successo molto rapidamente. Poi le guardie lo hanno isolato e fermato e il direttore mi ha portato nel retro del bar nel cortile di Palazzo Strozzi per tranquillizzarmi. Ero sotto shock".

"Mi ha detto: l'ho fatto per la mia arte"
Poi, "la prima cosa che ho chiesto è stata: voglio parlare con lui, voglio sapere perché l'ha fatto. Perché questo odio contro di me? Tutti sono rimasti molto sorpresi che volessi parlare a questa persona. Ma io sono così. Non fuggo mai dai problemi. Li affronto. Quindi lo hanno portato da me e gli ho chiesto: 'Perché l'hai fatto? Qual è il motivo? Perché questa violenza?'. Non gli avevo fatto niente. Non l'avevo mai incontrato prima. Lui ha detto: 'L'ho dovuto fare per la mia arte'. Questa è stata la sua risposta".

Aggressore rilasciato: non c'è la denuncia 
E' stato identificato e poi rilasciato, senza alcuna denuncia, l'uomo che oggi a Firenze ha aggredito  l'artista. Non sono stati infatti ravvisati reati procedibili d'ufficio e, al momento, la Abramović non ha sporto alcuna denuncia. 

Palazzo Strozzi: nessun danno fisico 
"Marina Abramović sta bene e non ha subito alcun danno fisico. Dopo le verifiche con le forze dell'ordine ha lasciato Palazzo Strozzi con serenità. Subito dopo l'accaduto ha voluto incontrare l'aggressore per un confronto diretto sulle ragioni di questa azione",  riferisce in una nota Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze. "Come direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra 'Marina Abramović, The Cleaner', esprimo il mio sentito dispiacere per l'aggressione subita dall'artista nel cortile di Palazzo Strozzi in data odierna".