ITALIA
Processo di appello
Aggressioni acido, il Pg, chiede la conferma a 14 anni per Martina e Alex
ll Pg dopo le dichiarazioni spontanee degli ormai ex amanti che si accusano a vicenda, ha chiesto di confermare le condanne a 14 anni emesse lo scorso giugno per il blitz contro l'ex fidanzatino di Martina sfigurato il 28 dicembre 2014, quando poi i due vennero arrestati

Il sostituto Pg di Milano, Lucilla Tontodonati, ha chiesto di confermare le condanne a 14 anni di carcere per Martina Levato e Alexander Boettcher nel processo d'appello sull'aggressione con l'acido ai danni di Pietro Barbini. La ragazza, tra l'altro, e' gia' stata condannata a 16 anni nel processo di primo grado sugli altri blitz, mentre sempre nel procedimento 'bis' il broker e' stato condannato a 23 anni in primo grado. Non si sa ancora se oggi potrebbe arrivare il verdetto nell'appello sul caso Barbini.
ll Pg, in particolare, dopo le dichiarazioni spontanee degli ormai ex amanti che si accusano a vicenda, ha chiesto di confermare le condanne a 14 anni emesse lo scorso giugno per il blitz contro l'ex fidanzatino di Martina sfigurato il 28 dicembre 2014, quando poi i due vennero arrestati.
Ora la parola passerà al legale di parte civile, l'avvocato Paolo Tosoni, e poi alle difese dei due imputati. E' possibile che i giudici d'appello, dopo gli interventi, vadano in camera di consiglio. In prima battuta dovranno decidere se accogliere o meno alcune richieste delle parti tra cui l'istanza di interrogatorio di Martina, ma se le respingessero potrebbero anche uscire dalla camera di consiglio con la sentenza.
ll Pg, in particolare, dopo le dichiarazioni spontanee degli ormai ex amanti che si accusano a vicenda, ha chiesto di confermare le condanne a 14 anni emesse lo scorso giugno per il blitz contro l'ex fidanzatino di Martina sfigurato il 28 dicembre 2014, quando poi i due vennero arrestati.
Ora la parola passerà al legale di parte civile, l'avvocato Paolo Tosoni, e poi alle difese dei due imputati. E' possibile che i giudici d'appello, dopo gli interventi, vadano in camera di consiglio. In prima battuta dovranno decidere se accogliere o meno alcune richieste delle parti tra cui l'istanza di interrogatorio di Martina, ma se le respingessero potrebbero anche uscire dalla camera di consiglio con la sentenza.