ITALIA
Aggressioni con acido, pm chiede condanna a 26 anni per Alexander Boettcher
Il pm Marcello Musso ha considerato le aggravanti della premeditazione e dei motivi abbietti, oltre a quelle dell'uso di sostanza particolarmente corrosiva e dell'aver agito in più persone
Ventisei anni di carcere: è la richiesta di condanna presentata dal pm Marcello Musso per Alexander Boettcher, il broker tedesco già condannato a 14 anni per l'aggressione con l'acido a Pietro Barbini, e ora sotto processo per altre aggressioni analoghe.
Secondo il magistrato, che lo ha evidenziato nella sua requisitoria, "l'episodio più grave" riguarda l'aggressione a Stefano Savi, lo studente sfregiato il 2 novembre 2014 per quello che secondo la pubblica accusa è stato "uno scambio di persona". E che ebbe come effetto di quella aggressione, con "indebolimento permanente della vista, dell'olfatto e del tatto". Solo per quell'episodio, il pm ha chiesto una condanna a 22 anni.
Nel chiedere la condanna a 26 anni di carcere per Alexander Boettcher, il pm Marcello Musso ha considerato le aggravanti della premeditazione e dei motivi abbietti, oltre a quelle dell'uso di sostanza particolarmente corrosiva e dell'aver agito in più persone.
Ha invece escluso l'aggravante della crudeltà che inzialmente era contestata ma che, ha ricordato, i giudici del processo con al centro l'aggressione a Pietro Barbini avevano già ritenuto non sussistente. Savi, secondo la ricostruzione della Procura, venne aggredito "per un errore di persona".
Nel calcolo della pena, sono stati considerati anche l'appartenenza alla presunta associazione a delinquere, con Martina Levato e Andrea Magnani e la tentata lesione a Giuliano Carparelli che schivò l'acido proteggendosi con un ombrello.
Boettcher è già stato condannato a 14 anni, con rito abbreviato, insieme alla ex compagna Martina Levato, che per le aggressioni a Savi, Carparelli e Antonio Margarito è stata condannata, sempre in abbreviato, a 16 anni.
Secondo il magistrato, che lo ha evidenziato nella sua requisitoria, "l'episodio più grave" riguarda l'aggressione a Stefano Savi, lo studente sfregiato il 2 novembre 2014 per quello che secondo la pubblica accusa è stato "uno scambio di persona". E che ebbe come effetto di quella aggressione, con "indebolimento permanente della vista, dell'olfatto e del tatto". Solo per quell'episodio, il pm ha chiesto una condanna a 22 anni.
Nel chiedere la condanna a 26 anni di carcere per Alexander Boettcher, il pm Marcello Musso ha considerato le aggravanti della premeditazione e dei motivi abbietti, oltre a quelle dell'uso di sostanza particolarmente corrosiva e dell'aver agito in più persone.
Ha invece escluso l'aggravante della crudeltà che inzialmente era contestata ma che, ha ricordato, i giudici del processo con al centro l'aggressione a Pietro Barbini avevano già ritenuto non sussistente. Savi, secondo la ricostruzione della Procura, venne aggredito "per un errore di persona".
Nel calcolo della pena, sono stati considerati anche l'appartenenza alla presunta associazione a delinquere, con Martina Levato e Andrea Magnani e la tentata lesione a Giuliano Carparelli che schivò l'acido proteggendosi con un ombrello.
Boettcher è già stato condannato a 14 anni, con rito abbreviato, insieme alla ex compagna Martina Levato, che per le aggressioni a Savi, Carparelli e Antonio Margarito è stata condannata, sempre in abbreviato, a 16 anni.