ITALIA
Calabria
Agguato a Catanzaro, ucciso un dipendente delle Ferrovie
La vittima era il fratello di Domenico Mezzatesta, l'uomo che nel gennaio del 2013 si rese responsabile di un duplice omicidio a Decollatura per il quale è stato condannato all'ergastolo. La sentenza è stata successivamente annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione e si è in attesa adesso di un nuovo processo.

Omicidio stamattina a Catanzaro nel centro della città. La vittima è un dipendente delle Ferrovie della Calabria. Si chiama Gregorio Mezzatesta, 50 anni ed è il fratello di Domenico Mezzatesta, accusato del duplice omicidio avvenuto a Decollatura il 19 gennaio 2013. In quell'occasione furono uccisi Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, entrambi freddati mentre si trovavano in un bar.
Contro l'uomo é stato teso un agguato al suo arrivo in auto sul luogo di lavoro, in via Milano, dove é ubicata la sede delle Ferrovie della Calabria. L'assassino, armato di pistola, era a bordo di una moto, mezzo a bordo del quale si é allontanato. La vittima é morta all'istante.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri. Secondo gli accertamenti ci sarrebbe un testimone, un collega che aveva raggiunto la sede dell'autostazione delle Ferrovie della Calabria per iniziare insieme il turno di lavoro. L'uomo è rimasto illeso, ma è sotto shock. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe assistito impotente al delitto senza riportare ferite.
Si fa sempre più concreta l'ipotesi di una vendetta trasversale.
Contro l'uomo é stato teso un agguato al suo arrivo in auto sul luogo di lavoro, in via Milano, dove é ubicata la sede delle Ferrovie della Calabria. L'assassino, armato di pistola, era a bordo di una moto, mezzo a bordo del quale si é allontanato. La vittima é morta all'istante.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri. Secondo gli accertamenti ci sarrebbe un testimone, un collega che aveva raggiunto la sede dell'autostazione delle Ferrovie della Calabria per iniziare insieme il turno di lavoro. L'uomo è rimasto illeso, ma è sotto shock. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe assistito impotente al delitto senza riportare ferite.
Si fa sempre più concreta l'ipotesi di una vendetta trasversale.