ECONOMIA
Guerra commerciale Usa-Ue
Airbus, Wto: illegali i sussidi Ue. Gli Usa: è una nostra vittoria
Secondo l'Organizzazione mondiale del commercio, l'Unione europea non ha eliminato i sussidi al colosso degli aerei: nel mirino 22 miliardi di dollari in un decennio

L'Ue non ha eliminato i sussidi ad Airbus che già in precedenza erano stati ritenuti in violazione delle norme. Lo afferma un comitato per la compliance della Wto esprimendosi nella battaglia fra l'Ue e gli Usa per gli aiuti ad Airbus e Boeing. Per Wto sono "sussidi illegali" i 22 miliardi di dollari che Ue, Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna hanno concesso in 10 anni ad Airbus.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg, sottolineando che gli Stati Uniti accolgono la decisone come una vittoria. "E' una vittoria per gli Usa e per i nostri lavoratori" afferma il ministro del commercio americano, Michael Froman.
La compagnia aerospaziale Usa Boeing ritiene che Washington potrebbe chiedere a l'Unione europea misure di ritorsione fino a 10 miliardi di dollari l'anno.
La Commissione europea risponde a stretto giro di posta, giudicando "insoddisfacenti le conclusioni" del Wto. L'esecutivo europeo ha annunciato in una nota che intende analizzare "nel dettaglio" il rapporto e ha replicato sottolineando che sia la Ue che gli Stati Uniti "hanno diritto di fare ricorso" senza tuttavia specificare il momento in cui sarà presa la decisione.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg, sottolineando che gli Stati Uniti accolgono la decisone come una vittoria. "E' una vittoria per gli Usa e per i nostri lavoratori" afferma il ministro del commercio americano, Michael Froman.
La compagnia aerospaziale Usa Boeing ritiene che Washington potrebbe chiedere a l'Unione europea misure di ritorsione fino a 10 miliardi di dollari l'anno.
La Commissione europea risponde a stretto giro di posta, giudicando "insoddisfacenti le conclusioni" del Wto. L'esecutivo europeo ha annunciato in una nota che intende analizzare "nel dettaglio" il rapporto e ha replicato sottolineando che sia la Ue che gli Stati Uniti "hanno diritto di fare ricorso" senza tuttavia specificare il momento in cui sarà presa la decisione.