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MONDO

Airbus, procura di Marsiglia: "Il co-pilota ha voluto distruggere l'aereo"

Nella prima scatola nera recuperata, quella contenente le registrazioni audio catturate nel cockpit, si sente uno dei due piloti che, fuori dalla cabina di pilotaggio, prova ad entrare mentre dall'interno non arriva nessuna risposta.

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Dagli elementi raccolti finora emerge da parte del co-pilota la "volontà di distruggere l'aereo". Lo ha detto Brice Robin, procuratore che si occupa dello schianto aereo dell'Airbus A320 della Germanwings, caduto martedì sulle Alpi francesi, nel corso di una conferenza stampa a Marsiglia.

"Non ho parlato di suicidio", ha spiegato "perchè non ho elementi", in merito, ma "posso dire che il co-pilota ha volontariamente permesso la perdita di quota dell'aereo" una perdita di quota " totalmente anomala, di 1.000 metri al minuto, inizialmente legittima, poi anomala".

Comandante e co-pilota "non sono classificati come terroristi", ha detto Brice Robin. I due, ha spiegato, erano entrambi di nazionalita tedesca. Il co-pilota si chiamava Andreas Lubitz ed era originario di Montabaur (Renania-Palatinato).

La rivelazione del New York Times
Uno dei due piloti dell'Airbus A320 della Germanwings schiantatosi martedì sulle Alpi francesi non era in cabina al momento dell’impatto e nei minuti immediatamente precedenti. A rivelarlo per primo è stato il New York Times, citando una fonte anonima degli investigatori francesi. Dai primi dati estrapolati dalla scatola nera contenente le registrazioni audio del cockpit (la cabina di pilotaggio), si sente distintamente uno dei due piloti, non si sa se il comandante o il secondo, che bussa alla porta della cabina, prima dolcemente e poi sempre con più insistenza, fino al tentativo di sfondare fisicamente la porta che, da dopo l’11 settembre, è blindata su tutti i voli commerciali.

La Germanwings  aveva fatto sapere che il comandante aveva oltre 10 anni di esperienza e migliaia di ore di volo sugli Airbus.

La fonte citata dal Nyt descrive la conversazione tra i piloti prima che uno dei due uscisse come "molto tranquilla". Poi dopo l'uscita, "il pilota rimasto fuori bussa leggermente alla porta e non c'è risposta", "e poi colpisce la porta forte e non riceve nessuna risposta. Non c'è mai una risposta".  Non ci sono informazioni udibili sulle condizioni dell'altro pilota, quello rimasto all'interno del cockpit. Solo silenzio. Successivamente si può sentire, secondo l'audio, che l'uomo sta "cercando di rompere la porta". "Non sappiamo ancora il motivo per cui uno dei piloti sia uscito", ha detto il funzionario, che ha chiesto l'anonimato perché l'indagine continua. "Ma quello che è sicuro è che negli ultimi minuti del volo, l'altro pilota è solo e non apre la porta".

Le autorità francesi restano caute: molto poco è stato reso pubblico ufficialmente sui contenuti della scatola nera recuperata, sulla natura delle informazioni emerse dall'audio, se sono parziali e complete. L'unica conferma avuta dai responsabili delle indagini è che la registrazione comprende voci e suoni all'interno della cabina di pilotaggio. Su quanto rilevato nelle informazioni raccolte dal New York Times non ci sono ancora commenti di fonte ufficiale.

La Lufthansa intanto non conferma, ma nemmeno smentisce, le indiscrezioni pubblicate dal Nyt. "Non abbiamo alcuna informazione che possa confermare l'articolo del New York Times", ha detto un portavoce della compagnia tedesca.