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MONDO

Cameron vuole caccia Gb anche in Siria

Al-Qaeda in Siria minaccia: "La guerra arriverà in Occidente"

L'avvertimento contenuto in un messaggio audio postato su Internet da Abu Nohammad al-Julani, leader del Fronte al Nusra, ramo siriano di al-Qaida a Damasco. Mentre in Iraq la battaglia si avvicina a Baghdad, Obama ammette: "Abbiamo sottovalutato l'Isis"

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Il capo del Fronte al Nusra, ramo siriano di al-Qaida in Siria, ha avvisato oggi i popoli occidentali che continuare i bombardamenti contro i jihadisti in Siria "porterà la guerra" nei loro Paesi. La minaccia é contenuta in un audio postato oggi su Internet, pronunciato da Abu Nohammad al-Julani. Un altro portavoce del fronte Nusra, ha avvisato che gli jihadisti nel mondo risponderanno agli attacchi dei Paesi della coalizione guidata dagli Stati Uniti in Siria. "Questo avrà una risposta", ha detto Abu Firas al-Souri in un video pubblicato sui social media dai sostenitori di Nusra. "Questi Paesi hanno intrapreso un'azione violenta che li mettera sulla lista degli obbiettivi per le forze jihadiste in tutto il mondo", ha aggiunto. Al-Souri ha affermato che gli attacchi contro il fronte Nursa "sono attacchi contro il popoolo siriano...che si è sollevato contro l'oppressore e ha lottato nel modo di Dio". Il discorso di Al-Souri era preceduto da musica funebre e immagini di quelli che sembrano combattenti di Nusra morti, e macerie dall'esplosione. Il video sembra autentico e corrisponde alle notizie di Associated Press.

Curdi contro miliziani dell'Isis
Si combatte con durezza in queste ore in Siria tra i miliziani dello Stato islamico (Isis) e i curdi nel villaggio di Tel Abiyadh, a 20 chilometri dalla città di Kabone lungo il confine con la Turchia. Al momento lo Stato islamico nega di aver subito perdite e sostiene di avanzare verso il suo obiettivo che è la città di Kabone, ma questa mattina i caccia degli Stati Uniti e dell'alleanza internazionale hanno bombardato le postazioni islamiche a Tel Abiyadh per fermare la linea di rifornimento dei terroristi verso il confine con la Turchia. Il conflitto in corso nell'area curda ha provocato almeno 80 mila sfollati.

Isis pronto a riorganizzarsi
Nonostante i raid l'Isis si dice "pronto a riorganizzarsi" puntando ad un'alleanza con Al-Qaeda che ha promesso vendetta per gli attacchi Usa. Per questo motivo negli ultimi due giorni gli attacchi aerei sono aumentati in Iraq e in Siria, alcuni condotti con droni. Sono state colpite delle raffinerie dello Stato Islamico, una proprio vicino al confine con la Turchia. Intanto il premier inglese David Cameron preme per un'estensione degli attacchi aerei britannici e punta a ottenere il via libera a missioni oltre che in Iraq anche in Siria: per farlo ha bisogno però di un altro passaggio alla Camera dei Comuni. 

Obama ammette: "Abbiamo sottovlautato l'Isis"
Mentre in Iraq la battaglia si avvicina a Baghdad e si rincorrono le voci sull'uccisione del capo presunto del gruppo Khorasan, Obama ha fatto 'mea culpa' su alcuni errori di valutazione: l'intelligence, ha sottolineato, "ha sottostimato quello che stava accadendo in Siria", dove la paese guerra civile ha creato le condizioni per il rafforzamento e l'avanzamento dello Stato islamico e che oggi, ha detto il presidente Usa è divenuta "l'epicentro per i jihadisti di tutto il mondo".