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MONDO

Profughi, in centinaia travolgono le barriere a Sentilj, al confine tra Slovenia e Austria

La situazione si è poi calmata dopo che ad alcune centinaia di migranti è  stato consentito di entrare in Austria. In altri campi di accoglienza ci sarebbero state anche risse e scontri 

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Al campo di transito di Sentilj, al confine sloveno-austriaco, centinaia di migranti e profughi, molti con bambini in braccio, hanno sfondato le barriere metalliche dopo ore di attesa al freddo e sotto la pioggia. 

La situazione si è poi calmata dopo che ad alcune centinaia di migranti è  stato consentito di entrare in Austria. In altri campi di accoglienza ci sarebbero state anche risse e scontri.



Slovenia. a Dobova arrivate 4.300 persone
A Dobova, principale punto d'arrivo per i migranti dalla Croazia, fino alle 14 sono stati registrati 4.300 migranti, giunti su quattro treni.

I tre gruppi arrivati durante la notte e in prima mattinata, hanno già proseguito il loro viaggio su treni sloveni verso sentilj, da dove proseguiranno in austria. L'ultimo gruppo, di 1.100 persone, giunto dopo le 13, è ancora a dobova dove resterà finché non si libereranno locali a Sentilj per la loro accoglienza.

Strage nell'Egeo, almeno 11 morti
Almeno 11 morti, otre la metà dei quali sarebbero dei bambini: è il bilancio provvisorio stilato dall'Associated Press, dopo almeno cinque naufragi avvenuti ieri nell'Egeo orientale, uno dei quali nei pressi dell'isola di Lesbo, una delle aree più letali. Secondo le autorità locali, ci sarebbero almeno 38 dispersi dopo il naufragio di una imbarcazione in legno vicino all'isola, ancora una volta a causa del maltempo.  

Un elicottero dell'agenzia europea Frontex si è unito alle navi della guardia costiera greca a nord di Lesbo, dopo che oltre 240 persone erano state salvate in situazioni drammatiche nelle ore precedenti.    

Nonostante le difficili condizioni climatiche e le tempeste che hanno investito l'Egeo, migliaia di persone continuano a lasciare la Turchia alla volta delle più vicine isole greche, per poi tentare di raggiungere la Germania e il nord Europa, attraverso la rotta balcanica.    

Berlino, trovato il corpo del bimbo bosniaco scomparso
E' giunto ad una triste conclusione il caso della scomparsa a inizio ottobre di un ragazzino bosniaco di quattro anni, Mohamed, il cui corpo è stato ritrovato nelle scorse ore nell'automobile dell'assassino. Un tedesco di 32 anni dei pressi di Berlino, arrestato come sospetto, ha confessato l'omicidio, che sarebbe stato commesso alcuni giorni or sono. Ai giornalisti, il procuratore Michael Von Hagen ha spiegato che l'uomo, la cui identità non è stata rivelata, è stato denunciato dalla madre che l'ha riconosciuto in un video diffuso dalla polizia. Le forze dell'ordine stavano interrogando la donna a casa sua, quando il sospetto si è presentato a sorpresa. Viste le pressioni della polizia, il trentaduenne - dopo aver tentato di fuggire - ha confessato l'omicidio, spiegando che il corpo della giovane vittima si trovava ancora nella sua automobile.  

Mohamed era arrivato a Berlino con i due genitori e altri due fratelli ed era scomparso il primo ottobre dal sovraffollato piazzale dove è situato l'edificio dell'agenzia regionale per la salute e gli affari sociali (Lageso), nel quartiere di Moabit. Lì la famiglia era in coda per registrarsi e avviare la pratica del diritto d'asilo. Un attimo di disattenzione e Mohamed è scomparso dal campo visivo della madre.