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MONDO

98 delegate da tutto il mondo al W20

W20 Rome Summit. Speranza: "Battaglia donne ancora da vincere anche in Italia"

Al W20 videomessaggio di Ursula von der Leyen: "Non è vero che dobbiamo scegliere tra carriera e famiglia. Come madre di sette figli e come presidente della Commissione europea, mi permetto di dissentire. Ma conosco gli ostacoli"

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"Credo che la battaglia di fondo che anima il senso del W20 Women sia una battaglia ancora da vincere in ogni parte del mondo, e anche nel nostro Paese facciamo i conti quotidianamente con residui di una cultura di un tempo che vorremmo metterci alle spalle".  Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al 'W20 Women Rome Summit' al via da oggi al 15 luglio a Roma al tempio di Adriano.

Il Summit, ospitato per la prima volta dall'Italia, sarà l'occasione per portare davanti ai grandi leader del mondo le tematiche legate alla parità di genere nei vari settori della vita sociale ed economica a partire dal lavoro, alla lotta contro la violenza sulle donne, al contributo femminile nella risoluzione dei conflitti internazionali, al ruolo delle donne nella scienza, alla medicina di genere.

Speranza: "Rafforzare la medicina di genere"
Proprio di questo ha parlato il ministro Speranza nel suo intervento: "Nel Servizio sanitario nazionale del futuro dobbiamo assumere come prioritario e fondamentale un punto di vista di genere: dobbiamo rafforzare la medicina di genere", ha detto. "Non vorrei che questo fosse solo un pezzo della nostra agenda di riforma del Ssn, ma vorrei - ha spiegato Speranza - che un'ottica di genere fosse in qualche modo una lente attraverso cui noi guardiamo tutto il Ssn, ovvero le politiche per la prevenzione, il ruolo dei consultori, gli screening, le battaglia per la lotta contro il cancro e su tutti i terreni che riteniamo prioritari". "Credo che questo tempo così difficile, in cui ancora siamo dentro, ci offra una straordinaria finestra di opportunità. Questa è la sfida dei gruppi dirigenti e che dobbiamo provare a vincere, e ci sono credo - ha concluso -  le condizioni". 

"Vaccini accessibili a tutti"
Il ministro Speranza ha rimarcato che "siamo ancora dentro una pandemia terribile che ci vede ancora combattere con armi nuove e più efficaci, ma guai ad abbassare la guardia. Tocchiamo con mano elementi di significativa ripresa del contagio dovuto alla variante Delta". "Siamo però in una fase diversa, abbiamo l'arma dei vaccini, la più importante, oggi abbiamo superato in Italia 58 milioni di dosi somministrate".

Infine ha ribadito che "il vaccino non deve mai essere considerato un privilegio di pochi ma un diritto di tutti. Dobbiamo batterci in ogni luogo perché sia accessibile a tutti, anche nei paesi più fragili che hanno pagato in prezzi di ritardo con una disuguaglianza insostenibile perché ingiusta e perché questo virus o lo si combatte tutti insieme o le varianti porteranno a un aumento dei livelli di sfida".

Casellati, solo 55% delle donne coinvolto nel mercato del lavoro
"In un mondo in grande cambiamento, in questa società post pandemica, il tema della parità di genere diventa sempre più fondamentale. Oggi abbiamo l'opportunità di dare slancio alla ripresa economica e sociale del paese, includendo la prospettiva di parità". Così la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberto Casellati, ha aperto il Summit dedicato alla parità di genere.

"In 18 paesi del G20 - ha continuato - le donne continuano ad essere pagate oltre il 15% in meno degli uomini e solo il 55% delle donne è coinvolto nel mercato del lavoro rispetto al 71% degli uomini, ci sono ancora troppi pregiudizi culturali che impediscono al mondo femminile di esprimere il talento e i meriti.  Il lavoro che il vertice porta avanti "rappresenta un contributo fondamentale con l'individuazione delle tre priorità strategiche: lavoro, imprenditorialità femminile e digitale". Importanti sono, inoltre, i focus che il W20 ha deciso di dedicare alla violenza sulle donne e bambine, e sulla sostenibilità. Abbiamo bisogno di un'autentica svolta culturale e di politiche attive che cambino radicalmente l'accezione della donna ed il rapporto tra i sessi".



Ursula von der Leyen, accesso paritario al mercato del lavoro
Successivamente, è intervenuta la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, che in un videomessaggio ha dichiarato: "E' triste sapere che al G20 io potrei essere l'unica donna. Abbiamo bisogno delle migliori idee al livello politico per dare le giuste opportunità a tutte le donne. Dobbiamo investire di più nell'istruzione, infatti più di 11 milioni di bambine possono essere costrette all'abbandono scolastico. Al G7 ho annunciato che la CE aumenterà di un terzo i fondi stabili per l'istruzione, raggiungendo i 100 milioni". Attualmente oltre alla leader dell'Esecutivo Ue nel gruppo del G20 c'è solo la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il cui mandato scadrà a settembre.

Un altro tema su cui porre l'accento, secondo la Presidente della Commissione UE, madre di sette figli, è l'occupazione femminile. "Non è vero - sostiene - che dobbiamo scegliere tra la carriera e la famiglia. Come madre di sette figli e come presidente della Commissione europea, mi permetto di dissentire. Ma conosco gli ostacoli che le donne affrontano. Dobbiamo quindi sforzarci di creare le condizioni giuste affinché tutte le donne possano godere di un accesso paritario al mercato del lavoro Per raggiungere la parità entro il 2030, abbiamo bisogno dei pagamenti dei congedi parentali, di consolidare l'assistenza per l'infanzia e per gli anziani. Questi sono gli investimenti che dobbiamo fare per una ripresa solida e sostenibile. Con il contributo del W20 riusciremo a gettare la base per rappresentare gli uomini e le donne in maniera equa sia nel lavoro sia nella famiglia".

Il W20 a Roma
Il contrasto alla violenza sulle donne, alla disoccupazione femminile e al gender pay gap, ma anche la tutela delle bambine, vaccini più accessibili in tutto il mondo e sostenibilità. Sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati nel summit conclusivo dell'engagement group Women 20 al via dal 13 al 15 luglio a Roma al Tempio di Adriano.

Il programma del Summit, suddiviso in tre date, prevede diverse sessioni di lavoro distribuite nell'arco delle intere giornate. A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, i posti all'interno della sala saranno limitati e riservati ad ospiti, organizzatori e tecnici. Sarà possibile seguire le sessioni di lavoro del Summit in modalità digitale in live, al link https://w20italialive.it  

Ad intervenire personalità dello scenario politico italiano ed internazionale come la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Vice Segretario generale Onu Amina Mohammed, il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il Ministro per l'Innovazione tecnologica Vittorio Colao, il ministro del Lavoro Andrea Orlando, la Ministra del Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, la Direttrice generale del Cern Fabiola Gianotti, la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, la Presidente nazionale di Aidda Antonella Giachetti.

Host organization del Women20 è Aidda (Associazione Imprenditrici Donne Dirigenti di Azienda). Main sponsor del Summit W20 sono QuoJobis, Mastelli srl, Levico Acque, Paglieri Spa, Samer & Co Shipping, Bayer, Credit Suisse. Partner è Consenso Europa, Media Partner sono Rai, Fortune Italia e Agenzia di stampa Dire. 

Rai Teche per W20
In occasione del summit conclusivo del Women 20, engagement group delle donne dei Paesi del G20, oltre a partecipare all'evento con un minidoc appositamente realizzato, Rai Teche propone su RaiPlay un piccolo gioiello d'archivio: "Donne incammino", programma del 1960 firmato da Ugo Gregoretti, insieme a Luciana Giambuzzi, storico volto femminile del nostro giornalismo televisivo. Trasmesso il 25 aprile 1960, il documentario racconta in poco meno di 25 minuti mezzo secolo e più di battaglie e conquiste delle donne sul piano dell'emancipazione. Dopo l'apertura sulle immagini della sessione del 1959 della Commissione Onu sullo status delle donne, viene ripercorsa la lunga strada affrontata dai movimenti femminili per ottenere il riconoscimento della parità di diritti, primo fra tutti quello di voto, nei diversi Paesi del mondo.