Al via la 69ma edizione del Festival di Sanremo. L'elogio alla musica di Claudio Baglioni
Standing ovation per Andrea Bocelli, primo ospite della serata. Emoziona il duetto con il figlio Matteo. Monologo di Bisio su Baglioni 'il sobillatore': "Nel 1974 cantava 'passerotto non andare via', ma era un'esortazione agli immigrati: restate qui. Quello che è più grave è che lo ha scritto trent'anni prima che arrivassero"

Voglio andar via. Sulle note di "Via", uno dei suoi brani di maggior successo, ha inizio il secondo Festival della canzone italiana targato Claudio Baglioni. Il brano anticipa l'ingresso del direttore artistico e dei due "co-piloti" Virginia Raffaele e Claudio Bisio. I tre scendono da un trampolino, che li catapulta al centro del palco dell'Ariston. Sia Bisio sia Baglioni optano per un abito scuro e papillon, ma l'attore osa con una giacca damascata dorata e luccicante. In Armani Virginia Raffaele: abito lungo senza spalline nero con spacco sul davanti su stoffa bianca.
E' subito siparietto, poi un elogio alla musica di Baglioni, quest'anno visibilmente a suo agio: "Ci dirigiamo verso la meta dell'armonia - dice, dando il benvenuto al pubblico-, l'armonia è il senso di questo evento, è il principio fondamentale della musica".
Un ripasso al regolamento, con la Raffaele- veterana dell'Ariston, ma al debutto da conduttrice- che esorcizza il fantasma degli errori con la prima papera, salutata con simpatia da Baglioni e Bisio.
Si entra quindi nel vivo della gara. Apre Francesco Renga con il brano "Aspetto che torni", poi è la volta di Nino D'Angelo e Livio Cori con "Un'altra luce". Terzo big è Nek, che torna sul palco con "Mi farò trovare pronto". Tocca quindi al primo gruppo della serata, The Zen Circus cantano "L'amore è una dittatura". Le prime file dell'Ariston quest'anno sono semoventi: si allargano, creando nuovo spazio per la scena. Lo sfruttano gli artisti, che scendono a cantare davanti al pubblico, ma anche gli 'sbandieratori' che accompagnano l'esibizione degli Zen Circus: quattro uomini in casco e abito militare, due con le bandiere nere su cui spiccano degli emoticon, e due con i tamburi. Ed è "Musica che resta" il brano portato in gara da Il Volo. "Cosa ti aspetti da me" è invece la canzone di Loredana Bertè, in super minigonna color carbone e capelli blu elettrico.
Ecco il primo ospite di questa edizione, Andrea Bocelli. Una standing ovation lo premia come 25 anni fa, quando vinse Sanremo Giovani con "Il mare calmo della sera". E stasera emoziona l'Ariston riproponendo il pezzo - che esalta anche l'orchestra - in duetto con Claudio Baglioni. Al piano, il chiodo nero che indossava allora e che poi cede al figlio Matteo: "Non è un passaggio di testimone - dice Bocelli al figlio - ma è un augurio. Sono sicuro che ti porterà fortuna sempre che la aiuti con la serietà, la volontà, lo spirito di sacrificio che spero di averti insegnato". Poi il duetto con Matteo sulle note di "Fall on Me".
Il monologo di Bisio su Baglioni "il sobillatore"
Un monologo di Claudio Bisio sospende la gara per qualche minuto. Baglioni? "Da sempre un sobillatore, un anarchico, un rivoluzionario!". L'attore ironizza sulle polemiche che hanno preceduto il festival, legate alle dichiarazioni del direttore artistico sul tema dei migranti, e prende a prestito i versi delle sue canzoni per dimostrarne la 'pericolosità'. "Nel 1974 cantava 'passerotto non andare via', ma era una posizione chiarissima, era un'esortazione agli immigrati: restate qui. E quello che è più grave è che lo ha scritto trent'anni prima che arrivassero, li ha sobillati". Baglioni, continua Bisio, "è ossessionato dai migranti: ha scritto 'migravamo come due gabbiani' e '100 ponti da passare' e 'sirene di navi che urlavano al vento', 'se avessi un'auto da caricarne 100 mi piacerebbe un giorno portarli al mare'. Allora te le sei cercate?". Poi, più serio, l'appello ai giornalisti 'seri', "smettiamola!", e al "mondo Rai": "Quest'uomo ha un grande cuore, una grande testa oltre che una grande voce, se vi fidate di lui, di noi, lavoreremo benissimo".
La gara riprende con Daniele Silvestri, che interpreta la canzone "Argento vivo". Tocca poi a Federica Carta e Shade con "Senza farlo apposta".
Primo cambio di abito per Virginia Raffaele. Dall'elegantissimo lungo in velluto nero e bianco, la conduttrice passa a un abito al ginocchio, con sottogonna in tulle e tempestato di brillanti color argento e rosso. E con Pierfrancesco Favino, secondo ospite della serata, gioca a fare Michelle Hunziker. Dall'abito al ginocchio a quello di Mary Poppins lei, dallo smoking alla famosa giacca gialla di Freddy Mercury lui, ecco un medley di canzoni tratte dal film della Disney e dal docufilm sui Queen "Bohemian Rhapsody". Complice il maestro Filardo, che propone piuttosto Sister Act, e una schiera di suore ballerine, i due attori giocano nei panni della tata più famosa del mondo e di Freddie Mercury ("ma co 'sto giubbotto giallo mi sembri Gabbani, lo apostrofa lei), si scambiano i ruoli e confermano doti canore e padronanza del palco. E alla fine sono le suore a cantare "We are the champions".
Segue il duetto con Claudio Baglioni, insieme cantano "Ci sono due coccodrilli".
Di nuovo la gara con Ultimo e il brano "I tuoi particolari"; quindi Paola Turci che canta "L'ultimo ostacolo"; Motta con "Dov'è l'Italia"; i Boomdabash, all'Ariston con "Per un milione".
Il web si era divertito a prenderli in giro, immortalandoli come la Famiglia Addams. Così, Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio stanno al gioco e sul palco dell'Ariston si calano nei panni di Lerch, Morticia e Zio Fester, intonando una versione rivisitata della canzone simbolo della famiglia più horror della tv.
Si torna quindi in gara con Patty Pravo e Briga, che interpretano "Un po' come nella vita". Al momento della loro entrata in scena, la musica non parte. "Sono venuta a fare un passeggiata o a cantare?", scherza la cantante, che sfoggia un'acconciatura rasta. Dopo qualche attimo arriva il pianista e i due riescono a esibirsi. Li segue Simone Cristicchi con "Abbi cura di me".
Per il cambio d'abito ha scelto uno smoking, ma è la prima giacca indossata da Claudio Bisio sul palco dell'Ariston, con ricami verde, nero e oro e inserti lurex, ad accendere l'attenzione dei social. Lo sa anche l'attore, che ironizza: "La mia costumista ha lavorato coi Casamonica". Virginia Raffaele ride accanto a lui e si lascia andare a una battuta: "Salutiamo i Casamonica". Poi si rende conto della gaffe e chiede subito scusa. Bisio la soccorre: "Non preoccuparti, siamo registrati poi la tagliano".
L'omaggio di Baglioni a Frizzi
Tutto il pubblico dell'Ariston in piedi per ricordare Fabrizio Frizzi, che oggi avrebbe compiuto 61 anni. "E' il 5 febbraio - dice commosso Claudio Baglioni - e per la prima volta lui non c'è. Per me era un grande, curioso, bizzarro, ingenuo sorriso, per questo abbiamo voluto ricordarlo così". E sullo sfondo l'immagine del conduttore scomparso, con l'ampio e accogliente sorriso che noi tutti ricordiamo.
Ed è la volta del terzo ospite della serata: Giorgia, che celebra il 25esimo anniversario del suo debutto al Festival, incassando l'affetto e l'apprezzamento del pubblico. Un medley di brani: le due cover contenute nel suo ultimo album, "Pop hearts": "Le tasche piene di sassi" e "Una storia importante"; poi Whitney Houston e non poteva mancare un duetto con Baglioni: lui al pianoforte, cantano "Come saprei".
Di nuovo la gara con Achille Lauro in "Rolls Royce". E Arisa- che qui all'Ariston vinse tra le nuove proposte e che torna per la quinta volta- con "Mi sento bene". Si va avanti con i Negrita e il brano "I ragazzi stanno bene".
E' la volta dell'ultimo ospite di questa prima serata, Claudio Santamaria. Nuovo cambio d'abito per Virginia Raffaele, sempre in Armani. "Siamo in quattro, facciamo un pokerino?". No, si cantano i successi del Quartetto Cetra in chiave swing, tema conduttore "La vecchia fattoria". Fra il pubblico dell'Ariston la moglie e la figlia di Tata Giacobetti, componente del Quartetto: Valeria Fabrizzi e Giorgia Giacometti.
Torna la gara con Ghemon che canta "Rose viola", poi è la volta di Einar in "Parole nuove" e di Ex otago con "Solo una canzone". Anna Tatangelo canta "Le nostre anime di notte", segue Irama con "La ragazza col cuore di latta". Chiudono Enrico Nigiotti con la canzone "Nonno Hollywood" e Mahmood con "Soldi".
La prima serata si chiude con una classifica provvisoria sulla base delle indicazioni giunte dalla giuria Demoscopica, che valgono il 30% del totale dei voti. A seconda del gradimento riscosso, i cantanti in gara si posizionano in una lista azzurra, gialla o rossa. Ecco come è andata.