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MONDO

Assalto al Congresso il 6 gennaio

Usa, al via il processo di impeachment per Trump

Camera Alta vota: il processo è costituzionale

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Si è aperto nell'aula del Senato americano il processo per il secondo impeachment nei confronti di Donald Trump, accusato di aver incitato la rivolta che ha portato all'assalto della sede del Congresso il 6 gennaio scorso.

Il procedimento si è aperto con il voto sulle regole per il processo che erano già state concordate dai leader di maggioranza e minoranza, rispettivamente il democratico Chuck Schumer e il repubblicano Mitch McConnell.

Undici senatori repubblicani hanno comunque votato contro l'adozione delle regole, compreso il texano Ted Cruz. Le regole sono state approvate con 89 sì e 11 no.

In seguito, il Senato ha deliberato che il processo è costituzionale. Così ha votato la maggioranza dei senatori, con 56 voti a favore e 44 contrari. Per approvare il procedimento bastava una maggioranza semplice. Il voto contrario di 44 senatori del Grand Old Party (Gop) segnala che l'ex presidente sarà quasi certamente assolto. Ai cinquanta dem dovrebbero infatti unirsi almeno 17 Gop per condannarlo, perché occorre una maggioranza qualificata. Al voto odierno, solo 6 repubblicani hanno affiancato i dem nel decretare valido il procedimento.

Biden non si esprimerà
"Joe Biden è il presidente, non un opinionista". Così la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, anticipa che Biden non si esprimerà sul processo d'impeachment, lasciando che sia il Senato a decidere.  A gennaio, Biden aveva condannato il controverso discorso di Trump dello scorso 6 gennaio sostenendo che doveva tenersi un processo d'impeachment.

Il dibattito
"Non ascolterete lunghi interventi da me, perché il nostro caso si basa su fatti solidi e concreti". Così Jamie Raskin, capo dei deputati democratici (manager) che svolgono le funzioni di procuratore in apertura di processo. Lo riporta il Guardian. Raskin ha poi mostrato il video dell'insurrezione al Congresso dello scorso 6 gennaio. 

Per entrare nel vivo con le argomentazioni iniziali bisognerà aspettare mercoledì intorno alle 12, con 16 ore a disposizione sia per i manager e sia per la difesa. Sabato ci sarà un break, come chiesto dagli avvocati di Trump per rispettare lo Shabbat ebraico, e si riprenderà domenica. Il dibattimento potrebbe concludersi entro metà della prossima settimana, in un tempo quindi dimezzato rispetto al primo impeachment.

L'accusa, condotta dai manager della Camera, punterà al massimo dell'impatto emotivo, rievocando "la  drammatica ed avvincente storia" di come l'ex presidente ha istigato l'insurrezione del 6 gennaio, con l'assalto al Congresso in cui sono rimaste uccise 5 persone.

Per contro, il team legale di Trump punterà invece ad argomenti strettamente giuridici, incentrati sui discettazioni sulla costituzionalità di un impeachment ad un presidente non più in carica  e sulla portata e difesa del primo emendamento. Insomma, due processi diametralmente opposti, con i democratici che puntano ad un messaggio semplice, facilmente digeribile per il pubblico televisivo.

E che permetterà quindi di concludere velocemente il processo - il cui esito è scontato con una nuova assoluzione di Trump - per non  ritardare troppo a lungo l'ambiziosa agenda legislativa della nascente amministrazione Biden, in particolare il massiccio nuovo pacchetto di  misure anti Covid.

I manager non avranno infatti bisogno di grandi  ricostruzioni dal momento che si troveranno nella condizione, senza  precedenti, di presentare il caso di fronte a giurati, i 100 senatori, che sono stati anche testimoni e vittime dell'assalto al Congresso. E  il dibattimento si svolgerà in una delle scene del delitto, l'aula del Senato che poco più di un mese fa è stata occupata e violata dai  sostenitori di Trump, come mostrano le ore di video e le migliaia di  foto che sono ancora impresse nella mente di tutti gli americani.

Secondo l'accusa, l'esortazione a "combattere come se foste all'inferno" non è stata usata "in senso figurato", come affermano i  legali di Trump, ma una vera incitazione ed indicazione ad assaltare  il Congresso. Verranno poi mostrati i video drammatici degli insorti  che danno la caccia ai deputati e senatori nei corridoi del Congresso  e attaccano poliziotti, uno dei quali, Brian Sicknick, è rimasto  ucciso.
 
Un atto di "teatro politico": così i difensori di Donald Trump definiscono il secondo processo di impeachment in una breve memoria, dove sostengono l'incostituzionalità del procedimento contro un presidente già decaduto e negano che il suo comizio, protetto peraltro dal primo emendamento della costituzione, avesse come scopo quello di incitare i suoi fan ad assaltare il Congresso.

"Non possiamo pensare che il questo Paese si punisca una persona per un discorso politico" ha detto la difesa di Donald Trump in Senato, sottolineando come l'ex presidente debba essere protetto dal principio della libertà di parola contemplato dalla Costituzione. I Democratici sono alimentati da un "odio di base" nei confronti di Donald Trump e "cercano di eliminare Donald Trump dalla scena politica americana". Così David Schoen, difensore dell'ex presidente americano, durante il suo intervento in Senato.